Nella cornice del G20 2021, di cui l’Italia sarà per la prima volta Presidente, la Fondazione per le scienze religiose (Fscire) ha assunto la responsabilità di ospitare a Bologna, nel settembre del prossimo anno, il G20 Interfaith Forum, la piattaforma annuale che raccoglie organizzazioni interreligiose e interculturali, leader religiosi, studiosi, enti umanitari e di sviluppo e attori economici e della società civile, con l’obiettivo di offrire intuizioni e raccomandazioni che concorrano a dare forma alle agende politiche globali.
Fscire ha ricevuto il testimone dalla Presidenza saudita, nel corso di una cerimonia virtuale cui hanno preso parte, tra gli ospiti italiani, Pietro Benassi(Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri e Sherpa del G20), Elisabetta Belloni(Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), il Cardinale Matteo Zuppi (Arcivescovo di Bologna), Cole Durham (Presidente del G20 Interfaith Forum Association), Matteo Lepore (Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della Città di Bologna), Faisal bin Muaammar (Secretary General of the International Dialogue Centre, KAICIID), Katherine Marshall (Vice Presidente del G20 Interfaith Forum Association), Nathalie Tocci(Direttore dell’Istituto Affari Internazionali IAI), Alberto Melloni(segretario Fscire).
Il Professor Alberto Melloni, segretario di Fscire, si è detto onorato dell’incarico riservato all’istituto da lui guidato: “Lo scopo del forum bolognese”, ha detto, “sarà quello di contribuire alla discussione sul dialogo interreligioso mostrando come il ‘fattore sapere’ possa essere un elemento dirimente nella decostruzione delle narrazioni che favoriscono gli integrismi, i fondamentalismi religiosi, le teologie della discriminazione e tutte le forme dell’estremismo violento.”
“La Presidenza italiana del G20 rappresenta una straordinaria opportunità per stabilire un legame tra visione politica ed esperienza interreligiosa”, ha dichiarato Katherine Marshall, vicepresidente del G20 Interfaith Forum Association e ha aggiunto che “L’Italia, grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo e alla sua sensibilità per il ruolo della religione all’interno della società contemporanea può dare vita ad uno scambio dinamico tra posizioni e prospettive differenti, dando loro voce ai tavoli della politica”.
“L’Interfaith Forum ha riunito nel 2020 migliaia di leader religiosi, esperti e politici. Ha creato spazi unici per il dialogo sulle sfide globali, dimostrando come lo sviluppo sostenibile e le politiche di integrazione sociale necessitino della partecipazione delle comunità di fede” ha dichiaratoFaisal bin Muaammar, Segretario Generale dell’International Dialogue Center (KAICIID), tra gli organizzatori dell’Interfaith Forum 2020. “Ringrazio la Presidenza saudita del G20 per il suo impegno e la sua collaborazione con le diverse comunità religiose per risolvere queste sfide attraverso il dialogo interreligioso. Mi auguro che questo tipo di collaborazione continui e si approfondisca anche durante la Presidenza italiana.”
“Il momento del passaggio di consegne che apre il processo di preparazione al G20 è sempre caratterizzato da un senso di gratitudine per tutto ciò che ha contribuito al successo dell’edizione precedente e, allo stesso tempo, dall’attesa delle nuove opportunità che si apriranno nel prossimo Paese ospitante”, così il professor W. Cole Durham, presidente del G20 Interfaith Forum Association. “In questo anno del tutto particolare, dopo i notevoli contributi della presidenza saudita, siamo impazienti di incontrare i nostri partner a Bologna. Ogni anno si consolida sempre di più la certezza del ruolo fondamentale svolto dagli attori religiosi nel fornire direttive utili alla realizzazione delle politiche del G20”.
Fondato nel 2014, l’Interfaith Forum si è riunito ogni anno nel Paese ospitante il G20 (in Australia nel 2014, in Turchia nel 2015, in Cina nel 2016, in Germania nel 2017, in Argentina nel 2018, in Giappone nel 2019 e in Arabia Saudita nel 2020) e in ogni occasione ha preso in considerazione programmi di ampio respiro riguardanti i sistemi economici e le tematiche ambientali, la parità di genere, l’infanzia, il lavoro, la cooperazione in campo umanitario, la salute, l’istruzione, la libertà di religione o di credo, la sicurezza globale, i diritti umani e lo stato di diritto. L’agenda di ogni Forum è strutturata tenendo conto delle priorità annuali del G20 (delineate ogni anno dal governo ospitante), insieme ai temi che le varie reti di attori religiosi raccomandano ai leader del G20 di affrontare.