I Rotoli del Mar Morto, scoperti nelle vicinanze di Qumran tra il 1947 e il 1956, sono considerati tra i più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo. Resti di circa 960 manoscritti, in decine di migliaia di frammenti, permettono di aprire una finestra sull’esperienza ebraica al volgere dell’era volgare, un periodo fondamentale per il giudaismo e per la nascita del cristianesimo.
Il sito di Qumran si snoda all’interno del Mar Morto, tempio del benessere israeliano, area di eccezionale importanza per un soggiorno dedicato al relax e alla bellezza, così come alla cura della pelle.
Secondo la FDA un soggiorno di 14 giorni ogni anno porta ad una scomparsa di questa malattina nell’oltre il 50% dei soggetti e ad un miglioramento eccellente in oltre il 29%.
Gli eccezionali fanghi del Mar Morto così come l’aria ricca di bromuro rendono unica una vacanza in questo luogo, a poco più di un’ora da Gerualemme.
Tra le novità: una Maratona dallo scorso anno, di respiro internazionale e, questo stabilito solo 10 giorni fa, il fatto che il Mar Morto, così come Eilat, sono state classificate come aree COVID free. E’ quindi partita un’attività di turismo per ora interno per far confluire qui direttamente i turisti anche grazie all’incremento del nuovo aeroporto Ramon di Eilat.
Il Mar Morto con i suoi splendidi hotel e oasi come quella di Ein Gedi non smette di stupire: ma certamente il fascino staordinario è anche quello di luoghi come Masada e Qumran .
uno sguardo speciale è stato riservato nell’incontro del 2 dicembre scorso a Qumran grazie alla collaborazione con Dan Farkas, direttore del parco archeologico di Qumran, e il dottor Marcello Fidanzio, Istituto di Cultura e Archeologia delle Terre della Bibbia, facoltà teologica di Lugano.
“E’ un enorme priviegio poter collaborare con ospiti di così grande spessore e attraverso di loro scoprire novità importanti del sito di Qumran” ha dichiarto Kalanit Goren Perry al termine del suo intervento, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.
“Molte sono le novità che abbiamo voluto approfondire. Qumran cambia volto tanto che nei prossimi mesi sara inaugurato il nuovo visitor center del parco nazionale di Qumran. Una occasione per ripensare come introdurre la visita ad un sito molto frequentato, ma talvolta poco conosciuto” ha concluso Kalanit.
La parola è poi passata a Daniel Farkas che ha saputo regalare l’emozione di un intervento live mostrando l’area dove si sta realizzando la campagna di scavo, passando poi la parola ad dottor Fidanzio.
Da qui è iniziato l’approfondimento su Qumran, scoprendo un mondo e contenuti davvero inediti.
Nello specifico l’incontro ha posto l’accento su:
Il sentiero”Hanan Eshel” – dedicato all’archeologo israeliano che più ha lavorato su Qumran – che permette una lunga passeggiata sotto la falesia con le grotte a nord del sito con i punti di sosta sotto le grotte 2Q, 1Q, 11Q (ordine da sud a nord). Questo cambia le possibilità per i turisti con la visita del sito (limitata nello spazio e nel tempo) che sarà possibile in sicurezza, realizzando una passeggiata sotto le grotte in uno scenario naturale incantevole scoprendo i luoghi dove sono avvenuti i ritrovamenti.
“Oggi Qumran è davvero un altro luogo e sarà grande l’emozione per quanti lo vorranno visitare” ha dichiarato il dottor Fidanzio al termine dell’incontro.