Una delle opere più famose di Fiona Tan (Pekan Baru, 1966) si intitola Correction (2005): una video installazione composta da sei schermi alti un metro e mezzo, disposti in cerchio e sospesi a mezz’aria, su cui sono proiettate le immagini di alcune centinaia tra prigionieri e guardie carcerarie di penitenziari americani. Tutte queste persone stanno ferme, osservano lo spettatore, come lo spettatore fa con loro, con un deliberato riferimento al panopticon, il carcere progettato nel 1791 dal filosofo Jeremy Bentham, in cui una sola guardia, posta al centro di una struttura circolare, poteva sorvegliare tutti i prigionieri.
Se l’opera della Tan è una metafora sull’esercizio del controllo e del potere e una riflessione sul modo di guardare l’arte, in modo inquietante quest’opera è simile anche a come siamo ormai abituati a vedere gli altri e il mondo. L’interazione costantemente mediata da uno schermo rende tutto simile a un gigantesco panopticon, in cui ognuno osserva, interagisce, parla con gli altri.
Tuttavia, in un’intervista del 2009 pubblicata dalla rivista inglese Frieze, la fotografa e filmmaker alla domanda “a cosa serve l’arte?” rispose: “a darti occhi nuovi con cui guardare il mondo; a fornirti per il futuro di nuovi paradigmi di pensiero e di vita; a cambiare quello che pensi.”
Forse allora non siamo in un panopticon, ma i nostri schermi sono finestre a cui siamo affacciati, e che oggi possono mostrarci tutti i paesaggi che vogliamo.
TELESCOPE ideato e diretto da Lara Facco, è la newsletter settimanale dedicata ai progetti culturali. Nella sezione RACCONTI troviamo Jaqueline Ceresoli, giornalista e critica d’arte, con un contributo dedicato alla mostra del Maestro dell’arte contemporanea giapponese Shozo Shimamoto visibile ancora per qualche settimana alla galleria Cardia Milano; la giornalista ed esperta di design Laura Maggi, con una riflessione sul lavoro di Quayola, tra arte, tecnologia e natura; Micol De Pas, giornalista culturale e scrittrice, con un racconto sull’esperienza del progetto Opere al Telefono, dedicato dalla Fondazione Palazzo Magnani alla mostra fotografica True Fiction. Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi.
La parte dedicata ai VIDEO comprende il documentario VIADELLAFUCINA16, di Lucio Viglierchio e Miha Sagadin, dedicato al progetto artistico visionario dell’artista Brice Coniglio che ha dato vita al primo esperimento mondiale di condominio-museo a Torino; ’intervista all’artista Trevor Paglen, parte di Open Session, il palinsesto digitale delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, dove è attualmente in corso la sua mostra.
La parte dedicata agli EXTRA segnala Dell’ospitalità: le dimore che siamo, la tre giorni di appuntamenti in live streaming che chiude il biennio dedicato alle Nuove Utopie dalla Casa dei Saperi, il progetto culturale della Fondazione Adolfo Pini di Milano; la nuova edizione di Sulla fotografia e oltre, di Enrico Gusella, appena pubblicato da Silvana Editoriale in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo; l’annuncio delle nuove date della trentesima edizione di MINIARTEXTILa Como, storica manifestazione internazionale dedicata alla Fiber Art.