La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica online sull’elaborazione di obiettivi giuridicamente vincolanti dell’UE per il ripristino della natura. In quanto elemento chiave della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 e del Green Deal europeo, il ripristino degli ecosistemi danneggiati in Europa contribuirà ad aumentare la biodiversità, a mitigare i cambiamenti climatici e ad adattarvisi, e a prevenire e ridurre gli effetti delle catastrofi naturali. L’iniziativa per l’elaborazione di obiettivi UE di ripristino della natura mira anche a migliorare la conoscenza e il monitoraggio degli ecosistemi e dei relativi servizi.
Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Negli ultimi decenni le attività umane hanno modificato in modo significativo tre quarti delle terre merse e due terzi degli oceani, destabilizzando il nostro clima e i nostri sistemi naturali di sostegno alla vita. Il ripristino degli ecosistemi naturali è un triplice vantaggio per la natura, il clima e le persone. Contribuirà a risolvere la crisi della biodiversità, ad affrontare i cambiamenti climatici e a ridurre il rischio di pandemie future. Può inoltre stimolare la ripresa dopo la pandemia, creando posti di lavoro e crescita sostenibile“.
La Commissione sta inoltre preparando una valutazione d’impatto per sostenere lo sviluppo degli obiettivi UE di ripristino della natura e valutarne i potenziali effetti su ambiente, società ed economia. La precedente tabella di marcia per l’elaborazione degli obiettivi ha delineato le opzioni strategiche per gli obiettivi di ripristino da esaminare nella valutazione d’impatto. Sulla base di tale valutazione e tenendo conto delle risposte ricevute nella consultazione pubblica, la Commissione presenterà entro la fine del 2021 una proposta relativa a obiettivi giuridicamente vincolanti dell’UE per il ripristino della natura.
L’avvio della consultazione pubblica, che rimarrà aperta fino al 5 aprile, coincide con il vertice One Planet, organizzato congiuntamente dalla Francia, dalle Nazioni Unite e dalla Banca mondiale, che quest’anno si concentra sulla biodiversità.