“C’era una volta…” comincia come ogni favola che si rispetti lo spot, lanciato il 12 marzo, poco prima della Pasqua, prodotto dal Consorzio Vini Alto Adige che narra la storia dei luoghi straordinari, dei vignaioli impegnati, del grande lavoro e della ancor più grande passione che si cela nei vini dell’Alto Adige.Dai toni fiabeschi e coinvolgenti, lo spot “Vini Alto Adige” vanta un testimonial di fama mondiale, Reinhold Messner: “Siamo orgogliosi e onorati che Messner abbia prestato il suo volto ai Vini dell’Alto Adige, un uomo del nostro territorio, un testimonial d’eccezione che ben rappresenta l’impegno, l’amore per la natura e il coraggio da avere di fronte ai momenti di difficoltà e agli imprevisti”, spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio.
“Come Consorzio – spiega il nuovo presidente del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler – abbiamo pensato che in virtù del particolare momento che stiamo vivendo fosse necessario riportare al centro della nostra narrazione il territorio e i vini utilizzando un linguaggio inedito come quello delle favole. Le fiabe, infatti, hanno sempre avuto la grandissima capacità di raccontare in modo leggero e fruibile a tutti realtà spesso complesse. Volevamo quindi donare al consumatore delle immagini e un racconto che lo potesse portare alla scoperta del nostro magico territorio e fargli percepire quanto si cela dietro ad un calice di vino dell’Alto Adige.”
“Abbiamo indirizzato le nostre energie – conclude Kofler – sui nostri mercati principali di riferimento cioè Italia, Germania, Svizzera e USA creando sia le versioni nelle varie lingue ma anche creando delle mini-storie per generare ancora maggior suspence. Cosa resta di vero e tangibile dopo questa bella storia? La possibilità di portare in tavola una delle nostre bottiglie di vino per degustare le mille sfumature di questa straordinaria terra.”
Lo spot, visualizzabile sul sito web del Consorzio al link vinialtoadige.com/winetales2021, sul canale YouTube e sui relativi canali social, è stato prodotto in tedesco, italiano e inglese da un gruppo di giovani cineasti altoatesini stretto intorno al regista brissinese Lorenz Klapfer, al produttore Mirko Bocek di Lana e a Peter Schorn, autore e attore di Merano.