Le foreste rappresentano un terzo della superficie terrestre e svolgono una funzione vitale per l’intero Pianeta. Le Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza dell’importanza di questi ambienti ha istituito la Giornata Internazionale delle Foreste il 21 marzo, per promuovere e proteggere il loro delicato equilibrio. Alle Isole Canarie esiste ancora oggi un tesoro naturalistico di estrema rarità: le foreste preistoriche che ci permettono di fare letteralmente un salto nel passato e scoprire com’era una parte della Terra nell’Era Terziaria.
Le Isole Canarie possiedono un tesoro naturalistico senza paragoni: la foresta laurisilva, spettacolare ambiente tropicale che si forma a determinate condizioni di caldo e umidità. Oggi si trova soltanto sull’arcipelago spagnolo, in mezzo all’oceano, con alberi giganti che raggiungono anche i 40 metri di altezza, piante rampicanti, liane e l’incredibile fauna di uccelli, rettili e pipistrelli che la popopla.
In particolare, la foresta di Garajonay, che si trova nel cuore dell’isola di La Gomera, è una delle riserve naturali più importanti al mondo. Dal 1981 è parco nazionale: ospita una grande varietà di piante di lauro e, grazie alle specie endemiche che lo compongono, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall UNESCO.
In tal senso, questo bosco è una vera e propria rarità che permette di compiere un tuffo nel passato fino all’Era Terziaria. Il clima della foresta è infatti lo stesso che ricopriva l’intero bacino del Mediterraneo e il Nord Africa 20 milioni di anni fa: per questo è anche soprannominata “foresta preistorica”.
La foresta di La Gomera si è formata prima ancora della comparsa dell’uomo. “Questa foresta è un organismo vivente da cui dipende ogni cosa. Un tesoro di oltre due milioni di anni”, così Marcelino del Arco, professore dell’Università di La Laguna, definisce il Parco Nazionale di Garajonay. Secondo Del Arco, “la cosa interessante è constatarne la conservazione. La foresta è ricca di piante di lauro. Comprende piante di famiglie diverse, tutte simili all’alloro. Si trovano anche dei tigli, arbusti che preferiscono ambienti umidi e nebbiosi. In tutto a Garajonay ci sono 484 specie differenti”. Sull’isola esistono anche specie di piante autoctonemolto rare. Si aggiungono poi varietà di licheni, funghi e muschi; specialmente dove si è conservata una fauna con numerosi insetti, anfibi, rettili e uccelli.
Addentrarsi in questo luogo significa scoprire un mondo dall’incredibile fascino. Le piante e i sentieri sono avvolti da una nebbia particolare: si tratta di un elemento indispensabile per garantire la vita e la magia di questa foresta. In realtà si tratta di pioggia orizzontale che si forma principalmente nelle aree più alte. Lì si crea una pioggerella particolarmente densa che consente a questo intero ecosistema di sopravvivere.
Garajonay non è l’unico esempio dell’arcipelago. Esistono altre foreste simili sulle altre isole: a La Palma c’è El Canal y Los Tilos, dove gli alberi crescono tra burroni profondi anche 1.000 metri. Lì la foresta di lauro sopravvive grazie all’acqua che filtra dalle pareti rocciose e cade nei burroni creando dei piccoli ruscelli. Tra le specie presenti sono riconoscibili l’alloro delle Azzorre, il barbusano, gli alberi bianchi e i tigli.
A Tenerife si trova la foresta di Anaga, parte della Riserva della Biosfera dell’isola, mentre a Gran Canaria c’è il bosco di Tilos de Moya. A El Hierro, nella zona a nord di El Golfo, si trova una grande quantità di piante di lauro. Umidità e penombra hanno permesso lo sviluppo di questa foresta con alberi alti più di 20 metri. Si possono inoltre ammirare piante come l’oleandro o l’albero primordiale di tabaiba che, proprio come milioni di anni fa, necessitano di una zona umida e vasta per crescere.