Oggi, lunedì 22 marzo, (in prossimità del Dantedì) è stato presentato alla stampa il programma di eventi che l’Università di Torino organizzerà sul territorio per tutto il 2020/2021 – anno delle celebrazioni in Italia e nel mondo del settecentesimo anniversario della morte di Dante. Un totale di quindici convegni, due lezioni, una rassegna cinematografica, cinque eventi di letture o lecturae dantesche, tre mostre, tre iniziative destinate alle scuole e un game.
Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Donato Pirovano, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e Coordinatore di Dante SettecenTo UniTo, e Giovanni Saccani, Presidente del Comitato Dante SettecenTo.
Il fittissimo calendario vede coinvolti ricercatori e ricercatrici, docenti, studenti e studentesse di dodici dipartimenti dell’Università di Torino, di area umanistica e di area scientifica. I più influenti esperti di Dante al mondo, insieme a filosofi, giuristi, medici, fisici e studiosi di cinema e dei media, offriranno al pubblico un approccio multidisciplinare e trasversale all’analisi dell’opera del Sommo Poeta, restituendoci la figura di un intellettuale che ha ancora molto da dire al nostro tempo.
Tanti e tutti diversi sono gli eventi in programma. Si parte il 25 marzo, data del Dantedì, Giornata nazionale istituita dal Consiglio dei Ministri, con il canto V dell’Inferno. Al mattino il Processo a Paolo e Francesca, offrirà una lettura commentata del quinto canto dell’Inferno, con l’aiuto del diritto e della filosofia sul canale YouTube Letture Dantesche Torino. Nel pomeriggio in Global Dante sedici studenti stranieri dell’Università di Torino si cimenteranno, su Unito Media, nella lettura del canto di Paolo e Francesca tradotto nella loro lingua nativa.
Si prosegue il 30 e 31 marzo su UniToMedia con il convegno internazionale dal titolo Dante per la didattica universitaria che cercherà di sviluppare una riflessione sulla presenza e sul rilievo di Dante nell’insegnamento universitario delle discipline umanistiche sotto un molteplice punto di vista: la storia e la tradizione della didattica, la situazione attuale e le prospettive future. Il convegno coinvolgerà specialisti provenienti non solo dalla letteratura italiana, ma anche da altre discipline tradizionalmente interessate agli studi danteschi: la filologia italiana e romanza, la storia, la storia dell’arte, la storia della lingua e la filosofia.
L’8 aprile, nel Palazzo ex Mater Amabilis della sede di Cuneo di UniTo in diretta streaming su Webex si rifletterà sulla visione politica di Dante Alighieri. Visione che rappresenta una tappa fondamentale nella storia del pensiero politico, che ha rielaborato in modo nuovo gli elementi fondamentali del pensiero politico medievale e ha proposto anche una sintesi originale delle relazioni fra Chiesa e ordinamenti politici.
Dal 21 al 25 settembre, presso l’Auditorium Vivaldi di Torino, il convegno Dante nella poesia del Novecento e dei primi anni del nuovo millennio indagherà i molti riusi poetici novecenteschi e dell’inizio del nuovo millennio della Commedia, soffermandosi, con l’aiuto di illustri specialisti, su quegli autori che sono stati anche esegeti e hanno ribadito, attraverso questa doppia modalità di lettura, che il capolavoro dantesco si pone come un paradigma irrinunciabile per la comprensione della complessa tragicità del Novecento. I cinque giorni di convegno saranno accompagnati da un programma di mostre che condurrà lo spettatore a constatare come la contemporaneità si sia riappropriata del capolavoro dantesco.
Il 21 e 22 ottobre, presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, si terrà Musica e Letteratura al tempo di Dante, un convegno internazionale che intende far luce su vari aspetti della cultura musicale europea al tempo di Dante. I rapporti fra musica e letteratura saranno indagati focalizzando l’attenzione sui generi principali della mono- e della polifonia medievale sacra e profana: fra gli altri, sequentia, organum, conductus, mottetto, ballata, ballade, rondeau, virelai. Un’attenzione particolare sarà dedicata a un codice conservato nella Biblioteca Reale di Torino, contenente tre conducti e trentuno mottetti, alcuni dei quali non attestati altrove.
A Biella una mostra celebrerà la presenza di Dante nel mondo dei fumetti. Le tavole originali dei disegnatori accompagneranno il visitatore alla scoperta visuale dell’Inferno dantesco, che da sempre è stata una sfida per i vari artisti, da Botticelli a Gustave Doré.
Il 28 novembre dalle 9.00 alle 24.00, nel cortile del Rettorato dell’Università e negli spazi della galleria San Federico, verrà effettuata la lettura integrale e continuata delle Divina Commedia, una vera e propria Maratona Dantesca per offrire al pubblico le terzine della Commedia, senza commento, nella loro forma più pura. 100 lettori, tra cui il sindaco della Città di Torino, l’Assessore alle attività culturali della Città di Torino, il Rettore e Prorettrice dell’Università di Torino, il Rettore del Politecnico, Direttori e docenti di vari dipartimenti, personalità torinesi dello spettacolo, oltre a studenti e docenti delle scuole di ogni grado e cittadini volontari, uno per ogni canto, accompagnati da musicisti dal vivo, si cimenteranno nella lettura integrale delle tre cantiche dantesche per una durata totale di circa 15 ore di performance.
Dal 2 al 4 dicembre si terrà nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale Schermi Oscuri. L’inferno di Dante nel cinema e nei media audiovisivi. Il Convegno, realizzato in partnership con altre università italiane e internazionali, si propone di esplorare i modi e il senso della rappresentazione dell’inferno dantesco nell’ambito del cinema, della televisione, della radio, dei videogame e del web, dalle origini del cinema alle produzioni più recenti. La prima cantica della Commedia, infatti, ha affascinato registi e artisti di ogni epoca, ispirando produzioni che spaziano dall’animazione sperimentale al blockbuster hollywoodiano. Questi inferni cinematografici hanno contribuito alla costruzione di un immaginario popolare condiviso, offrendo al contempo anche spazi di sperimentazione che riflettono in particolare sul rapporto tra poesia e immagine.
Negli stessi giorni del convegno, in collaborazione con il Cinema Massimo, la Bibliomediateca RAI e l’Accademia delle Scienze si terrà la rassegna cinematografica dal titolo Luce nuova. Dante al Cinema, una retrospettiva cinematografica e televisiva incentrata sulla presenza di Dante e della sua opera nel cinema e, più estensivamente, nei media audiovisivi.
“Poco dopo la pubblicazione della Commedia si sentì già la necessità di commentare quel libro, come se fosse un classico”, dichiara Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino e Presidente del Comitato Scientifico Dante 700 UniTo. “Accanto ai commenti scritti si affiancano fin da subito i commenti figurati. L’icastica poesia dantesca favorisce infatti le illustrazioni, nelle quali si distinsero miniatori eccelsi, come il cosiddetto Maestro delle Effigi Domenicane e poi Pacino di Buonaguida, impegnati a illuminare le membrane di splendidi codici. Ben presto le illustrazioni diventano sempre più diffuse come nel preziosissimo manoscritto Egerton 943 attualmente conservato alla British Library ma confezionato nei primi decenni del Trecento tra Padova e l’Emilia. In esso il commento figurato è così fitto da far pensare a una sequenza di fumetti se non addirittura a un film. Non a caso nella storia del secolare commento alcuni eccellenti artisti si sono impegnati a illustrare Dante, da Botticelli a Zuccari, da Dorè a Dalì. E quando è nato il cinema, a distanza di secoli, qualche regista ha tentato la sfida, difficilissima, di portare sul set la Divina Commedia. È però impresa non da prendere a gabbo, come direbbe l’autore, se pensiamo che in quel viaggio fantastico gli ambienti sono i più vari, e i personaggi centinaia, tra protagonisti e comparse. Un vero kolossal in cui anche alla nostra fantasia viene meno la possa, ma ci piace ancora immergerci in quella ruota che igualmente è mossa e sentire l’amore che muove il sole e l’altre stelle”.
“Oggi Dante è una star internazionale”, spiega Donato Pirovano, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e Coordinatore degli eventi danteschi UniTo 2021 “uno degli ingegni italiani conosciuti, ammirati, studiati in tutto il mondo. La Divina Commedia è diffusa e tradotta in quasi tutte le lingue dell’orbe terracqueo. E in questo 2021 le iniziative dedicate a Dante fioriscono vertiginosamente. Come aveva profetizzato Cacciaguida, il grido di Dante ha fatto «come il vento, che le più alte cime più percuote»: ha vinto e vince il tempo e lo spazio, ha scosso e scuote le coscienze, ha emozionato ed emoziona chi apre quel libro – non importa più su quale supporto – e inizia a leggere: Nel mezzo del cammin di nostra vita…”