Questo il titolo dell’evento realizzato grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo e l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele.
“Le parole sanno raccontare e commuovere e se unite ad immagini indimenticabili offrono un’esperienza irrinunciabile” ha dichiarato Kalanit Goren Perry direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo che ha aperto l’incontro mostrando immagini meravigliose di una destinazione, Israele appunto, che si sta preparando per accogliere nuovamente turisti che non vedono l’ora di poter vivere e rivivere un’esperienza di scoperta e conoscenza. Uno sguardo particolare è stato riservato alla città di Tel Aviv raccontata con grande partecipazione emotiva dalla direttrice Kalanit, sapendone comunicare vivacità ed intensità, evidenziandone le spiagge, i parchi, i musei e i gustosi piatti.
Dopo l’introduzione e il viaggio per immagini presentato da Kalanit, la parola è passata a Maya Katzir, Attache Culturale dell’Ambasciata Israeliana a Roma.
“La magica lingua ebraica pone nella profondità del significato dei termini che la caratterizzano una coincidenza tra astratto e concreto, sapendo così, già dalle parole stesse, regalare un’immagine ricca di significato. Un esempio, il termine “parola” in ebraico “davar” che indica anche il concetto di “cosa” uniformando la relazione tra concetto ed immagine, con una capacità comunicativa incisiva e assolutamente originale della lingua.
Concrete e profonde sono state poi le domande di Riccardo De Palo che ha sapientemente condotto l’incontro, lui stesso scrittore e giornalista de “Il Messaggero”. Riccardo si è saputo relazionare con Dror Mishani, collegato direttamente da Israele, con profonda originalità e competenza.
“ TRE. UN’IPOTESI DI VIOLENZA. UN CASO DI SCOMPARSA” sono stati i libri presentati dall’autore, spaziando dalla città al kibbutz, con uno sguardo privilegiato anche alla periferia.
Dror Mishani, universalmente conosciuto come scrittori di gialli, ha saputo raccontare di luoghi anche poco conosciuti al grande pubblico, la cittadina di Holon, nella quale è cresciuto, con un emozionato tributo alla letteratura italiana e ad autori come Leonardo Sciascia o Italo Calvino.