La stagione invernale più strana e difficile di sempre si è da poco conclusa per i gestori delle piste di fondo della Valle d’Aosta che, nonostante la situazione sanitaria e la suddivisione dell’Italia a zone e colori, sono comunque riusciti ad aprire le piste e le attività strettamente legate ai centri del fondo.
L’assenza pressoché totale di turisti, italiani e stranieri, si riflette inevitabilmente sui numeri finali. Da dicembre a marzo l’Avef (Associazione Valdostana Enti Gestori Piste Sci di Fondo) ha calcolato un calo di presenze di circa il 40% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando la stagione era finita in anticipo, per il primo lockdown, ma si era in gran parte svolta in modo regolare.
Tanti valdostani, vista l’impossibilità di praticare lo sci alpino, si sono avvicinati al fondo, scoprendo un’altra disciplina legata al “mondo neve”. Attività regolare invece per gli atleti di interesse nazionale, che si sono allenati e hanno gareggiato senza particolari problemi e limitazioni. Una buona affluenza si è registrata nel periodo immediatamente successivo le festività di Natale e Capodanno, in modo particolare da quando la Valle d’Aosta è diventata zona gialla. I gestori hanno comunque dovuto sostenere un grande impegno, ripagato, in parte, dalla soddisfazione di aver rappresentato un’opportunità e aver offerto un momento di normalità per tanti sciatori.
L’Avef ora non si ferma ed è già al lavoro per rinnovare il sito internet (scinordicovalledaosta.it) che si presenterà con un nuovo look per l’inizio della prossima stagione invernale. Sul tavolo anche l’implementazione del servizio di biglietteria online, testato da alcune località già nelle ultime settimane della stagione ormai conclusa.
Fabrizio Lombard, presidente AVEF: «In questi mesi abbiamo rinnovato l’attaccamento al territorio e ricoperto anche un ruolo sociale, e di questo siamo felici. Abbiamo garantito momenti di sfogo e divertimento agli appassionati di sport, ai giovani, alle famiglie e a tutte quelle persone spesso costrette a stare in casa o comunque non in movimento. In questa stagione così particolare è difficile e superfluo parlare di numeri e di bilanci, possiamo comunque essere contenti di aver dato un servizio alla comunità, anche con i locali, i noleggi e le altre attività legate ai centri dello sci nordico. Ringraziamo anche l’Amministrazione regionale per il supporto e il sostegno in questo particolare momento storico. Lo sforzo per tenere aperte le piste è stato notevole da parte di tutti i gestori, ma tutti hanno lavorato senza sosta per garantire le migliori condizioni da dicembre e fino a marzo».