CEAS, società milanese di ingegneria integrata, da 40 anni progetta opere adottando un approccio pragmatico e creativo al tempo stesso. La mission di creare valore, con il miglioramento e la formazione continua, viene costantemente alimentata da una metodologia volta all’innovazione diffondendo una nuova cultura dell’ingegneria: elementi alla base della scelta di avere CEAS nell’operazione Torre Isozaki.
La Torre Isozaki, situata all’interno della zona ex fiera campionaria di Milano, è un edificio che fa parte di un’area di servizi e attrezzature pubbliche oggetto di un importante processo di riqualificazione urbana.
Nel 2005, 85 anni dopo la prima Fiera Campionaria, tenutasi nell’aprile del 1920, è stato inaugurato il nuovo polo fieristico milanese di Rho-Pero. Il trasferimento della Fiera in un’altra sede, lontana dal centro di Milano, ha comportato un duplice beneficio per la città: l’eliminazione dei picchi di traffico generati dalle manifestazioni più imponenti e la liberazione di un’area di pregio. Da queste premesse nasce il “Progetto CityLife”, con un piano di trasformazione che prevede un mix articolato e bilanciato tra funzioni pubbliche e private, come residenze, uffici, negozi, servizi, aree verdi e spazi pubblici.
Questo edificio ha dato il via al rinnovamento del landmark di Milano, oggi caratterizzato da tre torri a destinazione direzionale progettate da Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Alla base delle torri, nel cuore di CityLife, si sviluppa un’ampia area commerciale. A sud dell’area direzionale sorgono le residenze progettate da Zaha Hadid e da Daniel Libeskind. La zona, una delle più prestigiose di Milano, si trova a breve distanza dal centro storico ed è servita da un’efficiente rete di mezzi pubblici, a cui si aggiunge la nuova linea metropolitana M5 con fermata Tre Torri proprio nella piazza centrale del “Progetto CityLife”.
La Torre Isozaki è attualmente sede degli uffici della società assicurativa Allianz S.p.A.
CEAS ha ottenuto l’incarico di svolgere le attività di collaudo statico in corso d’opera e finale delle opere strutturali, svolte tra gli anni 2011 e 2015.
Il contributo di CEAS in termini di competenze
La Torre è una struttura mista in acciaio e calcestruzzo che si innalza per 202,2 m dalla quota della piazza principale circostante (appartenente alla cosiddetta Piastra), posizionandosi a 129 m s.l.m.
La struttura è caratterizzata da complesse componenti in carpenteria metallica: le due “belt truss”, travi reticolari di accoppiamento dei core in cls, e le due coppie di puntoni, lunghi rispettivamente 56 m e 36 m, realizzati impiegando numerosi elementi in differenti tipologie di acciaio. La Piastra, che oggi ospita un’autorimessa con tre livelli interrati e un podio in carpenteria metallica, è perfettamente integrata con le strutture della viabilità interrata presenti nell’area di intervento.
La significativa importanza e complessità dell’opera, nell’ambito delle attività di collaudo statico ha richiesto un monitoraggio programmato che caratterizzasse il comportamento strutturale, sia durante le fasi di costruzione, sia a costruzione ultimata. Sono stati operati controlli specifici relativamente al comportamento fondale, ai cedimenti propri di Torre e Piastra oltre a quelli indotti sulle costruzioni adiacenti. Sono state altresì condotte prove di carico statiche sugli elementi più significativi e specifiche prove di caratterizzazione sperimentale, come quelle di tipo ambientale, sia in presenza che in assenza dei dissipatori viscosi alla base dei puntoni.
Le complesse componenti in carpenteria metallica che costituiscono la Torre Isozaki hanno fornito l’opportunità di sperimentare l’applicabilità della norma armonizzata di riferimento EN 1090, nell’ambito dell’apposizione di marcatura CE a manufatti in acciaio. Ciò ha permesso il controllo sistematico e approfondito di tutte le attività di fabbricazione dei vari elementi che costituiscono i puntoni, e che hanno richiesto un complesso coordinamento dei numerosi subfornitori. In questa fase è stata di fondamentale importanza la collaborazione tra produttori, progettisti ed Enti di controllo (si citano ad es. DL, Collaudatore ed Organismo certificatore), che ha sicuramento facilitato il completamento di un iter normativo nuovo, in termini di tempistiche di costruzione, e articolato per l’elevato numero di attività da gestire.