L’Emilia Romagna sommersa dalla cultura

L’Emilia Romagna sommersa dalla cultura

Madonna Sistina di Raffaello

Da Ferrara a Rimini, da Piacenza a Forlì, da Parma a Ravenna, l’Emilia Romagna si fa trovare pronta alla riapertura di musei, mostre e teatri con una vastissima proposta culturale e grandi mostre e Festival a cui si può accedere in totale sicurezza – A far da palcoscenico a questi appuntamenti sono le Città d’Arte in tutta la loro bellezza, ricche di monumenti, alcune delle quali raddoppiano la proposta espositiva aprendo diverse mostre in contemporanea – Si riparte con pittura, scultura, fotografia, disegno, arte antica e contemporanea: le grandi mostre di Forlì e Ravenna celebrano Dante; Ligabue è in mostra a Parma e a Ferrara; Correggio, Modigliani e Fornasetti sono a Parma; Arnaldo Pomodoro a Soliera (Mo); Raffaello a Piacenza; Corcos, Morandi e Samorì a Bologna; Alfonso Leoni riapre a Faenza (Ra); l’arte contemporanea è a Rimini – E ancora: tornano Art City a Bologna e il Festival della Fotografia Europea a Reggio Emilia.

 Riaprono i musei, le mostre e i teatri in Emilia-Romagna con decine di appuntamenti per nutrire la mente. Il calendario culturale della regione, che già da tempo fa del turismo d’arte una delle offerte di punta, grazie alla qualità delle iniziative e delle grandi mostre che costellano il territorio, propone un carnet di eventi di altissimo livello.

A Parma si moltiplicano le mostre: Correggio, Fornasetti, Ligabue e Modigliani

Parma capitale della cultura 2020/21 riapre le porte di Musei e Palazzi. Fino al 30 maggio a Palazzo Tarasconi la mostra “Ligabue & Vitaloni. Dare voce alla natura” dedicata ad Antonio Ligabue (1899-1965), uno degli artisti più geniali del Novecento italiano, presenta 83 dipinti e 4 sculture dell’artista, soggetti che più hanno caratterizzato la sua parabola artistica, dagli autoritratti ai paesaggi, agli animali selvaggi e domestici. Il percorso prevede anche una sezione con 15 opere plastiche di Michele Vitaloni (Milano, 1967) che condivide con Ligabue una particolare empatia verso il mondo naturale e animale. Con questa iniziativa, ideata e realizzata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, Parma si riappropria di un nuovo spazio espositivo, nel cuore della città ducale, all’interno del cinquecentesco Palazzo Tarasconi. (www.fondazionearchivioligabue.it).

La Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo riapre il 30 aprile, con le opere di Amedeo Modigliani dal Musée de Grenoble, il tema del Nudo nella raccolta di Luigi Magnani, le celebri collezioni di Capolavori da Tiziano a Goya, da Monet a Renoir nella Villa immersa nel grande Parco Romantico. “Modigliani, opere dal Museo de Grenoble” è il titolo della mostra allestita fino al 4 luglio 2021, una piccola quanto preziosa esposizione in collaborazione col Musée de Grenoble, che espone sei opere di Modigliani tra cui il dipinto “Femme au col blanc”, olio su tela del 1917, raffigurante Lunia Czechowska, moglie dell’amico d’infanzia di Léopold Zborowski, e cinque ritratti a matita di personaggi della capitale francese degli anni Dieci, dove egli fu al centro della scena artistica, al tempo all’avanguardia internazionale (http://www.magnanirocca.it).

Riapre il 27 aprile anche il Complesso della Pilotta con nuovi percorsi, nuovi orari e due grandi mostre: “L’Ottocento e il mito di Correggio” e “Fornasetti Theatrum Mundi”. La prima, aperta fino al 30 maggio, è un omaggio a due figure per molti versi fondamentali della storia parmense: Maria Luigia d’Asburgo, Duchessa di Parma, e l’incisore Paolo Toschi. Intorno ai quattro capolavori del Correggio – “La Madonna con la scodella” e la “Madonna di San Gerolamo” più le due tele provenienti dalla Cappella del Bono – la mostra presenta anche il meglio della produzione ottocentesca del Ducato.

Un omaggio al design contemporaneo è invece la mostra “Fornasetti Theatrum Mundi”, prorogata fino al 25 luglio, che espone centinaia di creazioni dell’atelier fondato da Piero Fornasetti, in dialogo con le collezioni della Pilotta.

È di nuovo visitabile anche la Sala “Parma al tempo dei Farnese” della Galleria Nazionale, che ospita la collezione Farnese e l’opera del Parmigianino, “Ritratto di gentildonna” meglio conosciuto come “La Schiava turca”. Per informazioni, orari e ingressi contingentati: https://complessopilotta.it/opera/schiava-turca/.

Torna a Piacenza la Madonna Sistina di Raffaello

Fino al 31 ottobre la Madonna Sistina di Raffaello ritorna nella chiesa del monastero di San Sisto a Piacenza, il luogo per il quale fu commissionata. Raffaello ricevette l’incarico da papa Giulio II nel 1512. All’interno della chiesa è stato organizzato un percorso che introduce alla scoperta del complesso religioso a partire dal cosiddetto “appartamento dell’abate”, per la prima volta aperto al pubblico, fino alla Biblioteca monastica (http://www.piacenzapace.it).

A Reggio Emilia riparte il Festival Fotografia Europea

Mostre, installazioni, conferenze, incontri, workshop, proiezioni e spettacoli. La XVI Edizione del festival Fotografia Europea dal 21 maggio al 4 luglio 2021 invade diverse location di Reggio Emilia. Il tema è: “Sulla Terra e sulla Luna / fate largo ai sognatori!”. Promossa da Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani, partirà con un’anteprima il 14 maggio, proponendo per la prima volta cinque mostre open air, progetti di fotografi contemporanei con allestimenti pensati ad hoc per una visione all’aperto. Il programma del Festival prevede diverse mostre con l’obiettivo di indagare approfonditamente il ruolo delle immagini e della cultura visiva in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo (https://www.fotografiaeuropea.it/).

A Soliera (Mo) protagoniste le sculture di Arnaldo Pomodoro

Con l’Emilia Romagna in zona gialla, riapre al pubblico la mostra “Arnaldo Pomodoro. {sur}face“ fino al 27 giugno negli spazi di Castello Campori, a Soliera. L’esposizione promossa con il contributo della Regione Emilia Romagna, è dedicata a uno dei più grandi scultori viventi, un artista visionario che ha segnato profondamente la seconda metà del Novecento italiano, Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 1926), fratello maggiore dello scultore Giò. In occasione della mostra, nella piazza antistante il Castello, è stato installato l’Obelisco per Cleopatra, opera monumentale che per i prossimi tre anni sarà parte integrante del contesto urbano. Le visite guidate saranno condotte in totale sicurezza, per gruppi di massimo 12 persone (Informazioni e prenotazioni su:  https://fondazionecampori.eventbrite.it/).

Bologna indaga Corcos, Samorì e Morandi; torna Art City

Dal 27 aprile riaprono mostre e musei anche a Bologna. Palazzo Fava alza il sipario sulla mostra “Sfregi”, la prima antologica italiana di Nicola Samorì (Forlì, 1977). Esposti circa 80 lavori del giovane artista, che spaziano dalla scultura alla pittura, dialogando con i preziosi affreschi dei Carracci e altri capolavori della collezione Genus Bononiae, tra cui la Maddalena Penitente di Canova. La mostra è visitabile fino al 27 giugno (https://genusbononiae.it/palazzi/palazzo-fava/)

“Vittorio Corcos Ritratti e Sogni” è la mostra che riapre a Palazzo Pallavicini dal 27 aprile fino al 27 giugno 2021, con oltre 40 maestosi dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra ripercorre l’intera carriera artistica di Vittorio Matteo Corcos (Livorno, 1859 – Firenze, 1933), considerato uno degli interpreti più apprezzati dei sentimenti e dei costumi della Belle époque. Oltre 40 opere distribuite in sei sezioni raccontano la grande abilità ritrattistica del pittore, che dipingeva le donne più belle dell’epoca (https://www.palazzopallavicini.com).

Samori Bologna

Dal 27 aprile al 23 maggio al MAMBO, Museo d’Arte Moderna di Bologna, si apre la mostra dal titolo: “RE-COLLECTING. Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte”, incentrata sul tema al quale Giorgio Morandi ha maggiormente legato la sua fama: la natura morta. I 10 lavori in mostra appartengono tutti all’ultima stagione della ricerca artistica morandiana, che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta (http://www.mambo-bologna.org/).

Grande attesa per ART CITY che torna a Bologna dal 7 al 9 maggio 2021 con diverse mostre e iniziative speciali. La nona edizione si snoda tra spazi pubblici e privati che si relazionano ai progetti espositivi: Beatrice Favaretto e Michelangelo Pistoletto a Palazzo Boncompagni, Annamaria Ajmone & Felicity Mangan al Cimitero Monumentale della Certosa, Carola Bonfili nel Rifugio antiaereo di Villa Revedin, Giorgio Andreotta Calò al LabOratorio degli Angeli, Matteo Nasini in live streaming su Radioimmaginaria, Riccardo Baruzzi al Teatro Storico di Villa Aldrovandi-Mazzacorati, Chiara Camoni a Palazzo Bentivoglio, Margherita Morgantin agli Orti Boschetto Lungo Reno, Sabrina Mezzaqui all’Oratorio di San Filippo Neri, Alessandro Pessoli presso Alchemilla a Palazzo Vizzani, Stefano Arienti in Piazza Costituzione, Norma Jeane alle Serre dei Giardini Margherita, Vincenzo Agnetti al Padiglione de l’Esprit Nouveau.

Nell’ambito di ART CITY apre la mostra “141, un secolo di disegno in Italia” che espone cento anni di arte italiana attraverso opere su carta di 141 artisti dalle Avanguardie Storiche ai giorni nostri: apre il 27 aprile, in occasione della Giornata Mondiale del Disegno, a Palazzo Paltroni di Bologna. Espone fino al 24 giugno disegni di Boccioni, De Chirico, Boetti, Kounellis, Ericailcane e molti altri (http://www.culturabologna.it/artcity).

Ligabue

Ferrara espone Ligabue, Boldini e Crema

Riapre il 26 aprile a Palazzo dei Diamanti la retrospettiva antologica dal titolo: “Antonio Ligabue. Una vita d’artista” che fino al 27 giugno indaga la vicenda umana e creativa di Ligabue. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Marzio Dall’Acqua, documenta tutta l’attività dell’artista emiliano attraverso oltre cento opere, tra dipinti, sculture e disegni, alcuni mai esposti sinora. Nel percorso emergono i temi fondamentali della sua ricerca: dal diario intimo degli autoritratti ai paesaggi del cuore, dai ritratti alle nature morte, dagli animali selvaggi a quelli domestici, dai paesaggi agresti alle scene di caccia e alle tormente di neve (http://www.palazzodiamanti.it).

Piccola, ma preziosa è l’esposizione dal titolo: “Boldini. Dal disegno al dipinto”, nei bellissimi spazi del Castello Estense, dal 28 aprile fino al 6 giugno, dedicata al tema della genesi del ritratto femminile. Il percorso è costruito attorno al dipinto che ritrae La contessa de Lesse, realizzato dal pittore Giovanni Boldini nel 1889 circa. Accanto a questa “ospite” illustre vengono presentati sedici disegni della raccolta del Museo ferrarese, alcuni mai esposti: studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili che documentano il rapporto iperattivo dell’artista con la realtà circostante.Le sale del Castello Estense ospitano dal primo maggio fino al 29 agosto, la prima antologica del pittore ferrarese Giovanni Battista Crema nella sua città natale. La mostra dal titolo: “Oltre il Divisionismo”, espone una selezione di opere in dialogo con importanti prestiti da musei e collezioni private e documenti inediti provenienti dell’archivio degli eredi dell’artista (https://www.castelloestense.it/).

 Le grandi mostre che celebrano i 700 anni dalla morte di Dante

Forlì e Ravenna celebrano Dante Alighieri nell’anno dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta presentando 4 grandi mostre (e proponendo un biglietto cumulativo). I Musei San Domenico di Forlì ospitano la grande mostra sul Poeta dal titolo: “Dante. La visione dell’arte” che inaugura il 30 aprile e rimane aperta fino all’11 luglio. 

Sono 300 le opere in mostra, di cui circa 50 tra dipinti, sculture e disegni arriveranno, accanto a decine di prestiti internazionali di grande prestigio, dalla Galleria degli Uffizi, che organizza la mostra insieme alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. In esposizione preziosi affreschi, dipinti monumentali, busti marmorei. Da un disegno di Michelangelo ai ritratti di Dante Alighieri e Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, passando per La Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo, solo per citarne alcuni (http://www.mostradante.it).

A Ravenna, dall’8 maggio fino al 17 luglio 2021 negli spazi della Biblioteca Classense è esposta la mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante. È solo la prima di tre mostre che compongono il progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente. Espone libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d’arte conferiti come omaggio a Dante e alla città “ultimo rifugio” del Poeta.

Inaugura il 7 maggio, alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini, la mostra dal titolo: “Dante. Gli occhi e la mente. Le arti al tempo dell’esilio”, negli spazi della Chiesa di San Romualdo a Ravenna. Fino al 4 luglio 2021 sarà possibile ammirare opere di artisti maggiori come Giotto e Cimabue. La terza mostra, infine, dal titolo Un’epopea pop si svolgerà al MAR – Museo d’Arte della città dal 4 settembre 2021 al 9 gennaio 2022. Sempre nell’ambito del progetto “Viva Dante” il MAR ospita la mostra personale di Paolo Roversi Studio Luce, dedicata al celebre fotografo di moda originario di Ravenna e prorogata fino al 6 giugno.

Giotto

 L’arte contemporanea è al PART di Rimini

Riapre il 27 aprile il PART, Palazzi dell’Arte, a Rimini, nella centralissima Piazza Cavour, il nuovo sito museale aperto negli storici Palazzi dell’Arengo e del Podestà al cui interno è esposta la collezione d’arte contemporanea della Fondazione San Patrignano. Fino al 27 giugno 2021 ospita le due mostre temporanee organizzate dai Musei Comunali, rispettivamente dislocate nello spazio1 del Palazzo del Podestà e nello spazio2 sotto una sigla denominata [APARTE]. Sono Convivium a cura di Annamaria Bernucci con i lavori di Francesco Bocchini, Vittorio D’Augusta, Luca Giovagnoli, Marco Neri, Nicola Samorì e Magna Carta con le opere recenti di Denis Riva, mostra quest’ultima a cura di Massimo Pulini (https://palazziarterimini.it/).

Alfonso Leoni

 A Faenza (RA) le ceramiche di Alfonso Leoni

Al MIC, Museo internazionale della Ceramica di Faenza, il 27 aprile riapre le porte al pubblico, con un nuovo orario settimanale e prenotazione obbligatoria (e con apertura straordinaria del 1° maggio dalle 10 alle 19). Torna visitabile quindi la mostra “Alfonso Leoni. (1941-1980) Genio Ribelle” che sarà aperta fino al 10 ottobre 2021. L’antologica del talentuoso artista prematuramente scomparso espine la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura). Una sorpresa attende poi il pubblico appassionato di ceramica: dal 22 maggio apre una nuova sezione dedicata al design, assente da oltre 30 anni dalle sezioni permanenti del MIC (http://www.micfaena.org/it)

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