Studiosi da tutto il mondo per il convegno internazionale con il patrocinio dell’Università di Torino e il sostegno del Dipartimento di Studi Umanistici, di Turismo Torino, Provincia e della Camera di commercio – il convegno internazionale della “European Society of Comparative Literature/ Société Européenne de Littérature Comparée ESCL/SELC” intitolato Narrazioni delle origini nelle culture del mondo e nelle arti. È organizzato e curato da Chiara Lombardi, docente di Letterature comparate all’Ateneo torinese, e da Cristiano Ragni, assegnista di ricerca all’Università di Genova.
L’evento sarà diffuso sul territorio e coinvolgerà oltre a UniTo, altri enti culturali torinesi come il Circolo dei Lettori e la Biblioteca Nazionale, dove il 20 maggio si aprirà la mostra Origini (un progetto interdisciplinare e inter artes), visitabile fino al primo luglio 2021.
Il convegno internazionale analizzerà le forme di rappresentazione che, nelle diverse culture del mondo e nelle arti della narrazione, hanno figurato le origini del cosmo, del mondo e dell’uomo. Dalla Bibbia ai miti dell’estremo Oriente, dal mondo greco alle estetiche del modernismo e del postmoderno. L’iniziativa avrà un’impostazione interdisciplinare per favorire lo scambio di saperi e il dialogo tra culture, nonché tra le letterature, le arti e le scienze. L’organizzazione ha coinvolto tutte le sezioni di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici e complessivamente sei Dipartimenti di Unito (Studi Umanistici; Filosofia; Studi Storici; Lingue; Scienze Mediche; Fisica).
Vi parteciperanno studiosi da tutto il mondo, nelle sessioni plenarie e in ventiquattro sessioni parallele. Le conferenze plenarie affrontano il tema delle origini nelle letterature comparate (Piero Boitani, Roma “Sapienza” e Lincei; Maria Teresa Giaveri, Università degli Studi di Torino, Accademia delle Scienze), nell’astrofisica (Priyamvada Natarajan, Yale), nell’Indologia (Stefano Piano, Università degli Studi di Torino) e nella Filologia Romanza (Alessandro Vitale Brovarone, Università degli Studi di Torino), nella filosofia (Maurizio Ferraris, Università degli Studi di Torino, Labont) e nella medicina (Enrico Bertino, Scienze Mediche, Università degli Studi di Torino), nell’antropologia e nella Storia antica (Claude Calame, directeur d’études de l’École des Hautes études en Sciences Sociales, Parigi; Silvia Romani, Università degli Studi di Milano), nell’architettura (Sergio Page, Politecnico di Torino) e nelle arti visive (Lihi Turjeman, artista israeliana, con Francesca Staferza).
A causa delle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19, tutti i lavori saranno trasmessi online, in streaming su Unito Media, su virtual room webex, YouTube e Zoom/Facebook. Tutte le sessioni parallele e plenarie manterranno, però, la sede di trasmissione nelle aule della Cavallerizza Reale, del Rettorato, della Biblioteca Nazionale e del Circolo dei Lettori, alla presenza di uno o due docenti nei ruoli di moderatore e di direttore tecnico.
Tra le varie iniziative sul territorio segnaliamo:
- Tavola rotonda al Circolo dei Lettori “Raccontare le origini: dal mito al Big Bang e oltre”, martedì 11 maggio dalle 16.30 alle 18.30; è l’evento di apertura del convegno e ospita interventi di Vincenzo Barone, Giulio Guidorizzi, Giorgio Ficara, Chiara Simonigh, Alberto Voltolini, in dialogo tra loro. Conduce Chiara Lombardi, con Giuliana Ferreccio, presidente del Centro “Le arti della modernità”.
- Mostra alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (17 maggio – 1° luglio 2021) intitolata Origini. Un progetto interdisciplinare e inter artes. L’esposizione valorizza opere importanti del ricco patrimonio bibliotecario della sede torinese, pregiati testi a stampa e manoscritti, articolando il tema nei seguenti percorsi: Le origini nel mondo biblico e classico; Le origini nelle culture del mondo: miti, mitologemi e simboli dell’origine; Il corpo che si svela: l’origine del modello perfetto e l’origine del modello mostruoso; Le origini della scienza, delle lingue e delle letterature; Nuove origini e rinnovamenti tra utopia e politica. A cura di Alessandro Vitale Brovarone, Chiara Lombardi, Alessandra Mascia, Mattia Cravero, Michela Del Savio, Pierandrea Martina, Valentina Monateri, Marta Romagnoli, Cristiano Ragni. Con la collaborazione di Giovanni Saccani.
- Lo spettacolo musicale “Il delfino di legno”. Monologo mitologico con canzoni (Auditorium “Vivaldi” della Biblioteca Nazionale, 13 maggio, ore 17.30), ideato e scritto da Alberto Rizzuti, docente di Storia della civiltà musicale all’Università di Torino, e interpretato da Irene Zagrebelsky (Anfitrite), Carlo Pestelli (Arione), Ugo Macerata (Il Comandante). Figura sospesa fra storia e leggenda, Arione è un musicista che appartiene alla vasta categoria di smemorati di cui è pieno il mondo antico. Salvato da un delfino dopo un tuffo obbligato in mare, Arione compie un’omissione fatale; ma non meno fatali – si scoprirà attraverso il monologo della nereide Anfitrite e i racconti in musica del cantore di Metimna – sono le omissioni compiute dal tiranno megalomane Periandro e da una ciurma di marinai riottosi. Favorita dall’atteggiamento esemplare di un Comandante muto, l’emersione graduale delle diverse, scomode verità consente di placare la furia del dio del mare, di far trionfare un grande atleta e di restituire la pace a Corinto.