Tra arte, vino, olio e storia

Tra arte, vino, olio e storia

 Dopo mesi di attesa, finalmente il Museo del Vino di Torgiano (MUVIT) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) tornano ad accogliere i visitatori. Le attività delle due istituzioni culturali riprenderanno giovedì 6 maggio, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Un segnale importante che rimette al centro dell’attenzione la cultura e il connubio tra arte, vino, storia e folklore.

Inaugurato a Torgiano (PG) nel 1974 da Maria Grazia Marchetti e Giorgio Lungarotti, il Museo del Vino (MUVIT) è un’autentica istituzione per il Paese, oltre che per l’Umbria. Giudicato tra i più interessanti e completi al mondo e definito dal New York Times come “il migliore in Italia” per la qualità delle collezioni artistiche, si snoda lungo 20 sale situate all’interno del monumentale Palazzo Graziani-Baglioni di Torgiano, dimora estiva gentilizia del XVII secolo. In mostra, oltre tremila manufatti: reperti archeologici, attrezzi e corredi tecnici per la viticoltura e la vinificazione, contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, incisioni e disegni dal XV al XX secolo, da Mantegna a Picasso, testi di viticoltura ed enologia, manufatti d’arte orafa, tessuti ed altre testimonianze che documentano l’importanza del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che hanno abitato, nel corso dei millenni, il bacino del Mediterraneo e l’Europa continentale. I manufatti dal MUVIT hanno raccontato la storia del vino italiano all’Expo di Milano ma anche all’estero: da New York a Shanghai, da Tokyo ad Osaka, da Kyoto a Mosca, fino a Bordeaux.

Inaugurato nel 2000, il Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano (MOO) rappresenta una naturale evoluzione del MUVIT. Ricavato in un antico molino e in un nucleo di abitazioni medievali all’interno delle mura castellane, si articola in undici sale: un percorso affascinante che illustra le caratteristiche botaniche dell’olivo, le cultivar più diffuse in Umbria, le tecniche tradizionali e d’avanguardia di messa a coltura e di estrazione dell’olio, la storia e l’evoluzione delle macchine olearie, ma anche gli usi e le valenze simboliche, propiziatorie e curative attribuite all’oro verde nel corso dei secoli. Di particolare interesse, la sezione archeologica, con il richiamo alle origini mitologiche della pianta, e quelle illustranti gli usi dell’olio, non solo l’alimentare, tra i quali “Olio come luce”, ricca collezione di lucerne a olio dall’età classica alla neo-classica.

I due Musei sono gestiti dalla Fondazione Lungarotti ONLUS, diretta dalla storica dell’arte Maria Grazia Lungarotti.

Museo del vino

 Questi due musei tematici multidisciplinari – dice Teresa Severini, Responsabile Marketing e Comunicazione di Lungarotti – definibili anche come musei di arti decorative, sono da sempre meta di enoturisti così come di appassionati d’arte, di stranieri che cercano le radici della nostra cultura, di studenti e di famiglie. La visita apre a molte letture: c’è perfino un percorso dedicato ai bambini.  Il MUVIT è fatto di tanti Musei nel Museo: una collezione che copre circa 5000 anni di storia, dalle origini ai giorni nostri. Ma attenzione, al suo interno non c’è vino, è un viaggio alla conoscenza della sua civiltà. I vigneti li trovate tutt’intorno, così come gli olivi di cui Torgiano è altrettanto fiera. Non a caso all’olivo e all’olio abbiamo dedicato il MOO che racconta un’altra storia, ma ugualmente affascinante”.

 Arte e vino sono un connubio che da sempre caratterizza l’identità di Lungarotti – sottolinea Chiara Lungarotti, Amministratore Delegato della storica cantina Umbra – a partire dall’impegno della Fondazione nel gestire i nostri Musei di Torgiano, fino alle collaborazioni con artisti contemporanei. Una contaminazione che assieme ai nostri vini ci permette di esportare nel mondo anche la storia e la cultura dell’Umbria e del Mediterraneo”.

Il MUVIT sarà aperto, per il momento, da giovedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nel weekend solo su prenotazione da effettuare almeno 24h prima (come prevede la normativa vigente).

Il MOO sarà visitabile solo su prenotazione negli stessi giorni di apertura del MUVIT.

 In caso di prenotazioni di gruppi, pacchetti o visite di ospiti che soggiornano presso la tenuta Lungarotti di Torgiano, i Musei potranno aprire anche al di fuori dei giorni indicati. L’accesso è possibile solo dopo la misurazione della temperatura corporea (se inferiore a 37,5 C°) e in assenza di sintomi riconducibili al Covid, come da protocolli sanitari.

 Costi: 

5€ a persona biglietto solo MUVIT, incluso un calice di vino presso l’Osteria del Museo (per i maggiorenni).

7€ a persona biglietto MUVIT + MOO, incluso calice di vino presso l’Osteria del Museo (per i maggiorenni).

LUNGAROTTI, Nominata da Wine Spectator-Operawine 2021 tra le 34 migliori cantine d’Italia che “producono vini di livello mondiale; sono leader nelle loro regioni; e testimoniano la diversità, il patrimonio e l’autenticità che sono i tratti distintivi del vino italiano” (cit. Wine Spectator), Lungarotti è un’azienda vinicola storica dell’Umbria, fondata a Torgiano da Giorgio Lungarotti e oggi guidata dalle figlie Chiara e Teresa, coadiuvate dalla madre Maria Grazia e dai nipoti Francesco e Gemma. Oggi conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA dal 2018) e quella di Montefalco (20 ha, a conduzione biologica dal 2010), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità, oltre che alla valorizzazione dei vitigni autoctoni intervallati da qualità internazionali. Le due cantine producono in tutto 29 etichette, tra cui il Rubesco Riserva Vigna Monticchio – Torgiano Rosso Riserva DOCG, tra i migliori vini rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC, profonda espressione dell’Umbria.  Info: ww.lungarotti.it

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