Il Giro d’Italia ad Arabba

Il Giro d’Italia ad Arabba

Lunedì 24 Maggio “Il Giro”, che passa al piede delle dolomiti inaugura quasi in maniera simbolica la stagione del cicloturismo che qui è tradizione e cultura.

Il paese di Arabba si trova a metà tra il Passo Pordoi e il Passo Giau, le ultime due ascese della 16esima tappa del Giro d’Italia, e il paese ladino con tutta la Valle di Fodom si sta facendo il trucco per accogliere nel migliore dei modi la corsa rosa, per dare il via alla stagione del turismo in bicicletta che ogni anno porta migliaia di appassionati a scalare le ascese che hanno fatto la storia della disciplina.
Per gli amatori appuntamento con il Dolomites Bike Day sabato 19 giugno (51 chilometri tra i passi di Campolongo, Falzarego e Valparola) e il Sellaronda Bike Day (53 chilometri tra i passi di Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi) nella doppia versione del 27 giugno e 18 settembre 2021.

Sarà un brivido, il tempo di un momento, un istante che durerà un lampo, ma per Arabba il passaggio del Giro d’Italia avrà un significato particolare. Lunedì 24 maggio la carovana rosa attraverserà la Valle di Fodom nella 16esima tappa che partirà da Sacile a si concluderà a Cortina d’Ampezzo, non prima di aver conquistato il Passo Fedaia (con il terribile attacco da Malga Ciapela), il Passo Pordoi (dal versante della Val di Fassa) nonché Cima Coppi del Giro, e l’altra grande salita dolomitica, il Passo Giau affrontato dalla Valle di Livinallongo.

Salite che sono entrate nella storia del ciclismo, in particolare il Pordoi (2.239 metri) che con l’edizione 2021 festeggia la 41esima presenza nella corsa rosa, di cui 16 volte scalato dal versante veneto. L’esordio del Pordoi risale al 1940 con la 17ª frazione Pieve di Cadore – Ortisei, con Gino Bartali a transitare per primo; dopo la pausa bellica il Pordoi ritorna protagonista e nelle tre edizioni del dopo guerra (1947/48/49) è Fausto Coppi a scrivere il proprio nome nella classifica del GPM.

 ARABBA ROSA
Tornando ai giorni nostri, quest’anno Arabba vedrà sfrecciare i girini nel cuore del paese (la discesa dal Pordoi alla valle di Fodom è di 9 chilometri con 33 tornanti) e l’intero villaggio ladino sta lavorando per accogliere il Giro d’Italia anche all’insegna della tanta auspicata ripartenza. Il legame storico tra la corsa a tappe e il paese bellunese ha visto Arabba anche sede di arrivo in due edizioni consecutive: nel 1983 con vittoria del bergamasco Alessandro Paganessi, e l’anno successivo il francese Laurent Fignon che indossò la Maglia Rosa per poi cederla definitivamente a Francesco Moser due giorni più tardi. La località è stata anche sede di partenza nell’edizione del 2008 con la frazione Arabba – Passo Fedaia.

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