Per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, anche nel comune di Cesena si terranno diversi eventi nel 2021 dedicati al sommo Poeta.
Testi, commenti, imitazioni e difese, dal 5 giugno al 30 novembre sarà aperta al pubblico la mostra organizzata dalla Biblioteca Malatestiana, che descriverà alcuni aspetti della fortuna delle opere di Dante, utilizzando il patrimonio conservato presso l’Istituzione culturale cesenate e realizzata nel contesto più ampio della mostra diffusa promossa dalla Regione, “Dante e la Divina Commedia in Emilia Romagna”.
Testimonianze dantesche negli archivi e nelle biblioteche: l’esposizione si baserà sulla convinzione che i libri di tutte le epoche testimonino la diffusione dei testi e di conseguenza delle idee e della poesia che gli uomini hanno concepito, e che la forma materiale – e la storia – dei singoli libri manoscritti e a stampa costituiscono gli strumenti con cui un testo realizza concretamente la propria capacità comunicativa.
Per questo, non solo le edizioni a stampa delle opere dantesche possono aiutarci a capire come circolò l’opera di Dante, ma anche la modalità con cui vennero combinati testo, annotazioni marginali, commenti, decorazioni e illustrazioni ci permette di comprendere come la sua opera e la sua poesia vennero recepiti.
Anche l’Unione Valle Savio è al lavoro per dare alle celebrazioni dantesche il giusto spessore, rievocando le tracce del Poeta sul nostro territorio e promuovendole in chiave turistica, ad esempio sul sito Le Vie di Dante, punto di riferimento per la promozione turistica regionale nel 2021. Infatti Dante, “ghibellin fuggiasco” in esilio tra Romagna e Toscana, conosceva bene la Valle del Savio, come testimoniato dalle numerose citazioni nella Divina Commedia: dalle Sorgenti del Tevere sul Fumaiolo al fiume Savio, dalla città di Cesena al sarsinate Plauto, collocato da Dante nel Purgatorio, che probabilmente ha ispirato anche il celebre incipit “lasciate ogni speranza voi che entrate”, fino al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, probabile fonte di ispirazione per “la selva oscura”.
Tanti anche i personaggi romagnoli rievocati nella Commedia, come Guido del Duca, legato alla famiglia di Saraceno degli Onesti che ha dato il nome a Mercato Saraceno, o Guido Novello della casata dei conti Guidi, che aveva vari possedimenti nel territorio romagnolo.
Tra le azioni in programma, anche un corso di formazione in partenza a breve legato alla figura di Dante in Romagna, rivolto agli operatori turistici del territorio, e una serie itinerante di eventi estivi dal titolo “Dante trail: le anime del Savio”, che ha l’obiettivo di far conoscere ai turisti le nostre eccellenze turistiche in chiave dantesca, unendo trekking, natura, musica, teatro, letture e gastronomia.