Quest’anno è Venezia la città scelta per il tredicesimo appuntamento dell Forum, THE UNCHARTED WATERS- GLOBAL ECONOMIC PERSPECTIVES AND SUSTAINABILITY. All’evento hanno preso parte rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali, membri della comunità economica, personalità del mondo accademico e della ricerca che si sono incontrati per fare il punto su aziende e consumi sostenibili, digitalizzazione, sicurezza, acqua e risorse globali, crescita economica e sviluppo, per fornire raccomandazioni ai leader del G20, che si riuniranno tra pochi giorni a Matera.
“Abbiamo scelto Venezia per il suo rapporto speciale con l’acqua– ha dichiarato Francesco Confuorti, Presidente di Advantage.green-. Parliamo di acqua e trasparenza perché la trasparenza è la base su cui si può costruire la rivoluzione sostenibile: trasparenza di dati e di azioni per il miglioramento del made in Italy. Il marketplace Advantage.green ospiterà le aziende che si vogliono presentare e che potranno beneficiare del premio Advantage.green Venice Internacional Sustainability Award che si terrà a settembre con la definizione del comitato scientifico e a dicembre con la premiazione e con la presentazione di tutte le aziende di buona volontà per un made in Italy migliore e più competitivo”.
Il Forum, suddiviso in due sessioni interamente dedicate alla sostenibilità e all’economia, si è aperto con le testimonianze e gli interventi di rappresentanti istituzionali che hanno portato il proprio saluto.
“Affrontare temi come la sostenibilità ambientale– ha fatto sapere tramite una nota il Presidente della regione Veneto Luca Zaia-, la tutela dell’ambiente, la gestione del patrimonio idrico in stretta correlazione alla crescita e allo sviluppo del Paese è importante per comprendere, dopo quello che abbiamo vissuto a causa della pandemia, la direzione che vogliamo prendere per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni. Per questo ringrazio Advantage.green per il gentile invito al Forum – Global Economic Prespectives and Sustainability”.
Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale della città di Venezia: “Siamo con Advantage.green in un’iniziativa che combacia con la candidatura di Venezia a capitale mondiale della sostenibilità. Venezia quest’anno celebra un anniversario molto importante, i temi e le sfide da affrontare sono moltissime e il Comune di Venezia prevede un massiccio piano di interventi funzionale alla sostenibilità del territorio. La pandemia che ci ha colpito ci ha dato la maggiore consapevolezza che la salute di tutti riguarda la salute del nostro pianeta”.
Ana Luiza M. Thompspon-Flores, Direttore UNESCO- Scienza e Cultura di Venezia: “L’Unesco è uno dei protagonisti principali nella protezione della gestione dell’acqua e nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalle Agende internazionali. La fragilità della nostra società ci ricorda il ruolo insostituibile della natura e della scienza in ottica globale per la protezione del pianeta e delle sue risorse”.
Jacline Yonga, Ambasciatrice della Republica del Kenya, Roma: “Il 65% della nostra popolazione è giovane, per questo i temi legati all’economia e alla sostenibilità riguardano particolarmente il nostro territorio. Ringrazio moltissimo Advantage.green per aver consentito al Kenya di far parte di questa piattaforma aprendo a molte e nuove opportunità”.
Il Venice Internacional Sustainability Award è frutto di un protocollo d’intesa firmato nel 2016 con la Venice International University. “La sostenibilità è un tema centrale per l’economia e per il futuro- ha aggiunto il Presidente della Venice International University, Amb. Umberto Vattani -. Sin dalla sua istituzione la Venice International University affronta le principali sfide globali. Apprezzo molto che Advantage.green ed il suo Presidente Francesco Confuorti, con l’iniziativa dei Venice International Sustainability Awards, abbiano scelto VIU e Venezia, un ambiente quanto mai prezioso e vulnerabile, per conferire questi riconoscimenti”.
Advantage.green è una community che promuove scelte sostenibili per aziende e consumatori, per proteggere l’ambiente e premiare comportamenti socialmente responsabili. Advantage.green elabora, in collaborazione con centri di ricerca e università, indicatori sintetici e strumenti di scoring per valutare la sostenibilità, basati su dati ESG e metodologie statistiche. Il Forum Advantage.green rientra tra le iniziative volte a promuovere la consapevolezza e l’attenzione dei consumatori sulle tematiche ambientali, attraverso momenti di incontro e dialogo tra rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali, membri della comunità economica, personalità del mondo accademico e della ricerca per incentivare scelte consapevoli a tutela dell’ambiente.
Global Economic Outlook and Perspectives è stato il tema scelto per la sessione della mattina. Lorenzo Bini Smaghi, Presidente CDA Société Générale, ha proposto un’analisi dei rischi e delle opportunità per il sistema finanziario dei prossimi anni in Europa dopo la crisi pandemica. “La sfida dei prossimi anni sarà quella di provare a rassicurare i mercati e tenere sotto controllo il Pil. Il mondo post pandemico si ritroverà a dover fare i conti con un maggiore debito, pubblico e privato, e un maggiore debito europeo. Sarà certamente un test per l’unione bancaria che dovrà tenere conto anche della frammentazione dei market capitali. Il debito è esploso, in Italia in Italia raggiungerà il 160% e la preoccupazione è che nei prossimi 3 anni non si vedrà una riduzione. Per pensare alla crescita dopo la pandemia il mercato europeo deve essere messo in condizioni di poter competere con gli Stati Uniti”.
Carlo Giupponi, Università Ca’ Foscari e Dean, VIU: “La promozione della cultura della sostenibilità e la conoscenza dei rischi legati al clima sono due driver essenziali per la ripartenza dell’economia. Sostenibilità è un concetto che esprime anche la necessità di rispondere alla sfida del tempo in relazione al raggiungimento degli obiettivi. Gli effetti climatici, l’impatto ambientale, le emissioni di CO2 hanno necessariamente degli effetti sulla società e sull’economia, per questo è necessario intervenire sulla gestione del cambiamento”.
Elyes Jouini , Università Paris Dauphine PSL, ha delineato un quadro sulla situazione in Tunisia durante e dopo la crisi, valutando rischi e opportunità dei potenziali rapporti con il Nord del Mediterraneo. “Oggi la situazione economica e sociale della Tunisia comprende un debito di 5 milioni di dollari e una riduzione del 9% del tasso di crescita a seguito della pandemia. È necessario seguire una visione globale e nuovi assi territoriali con il Nord del Mediterraneo per raggiungere gli obiettivi legati alla sostenibilità e all’economia dei Paesi”.
Andrei Shleifer, Università di Harward : “Gli ultimi 6 mesi negli Stati Uniti sono stati un periodo eccezionale per le politiche che il Governo ha messo in atto per combattere la pandemia. Al momento ci sono 9 milioni di posti di lavoro inoccupati e nel prossimo futuro ci sarà una crescita economica che però dovrà attraversare un primo periodo legato all’inflazione, anche se risulta difficile fare una previsione dettagliata su cosa succederà ai mercati finanziari”.
Pierre-André Chiappori, Columbia University, ha proposto un’analisi dei rischi dei mercati finanziari per le politiche monetarie. “Oggi la politica monetaria è meno efficiente perché per anni c’è stata una drastica riduzione dei tassi d’interesse, il denaro oggi è tendenzialmente considerato dalla gente come risparmio, tuttavia la crescita dell’indebitamento sarà inferiore rispetto alla crescita dell’economia. Al momento le aspettative dei mercati mondiali si basano sulla fiducia, le prospettive a lungo termine non sono ancora chiare, restano i dubbi sull’inflazione e su quanto riuscirà a non incidere sui mercati e sull’indebitamento”.
Marco Frey, Scuola Superiore S. Anna, Pisa e Presidente UN Compact Italy: “Nell’ultimo decennio è avvenuto un cambio di passo dovuto ad una responsabilizzazione maggiore delle dinamiche economiche. Si sono rilevati dei progressi nella misurazione e nel riconoscimento dell’impatto della sostenibilità tra le aziende. I principi ispiratori della sostenibilità sono: una crescita economica equilibrata e duratura, progresso sociale e miglioramento della qualità della vita, tutela e valorizzazione dell’ambiente. Queste tre dimensioni attualmente rappresentano i capitali”.
Monica Billio, Università Ca’ Foscari di Venezia, ha relazionato sull’importanza della valutazione dei rischi del cambiamento climatico connessi alla finanza in relazione all’impatto del Covid-19. “La dimensione del cambiamento climatico porta con sé una situazione di rischio che ha degli impatti inevitabili sui mercati, a ciò si è aggiunta la pandemia che ha influito sul benessere e sulla qualità della vita. È necessario che adesso le politiche vadano verso un allineamento dei bisogni, che da un lato tengano conto degli effetti del Covid, dall’altro non dimentichino le esigenze diverse che esistevano già prima della pandemia”.
Il secondo panel Sustainability, Environment and Global Resources: Macro and Regional Scenarios, ha aperto la sessione pomeridiana con l’intervento dell’economista Marco Annunziata. “Il concetto di sostenibilità non include solo emissioni e cambiamento climatico, ma anche la garanzia che l’energia elettrica o l’acqua potabile siano accessibili a tutte le persone nel mondo, molte delle quali i muoiono ancora oggi perché non hanno accesso alle cure sanitarie, non possono fruire di acqua o energia. Le nuove strategie digitali hanno un potenziale enorme per l’aumento dell’efficienza e della competitività delle aziende”.
Richard Damania, Global Lead Economist WB Water Practice, The World Bank: “L’acqua è una risorsa chiave e la sostenibilità un’importante fattore di crescita. La misura del capitale naturale globale sta subendo un declino tra l’aumento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai, la perdita delle foreste e la scarsa qualità dell’acqua. Bisogna quindi riequilibrare il capitale naturale con l’economia. Ogni forma di sviluppo e di crescita deve essere resiliente, inclusiva, sostenibile ed efficiente”.
Cecilia Del Re, Assessore Ambiente e Smart City, Firenze: “A Firenze stiamo lavorando ad un programma di mandato sui temi della sostenibilità, siamo stati anche tra le prime città a firmare il Patto dei sindaci sull’energia e il clima. Al momento stiamo lavorando a 4 nuovi piani per la rigenerazione ambientale”.
William Wechsler, Direttore The Atlantic Council, ha delineato i profili relativi alla sicurezza globale e Mediterranea nell’attuale scenario politico ed economico. “Il complesso intreccio di alleanze e relazioni tra i Paesi del Medio Oriente e le grandi potenze che in quest’area intervengono, più o meno dichiaratamente, per il consolidamento degli equilibri e per la difesa degli interessi legati, tra l’altro, allo sfruttamento delle risorse naturali e all’accesso ad esse, registra continue evoluzioni e da implicazioni rilevanti per la sostenibilità e la sicurezza mondiale”.
Khan Mohsin Senior Fellow, The Atlantic Council and Hariri Center, ha proposto una panoramica degli investimenti nel Medioriente e Africa, rilevando un crollo del prezzo del petrolio dovuto al collasso della domanda. “Gli effetti del crollo hanno avuto effetti in tutto il mondo, producendo una crescita sotto il 3%”. Successivamente sono intervenuti Maria Pierdicchi, Presidente Nedcommunity, Consigliere Indipendente di Unicredit e Autogrill: “La pandemia ha accelerato fortemente il percorso verso la sostenibilità, che oggi è un obiettivo di tutti i consigli di amministrazione di società quotate e non quotate perseguire. La sostenibilità è legata anche alla creazione di valore per gli azionisti tenendo conto di tutti gli interessi degli stakeholders, talvolta dovendo riconoscere la priorità di alcuni interessi su altri. Una sfida che sempre di più, sia sul tema ambientale, sul tema sociale, sul tema di governance, riguarda tutte le aziende. C’è una forte pressione, da parte degli investitori istituzionali e non, ad avere un dialogo con le società su questo tema, quindi è un dovere di tutti applicarsi e mettere al servizio le giuste competenze per avere una strategia che incorpori la sostenibilità, ed i suoi effetti, nel medio e lungo termine”.
Antonino Vincenzo Carlino, Presidente COSVAP e Blue Sea Land: “La salvaguardia del patrimonio ittico e delle risorse del mare sono un tema vitale per il settore della pesca e della Blue Economy, un settore che in Italia ha raggiunto valori importanti ed un’incidenza significativa sul PIL nazionale. Le politiche, avviate in questi anni a favore di una maggiore sostenibilità, hanno avuto e stanno avendo un impatto rilevante per la collettività, per i consumatori e per l’ambiente, e sono determinanti per il benessere delle famiglie e delle imprese che lavorano in questo settore. Occorre tuttavia ricordare come questi interventi rappresentino una sfida complessa e difficile, considerando che i programmi di riduzione delle attività legate alla pesca ed allo sfruttamento dello stock ittico hanno comportato, in un’area come quella che rappresento come Distretto della Pesca di Mazara del Vallo, una sensibile contrazione dei guadagni e la perdita di posti di lavoro, con conseguenze sociali rilevanti. Una criticità che, ancora una volta, pone alla nostra attenzione un punto fondamentale: la sostenibilità è un traguardo da conseguire attraverso un forte impegno di tutti”.
Edoardo Borgomeo, Oxford University: “Investire sull’acqua è un’opportunità ed al tempo stesso una sfida che coinvolge molteplici dimensioni: da una parte il dibattito sul finanziamento degli interventi sulle infrastrutture si confronta con una qualità ancora non adeguata degli investimenti e con rendimenti bassi, dall’altra la difficoltà di determinarne il valore atteso e la necessità di coinvolgere tutti gli stakeholders nel processo decisionale. Nuovi strumenti e nuove metriche di analisi sono necessarie per comprendere i molteplici e complessi fattori di incertezza di questi investimenti, e le loro implicazioni sociali. Infine la tecnologia, per quanto importante, non potrà essa sola risolvere i problemi legati alla realizzazione di questi interventi”.
Alain Bifani, Economista internazionale che ha contribuito proponendo una riflessione sul Libano dopo la crisi: “L’acqua è un tema rilevante per la geopolitica, e per gli equilibri del Medio Oriente in particolare. Non solo petrolio e gas, anche l’utilizzo delle risorse idriche pone costanti motivi di tensione tra Paesi vicini. Ne abbiamo un esempio per gli attriti in corso tra Egitto, Etiopia e Sudan, tra Turchia, Iraq e Siria, tra Israele, Libano e altri Paesi dell’area. Gli scenari locali e globali saranno sempre più dominati dal tema dell’utilizzo delle risorse naturali, complicati dall’azione di forze destabilizzanti che agiscono in quei territori”.
Daniele Barbone, Ceo Acqua Novara VCO ha riportato l’esperienza dell’azienda, sottolineando che “Acqua Novara.VCO gestisce il ciclo idrico nel territorio del Piemonte Orientale nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Da un anno a questa parte con il rinnovo della governance abbiamo deciso di puntare sui temi della sostenibilità, in tutte le sue dimensioni ecologiche, economiche, finanziarie e sociali. La nostra bussola è l’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ma più di tutto va detto che è una sfida culturale. Ci ispiriamo a grandi personaggi che hanno fatto la storia dell’ecologia in Italia ed in Europa. Una sfida che riguarda tutti, solo così si può ottenere una autentica svolta sostenibile”.
Aldo Mattia, Coldiretti Basilicata: “Bisogna saper spendere le risorse che arrivano dall’Europa, mancano infrastrutture, manca una cultura imprenditoriale per intervenire sulle politiche ambientali. Il Recovery Plan manca di alcuni temi fondamentali per il nostro Paese, che ancora deve fare i conti con troppo burocrazia e spesso manca di trasparenza. Solo così si potrà parlare di sviluppo ed economia circolare”. +
Partner dell’iniziativa: VIU Venice International University, Fondazione Nelson Mandela e il Consolato del Kenya Milano.