Dal 21 agosto al 12 settembre 2021, l’acqua – già evidentemente nel DNA di Salsomaggiore Terme (PR) – emerge a livello simbolico nelle strade, piazze e nei luoghi storici del suo territorio. Nell’ambito delle attività pianificate dalla città termale per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, @cquechepassione, si presenta come un festival diffuso in grado di insinuarsi in ogni angolo dell’immaginario e in qualsiasi spazio, permeando con la propria ricchezza di spunti luoghi “contaminati” semanticamente dall’elemento che celebra.
Da Palazzo Berzieri al sistema monumentale del Centro Storico, fino ai Castelli del Sale, MuMAB e PINKO ARENA di Parco Mazzini, prende vita un eterogeneo e ampio cartellone costruito armonizzando il racconto di un ricco e mondano passato con le necessità espressive di un tempo nuovo.
«Come tutti gli esseri umani, anche a Salsomaggiore dobbiamo all’acqua la vita – commenta il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli – senza voler essere presuntuosi, la nostra è però una connessione ancora più profonda, qualcosa che si legge nella stessa natura dei palazzi e si tocca con mano nelle attività che ci hanno resi famosi, nell’ambito di una storia antichissima che, guarda caso, comincia col mare. Questo festival è un’esperienza diffusa e unica che mira ad avere, inutile nasconderlo, un impatto turistico, oltre che culturale».
Ancora in via di definizione ma già troppo fitto per essere riassunto in poche parole, il programma di incontri, concerti e visite guidate ruota intorno a due fulcri del progetto multimediale di Salsomaggiore Terme.
Se da una parte “L’oro di Chini a Salsomaggiore” permette di cogliere in modalità immersiva il patrimonio artistico decorativo del Palazzo Berzieri e del Grand Hotel des Thèrmes, legato alla figura preminente dell’artista fiorentino Galileo Chini e dell’architetto Ugo Giusti, dall’altra, la Stanza delle Meraviglie allestita nella palazzina Warowland si propone di introdurre il pubblico alla scoperta di un territorio legato inestricabilmente all’acqua attraverso oggetti “magici” e pannelli esplicativi, sotto l’influsso di una misteriosa gocciampolla.
Il Festival @cquechepassione è ideato e coordinato da Carla Cropera e realizzato grazie al contributo di Provincia di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 + 21, Fondazione Cariparma e PINKO.
Filippo Fritelli – Sindaco di Salsomaggiore Terme
«Come tutti gli esseri umani, anche a Salsomaggiore dobbiamo all’acqua la vita. Senza voler essere presuntuosi, la nostra è però una connessione ancora più profonda, qualcosa che si legge nella stessa natura dei palazzi e si tocca con mano nelle attività che ci hanno resi famosi, nell’ambito di una storia antichissima che, guarda caso, comincia col mare. Questo festival è un’esperienza diffusa e unica che mira ad avere, inutile nasconderlo, un impatto turistico, oltre che culturale».
Michele Guerra – Assessore Cultura Comune di Parma
«@cquechepassione è stato uno dei primi progetti che la Provincia ha portato sul tavolo di Parma Capitale Italiana della Cultura e abbiamo subito apprezzato, non soltanto l’idea centrale del festival, cioè ragionare sul tema delle acque così importante per Salsomaggiore, così come per tutto il nostro territorio e anche per il capoluogo di Provincia, ma soprattutto l’idea delle attività diffuse. Occupare spazi diversi, del diffondersi intorno al comune di Salsomaggiore di questi eventi culturali e perfettamente in linea con l’azione di Parma Capitale Italiana della Cultura. Tutto questo ne arricchisce enormemente il programma».
Enrica Porta – Assessore alla Cultura Manifestazioni e Pari Opportunità
«Il festival appare come una laboriosa tessitura di temi, una coralità di contributi che la Città ha voluto esprimere nel segno del suo elemento identitario per eccellenza: l’acqua. Salsomaggiore è il mare antico dell’Emilia occidentale, di quella Emilia che oggi ama raccontarsi per il suo buon vivere, la sua natura, la sua cultura ed i suoi sapori».
Pasquale Gerace – Consigliere Regionale e Membro Commissione regionale Cultura e Turismo
«Da poche settimane ho ricevuto la nomina a Consigliere regionale. Un incarico che mi lusinga per il quale ho dovuto lasciare la Giunta del Comune di Salsomaggiore dove rivestivo il ruolo di assessore alla Cultura, Manifestazioni e Attività produttive. Credo nel Festival che ho fortemente voluto e che è stato un obiettivo di primo livello delle mie attività. Ritengo che la spettacolarizzazione dei beni culturali, il racconto empatico dei tesori artistici di questa nostra Bella Italia, troppo spesso nascosti in stanze buie e cassetti polverosi sia una occasione imperdibile di crescita culturale e turismo esperienziale».
Carla Cropera – Ideatrice e coordinatrice festival
«L’appassionata lettura esoterica dell’arte pittorica del Chini della dott.ssa Maurizia Bonatti Bacchini, richiamata anche nell’immagine di copertina del Festival, che intimamente si ricollega all’elemento acqua, l’incontro quasi casuale, ma niente è mai per caso, con Marco Stucchi e Valeria Tedaldi sono stati il filo di Arianna di un labirinto di contaminazioni e necessità che hanno guidato la costruzione del programma che la Città di Salsomaggiore ha voluto proporre in occasione delle Celebrazioni di Parma Capitale italiana della Cultura 2020+21».