Con l’evento “TOGETHER! Experiencing civic participation on risks and disasters” , ActionAid presenta a Venezia, ecosistema tra i più fragili d’Europa, un confronto tra pratiche italiane e internazionali di partecipazione civica per far fronte alle emergenze e alla crisi climatica.
Che ruolo hanno le persone e le comunità per rispondere alle attuali sfide ambientali e sociali? Parte da questa domanda l’incontro in presenza e in diretta streaming organizzato da ActionAid sabato 25 settembre a Venezia nello spazio Combo, Campo dei Gesuiti, dalle 16:30. Ospiti internazionali e italiani saranno a confronto con diverse esperienze di partecipazione civica che hanno preso vita per ridurre i rischi o far fronte alle emergenze e successive ricostruzioni. Al centro del dibattito i cambiamenti climatici che impongono con ancora più urgenza politiche di mitigazione e adattamento che devono coinvolgere tutte e tutti.
Racconteremo come la partecipazione sia essenziale nel momento dell’emergenza, dove risorse e forze spontanee e solidali si attivano per rispondere a una crisi in atto (come l’acqua alta a Venezia nel 2018), per ridisegnare il futuro di un territorio colpito (Centro Italia post-sisma del 2009 e del 2016-17), per pianificare la risposta ad un evento che potrebbe colpire (pianificazione preventiva di protezione civile). E anche facendo da ponte alla Youth Cop e alla pre-Cop 26, che si terranno a Milano tra il 28-30 settembre, quando cittadini e cittadine si riuniranno per richiedere con forza che la società e i governi prendano provvedimenti certi per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici.
“Oggi è impensabile escludere i protagonisti dalle scelte che condizionano e determinano l’andamento e l’evoluzione di un momento di crisi; essere comunità resilienti significa conoscere il proprio territorio, le norme che lo governano, gli equilibri che lo sottendono e le reti sociali che lo animano. Le comunità sono dotate di informazioni e capacità necessarie per prevenire ed essere pronte a rispondere alle crisi che le colpiscono. Ecco che il valore della partecipazione acquisisce ancora più centralità. Ed oggi più che mai è necessario cambiare il modo di reagire agli eventi estremi e costruire migliori politiche pubbliche, lo impone il nostro presente ed ancor più il nostro futuro, fatto di sfide urgenti e non più prorogabili” spiega Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid.
L’evento si inserisce nel programma di incontri di “Storia di un minuto”, sezione ideata da Emilia Giorgi, Alessandro Gaiani e Guido Incerti, promossa da ActionAid Italia in collaborazione con il Gran Sasso Institute, del Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia “Comunità Resilienti”, curato da Alessandro Melis. A Venezia saranno protagonisti esempi significativi e importanti non solo perché alcune esperienze ci raccontano come giovani, cittadini e cittadine organizzati si sono attivati o lo stanno tuttora facendo ma perché mostrano come l’agire collettivo sia l’unica ricetta possibile per affrontare e superare le crisi.
Prenderanno la parola Lucia Romagnoli, Responsabile sviluppo del programma resilienza sociale e politica ActionAid in Centro Italia, Jannatul Mouwa, Direttrice e fondatrice di BINDU, ONG femminista e formata da giovani del Bangladesh, Marcin Gerwin, coordinatore del Center for Climate Assemblies nella città di Danzica, Sebastiano Cognolato, Presidente dell’associazione Venice Calls, Paolo Masetti, Sindaco Comune Montelupo Fiorentino e Delegato ANCI Nazionale in Protezione Civile dal 2020, Daniel Homsey, Direttore NEN (Neighborhood Empowerment Network) di San Francisco. Modera Patrizia Senatore, giornalista RAI.
La diretta streaming sarà sui canali social ActionAid (Facebook, LinkedIn e YouTube) e anche sulla pagina Facebook del Padiglione Italia “Comunità Resilienti”.