L’evento “fuori fiera” organizzato dal 5 all’8 ottobre in contemporanea con il salone VITRUM, ha centrato l’obiettivo di presentare l’eccellenza dell’industria italiana del vetro alla città attirando più di 10.000 visitatori complessivi, che con più di 45 eventi in 4 giorni hanno potuto conoscere meglio una filiera unita e dinamica, nonché scoprire le curiosità, i segreti e le innumerevoli applicazioni di un materiale al tempo stesso antichissimo e innovativo – dagli oggetti quotidiani a quelli di design, fino alle ultime novità nel campo dell’edilizia ecosostenibile e del riciclo.
«Abbiamo decisamente posto le basi perché Milano diventi la capitale delle tecnologie del vetro per gli anni a venire – afferma il presidente di VITRUM Dino Zandonella Necca –. Sulla scorta di questo successo possiamo già lanciare i prossimi eventi e pensare ancora più in grande. Il prossimo appuntamento sarà la Milan Glass Week 2022, per la quale è già partita la call-to-action dedicata agli espositori. Stiamo già lavorando all’edizione dell’anno prossimo con l’intenzione di moltiplicare gli appuntamenti a Milano, gli incontri, i workshop e i laboratori dedicati ai ragazzi. Anche perché il 2022 sarà l’Anno Internazionale del Vetro e per Milano questa sarà l’occasione di salire ancora una volta sul palcoscenico internazionale».
La Milan Glass Week si è svolta con il patrocinio di Regione Lombardia e Città Metropolitana di Milano, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in partnership con la Milano Wine Week e con Lifegate in veste di media partner. Due le location principali, Piazza Gae Aulenti (“The Square”) e la Fondazione Catella (“The House”) per la manifestazione che si è svolta con il claim “Focusing on a sustainable future”. Coinvolti inoltre 6 musei milanesi, 12 glass building, 26 location per la Road Map degli eventi collaterali e 20 locali per il “Vitrum Party on the Road”. Sono state esposte 30 opere di vetro tra cui la batteria musicale di El Cocal Glass Studio e l’installazione artistica del Mostro della Laguna in Piazza Gae Aulenti, un realistico mostro acquatico composto da 191 squame in vetro e più di sei metri di lunghezza, che ha suscitato la curiosità di cittadini e turisti.
Tra gli oltre 45 eventi proposti in 4 giorni hanno riscosso grandissimo successo i laboratori creativi per bambini (in collaborazione con KiKolle Lab) e le visite guidate alla scoperta della Milano di Vetro (organizzate dall’Ordine degli Architetti di Milano e da AIHV – Association Internationale pour l’Histoire du Verre): eventi andati sold out ben prima dell’avvio ufficiale della Glass Week a dimostrazione di quanto la città di Milano abbia riscontrato in questo evento la voglia di partecipazione attiva. Ben 30 le ore di diretta trasmesse sui canali online: le pagine della Glass Week hanno abbracciato un ampio bacino di pubblico confermando, come da aspettativa, questa prima edizione come un evento di prezioso interesse, sia fisico, sia virtuale. Sono oltre 25mila gli utenti unici che hanno interagito digitalmente e quasi un milione gli utenti raggiunti, tra Italia ed estero.
I numeri positivi della Milan Glass Week fanno il paio con quelli della ventiduesima edizione di VITRUM, il salone biennale internazionale dedicato al mondo della lavorazione del vetro organizzato da GIMAV, che chiude in positivo nonostante le difficoltà e le restrizioni dovute alla pandemia, confermando la vitalità di un settore votato all’innovazione e dove il Made in Italy rappresenta un’eccellenza riconosciuta. Dal 5 all’8 ottobre i padiglioni di Fiera Milano hanno ospitato 120 espositori provenienti da 16 diversi paesi, che si sono incontrati con 6.150 visitatori, di cui il 45% provenienti dall’estero in rappresentanza di ben 74 Paesi. Sono stati 22.450 i metri quadri totali di superficie espositiva.
«Per la XXIII edizione di Vitrum l’arrivederci è al 2023, dal 5 all’8 settembre a Fiera Milano, con la prospettiva di ritrovarsi in un contesto non più segnato dalla pandemia e di picco per l’economia, e quindi, la possibilità di organizzare il più grande salone VITRUM di sempre» conclude Dino Zandonella Necca.