È un traguardo importante quello che festeggia Minetti S.p.A.: l’azienda, fondata a Bergamo nel 1951, spegne le settanta candeline(celebrate anche il lancio del sito web https://70anni.minetti.com/) posizionandosi come realtà numero uno in Italia nella distribuzione di forniture industriali, che serve 19mila clienti su tutto il territorio nazionale con prodotti e servizi nell’ambito di cuscinetti, tecnica lineare, tecnica dei fluidi, trasmissione del moto e di potenza, macchine ad aria compressa, utensileria meccanica e attrezzature per l’industria. Minetti fa parte del gruppo europeo Rubix con un fatturato di oltre 206 milioni di euro previsto per il 2021 raddoppiato negli ultimi sei anni. Sono 530 i dipendenti di Minetti sui 700 totali di Rubix Italia.
«Abbiamo fatto tantissima strada da quando mio zio e mio padre, nel secondo dopoguerra, cominciò a occuparsi del commercio di componenti meccanici recuperati dai mezzi bellici in dismissione ed ebbe l’intuizione di puntare sui cuscinetti a sfera, che avrebbero di lì a poco avuto larghissima diffusione – racconta l’amministratore delegato Marco Minetti, in azienda dal 1977 –. Da allora l’azienda unisce forza commerciale e attenzione al fattore umano, mantenendo una continuità fondata su un forte senso di appartenenza, ma anche sapendo cogliere, quando si presentano, le opportunità di cambiare per migliorarsi. Così siamo arrivati oggi a essere un’azienda multispecialista che non si occupa solo di distribuire e movimentare prodotti, ma offre anche dei servizi: consulenza, supporto, assistenza, formazione e tanto altro. Un aspetto grandemente apprezzato dai clienti».
Una accorta strategia di acquisizioni, specialmente negli ultimi vent’anni, ha portato Minetti ad ampliare la copertura territoriale e la gamma di prodotti, consolidandone la posizione di leader di mercato in Italia. Da settembre 2017 Minetti è un brand del Gruppo Rubix, il più grande gruppo europeo di distribuzione di prodotti e servizi per manutenzioni, riparazioni e revisioni in ambito industriale. Un colosso con 8mila dipendenti e 2,4 miliardi di fatturato, scaturito dalla fusione di IPH e Brammer nel 2017, dopo l’acquisizione di Brammer da parte del fondo Advent International.
La scelta di proiettarsi in una dimensione più grande è stata fondamentale per superare le difficili condizioni degli ultimi due anni, segnati dalla pandemia. «Quando la crisi ha colpito ci siamo trovati in una posizione solida e con una struttura in grado di far fronte all’emergenza – racconta il CFO di Minetti Tiziano Biasoli –. Anche nei momenti più duri abbiamo garantito l’operatività al 100%, abbiamo messo in sicurezza le nostre persone e ci siamo convertiti rapidamente allo smartworking, che abbiamo poi introdotto stabilmente e in maniera ragionata nel nostro lavoro. E come parte del gruppo Rubix abbiamo preso parte a iniziative che ci hanno aiutato a vedere nel cambiamento lo stimolo a migliorare il servizio al cliente e i processi interni». Fra queste iniziative ci sono, per esempio, le visite ai clienti in modalità virtuale che hanno rivoluzionato i metodi di vendita (progetto Rubix 3.0), nonché la formazione digitale per i dipendenti sulla piattaforma Rubix Academy, la formazione manageriale e la partecipazione ai sondaggi interni proposti ogni anno dal gruppo.
«Ma, più di tutto – osserva sempre Biasoli –, far parte di un grande gruppo vuol dire avere una visione globale e poter offrire ai nostri clienti sempre più referenze e partnership di fornitura, sviluppare e innovare la logistica, essere sempre più veloci a rispondere alle richieste. Siamo un business case di successo».A confermarlo, i numeri: con una media di tre acquisizioni all’anno a partire dal 2017, negli ultimi sei anni il fatturato di Rubix Italia è quasi raddoppiato, passando da 135 a 263 milioni di euro, con un ottimo risultato anche in termini di margine operativo lordo (EBITDA).
Da non dimenticare, infine, l’impegno verso i temi della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale: grazie a un approccio sempre più attento e sistematico, nel 2021 Rubix ha confermato il livello “silver” nel rating di sostenibilità di EcoVadis, ponendosi così nel top 25% delle realtà del settore quanto a l’impatto sull’ambiente.