Con il titolo RESET dal 21 al 24 ottobre è andata in scena la 9ª edizione di Milano Design Film Festival, il Festival a cura di Silvia Robertazzi e Porzia Bergamasco che dal 2013 porta a Milano una selezione di produzioni dedicate alle concezioni più contemporanee del design e dell’architettura. A pochi giorni dal ritorno alla capienza al 100% per le sale cinematografiche, il Festival ha dato l’opportunità di riconnettersi (almeno in parte) con le atmosfere delle edizioni passate. Con oltre 50 titoli, circa 20 talk, con la scelta di festival diffuso in 5 sedi espositive (Teatro della Triennale, LOM, Ordine dei Giornalisti, Villa Scheibler, Teatro Franco Parenti) molto apprezzata dall’assessore della Cultura di Milano Tommaso Sacchi e con una piattaforma digitale innovativa il Milano Design Film Festival si è confermato come uno degli appuntamenti più coinvolgenti e apprezzati della città.
L’anteprima del Festival si è svolta lunedì 18 ottobre nel Teatro della Triennale con la première mondiale del film The importance of being an architect: attraverso lo sguardo di Antonio Citterio, uno dei designer italiani più noti nel panorama internazionale, e di Patricia Viel, co-fondatrice con Citterio dello studio milanese di architettura ACPV, oltre 450 spettatori sono stati accompagnati nella visione della progettazione dell’architettura di domani. Oltre ai due architetti, hanno preso parte alla serata i registi Giorgio Ferrero e Federico Biasin, il Presidente della Triennale Stefano Boeri, il Rettore dell’Università IULM e Professore ordinario di Storia del cinema e Filmologia Gianni Canova e l’assessore della Cultura di Milano Tommaso Sacchi.
La programmazione di questa nona edizione è stata inaugurata giovedì 21 ottobre al Teatro Franco Parenti dai guest curator Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, che hanno presentato i titoli della loro sezione CIAK IN ITALY. Registi stranieri nel paesaggio italiano, tra cui il pluripremiato Passione di John Turturro (Italia 2010).
Venerdì 22 ottobre, sempre al Teatro Franco Parenti, per sezione Bloom, il designer Simone Farresin del duo Formafantasma (con Andrea Trimarchi) ha presentato la rassegna di film I, You and It: Stories of entanglement between species da loro ideata e caratterizzata da un approccio multidisciplinare e fortemente ecologico e ha raccontato al pubblico della loro mostra Cambio che dopo le tappe di Londra e Prato rispettivamente alla Serpentine Gallery e al Centro Luigi Pecci presto andrà a Zurigo. Tra i titoli della serata, il film Precise Poetry: Lina Bo Bardi’s Architectures (Austria/Germania 2013) e il talk successivo hanno registrato il tutto esaurito.
L’intera giornata di sabato 23 ottobre è stata dedicata alla Lettera Aperta, iniziativa nata per volontà degli architetti Andrea Boschetti e Alfonso Femia per promuovere la mobilitazione pubblica anche attraverso la campagna La città cambia, cambiamo le città. Un fitto programma di film e talk, una lectio magistralis dal titolo Transizione: un nuovo progetto biopolitico di Paola Viganò molto applaudita dal pubblico, la presentazione della Lettera Aperta con le sue otto azioni per sollecitare un intervento strutturale per lo sviluppo urbano, la prevenzione e cura del territorio e poi l’intervista di Gianni Biondillo all’architetto e designer Michele De Lucchi e il film Openings / Sguardi oltre limite di Francesca Molteni e Mattia Colombo (Italia 2021) che sono stati tra i momenti più seguiti della giornata.
Domenica 24 ottobre, dopo la seguitissima proiezione del film In corso d’opera. Teatro Lirico Giorgio Gaber: il Cantiere-evento di Milano di Francesco Maggiore e Riccardo Apuzzo che ha visto anche la presenza in sala dell’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale di Milano Marco Granelli, il Festival si è concluso con una serata ricca di emozioni alla presenza del Presidente di Grand Seiko, Frédéric Bondoux che ha annunciato i vincitori del premio internazionale AFA by Grand Seiko – Architecture Film Award, premio di Architettura e Cinema realizzato in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano e finalizzato alla scelta di pellicole dedicate alle diverse scale dell’architettura e del paesaggio. Ad aggiudicarsi il primo premio per un valore di 3.000 euro per la categoria Architecture Film è stato il film Rift Finfinnee di Daniel Kötter mentre il secondo premio del valore di 1.500 euro per la categoria Studio’s Film è andato al film Utopia di Joana Colomar Palazòn; in video-collegamento i due registi hanno potuto ringraziare il festival. Le menzioni speciali per le due categorie Architecture Film e Studio’s Film sono andate rispettivamente ai film The building di Andréas Lang e Troiane di Stefano Santamato, per quest’ultimo ha ritirato la menzione il produttore del film Paolo Soravia di The Blink Fish.
Questa 9ª edizione del Milano Design Film Festival per la prima volta è stata sia fisica che digitale. Oltre 700 utenti si sono collegati alla piattaforma del Festival che ha fornito anche la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento per poter vedere in streaming i film in concorso, superando così i limiti fisici della sala cinematografica.
Il Milano Design Film Festival ringrazia gli sponsor Arper, BertO, Grand Seiko, Lynk&Co, Salone del Mobile. Milano e lo sponsor tecnico Video Mobile.
CON IL PATROCINIO DI: Comune di Milano, ADI (Associazione Disegno Industriale), Salone del Mobile.Milano, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, Accademia di architettura di Mendrisio – USI, Università della Svizzera italiana, Politecnico di Milano. Iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.