Si sa che la luna ha sempre esercitato un potere molto forte sulla poesia e sui suoi autori. Giacomo Leopardi, per esempio, la ritiene il simbolo della forza rasserenatrice che viene dalla natura e a lei si rivolge come una cara e gentile creatura: “Si posa la luna e di lontan rivela serena ogni montagna” scrive il poeta di Recanati ne La sera del dì di festa. È con la stessa attrazione, seppur non così aulica, che i fondisti guardano al disco bianco latte nella notte d’inverno: per tutti gli appassionati di sci di fondo, la luna piena rappresenta una compagna d’avventura.
È l’inseparabile amica di una notte lungo i percorsi tracciati sull’alpeggio più vasto d’Europa, l’Alpe di Siusi, e l’occasione è quella della Moonlight Classic Alpe di Siusi, la gara di sci di fondo a tecnica classica che richiama 400 amanti degli sci stretti. Nella sera del 20 gennaio 2022, la luna piena che illuminerà questo angolo di Alto Adige, indicherà a tutti gli iscritti i tracciati da percorrere, aiutata dalle luci delle fiaccole disposte lungo la pista e dalle frontali dei concorrenti.
Come da tradizione, sono due i percorsi tra i quali scegliere, l’anello di 15 chilometri – più agevole e adatto a ogni tipo di atleta – o quello di 30 chilometri, certamente più impegnativo.
Per entrambi la partenza e l’arrivo sono fissati a Compaccio, a 1.800 metri di quota, nel comprensorio dell’Alpe di Siusi: da qui gli atleti del tracciato lungo raggiungeranno in diciassette chilometri la salita del Goldknopf toccando così quota 2.030 metri, per poi scendere verso Spitzbühl e affrontare gli ultimi chilometri in piano prima di rientrare al traguardo.
Chi sceglierà il percorso corto di 15 chilometri dovrà immettersi in un anello all’altezza di Ritsch fino al Wolfsbühl per poi rientrare sul percorso verso lo striscione d’arrivo.
Una tradizione anche il numero di pettorali messi a disposizione per l’evento, 400 per essere specifici.
Oltre alla serata della Moonlight Classic, l’Alpe di Siusi è pronta ad accogliere tutti gli appassionati di sci di fondo, così come atleti di alto livello, grazie a 81 chilometri di piste perfettamente tracciate e battute per entrambe le tecniche. L’allenamento in quota, siamo a oltre 1.800 metri di altitudine, attrae numerosi fondisti elite, tanto che le nazionali norvegesi e americane sono spesso in ritiro a Siusi.