La cittadina ai piedi del Monte Bianco è tra le 52 mete suggerite dal New York Times per la sua annuale bucket list di luoghi da vedere almeno una volta nella vita. Courmayeur è stata selezionata come luogo in cui “il viaggiatore stesso può essere parte della soluzione” nel processo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta Terra. Orgoglio e soddisfazione che emergono anche dalle parole del Sindaco Roberto Rota: “Siamo felici che Courmayeur sia stata indicata tra le località da visitare dal New York Times – perché, oltre che promuovere la nostra cittadina, tale indicazione motiva e valorizza gli sforzi fatti in questi mesi e anni dall’Amministrazione comunale sul fronte delle scelte e degli investimenti sulla sicurezza del territorio e delle attuali politiche che stiamo perseguendo per un turismo ecosostenibile. Ne sono un esempio le misure per la riduzione del traffico nelle valli Veny e Ferret, il positivo lavoro tra Comune, Regione e Fondazione Montagna Sicura sul monitoraggio e studio dei ghiacciai e la relativa comunicazione strutturata, oltre agli strumenti di informazione del Comune, già attivi e tempestivi per i residenti e i turisti. Abbiamo un territorio bellissimo e delicatissimo, influenzato dai cambiamenti climatici, con i quali stiamo imparando a convivere, che ci impongono scelte sempre più importanti per una frequentazione rispettosa e attenta della montagna”.
Tra le mete, oltre a Courmayeur, le uniche italiane sono Napoli e Chioggia; è quindi la cittadina valdostana a rappresentare il nord-ovest italiano, distinguendosi per una politica che sempre di più va verso il green e verso scelte ecologiche difficili da attuare ma necessarie, come la chiusura parziale delle valli laterali (Val Veny e Val Ferret), che da anni vedono la messa in atto di un traffico regolarizzato per pochi mezzi autorizzati. A questa politica, che vede come protagoniste due aree turistiche e ambientali fondamentali per Courmayeur Mont Blanc, si aggiunge la decisione di ridurre il rilascio di permessi edilizi, e al contempo incentivare il restauro di stabili pre esistenti o la costruzione su precedenti insediamenti: una decisione che va nella direzione di allentare la densità abitativa in una zona da tutelare prima di tutto.
Fiore all’occhiello della cittadina anche Skyway Monte Bianco, funivia il cui bilancio di sostenibilità rispetta il quadro dei Sustainable Development Goal indicato dalle Nazioni Unite all’interno dell’agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030. Entro il 2022 Skyway Monte Bianco prevede un aumento dell’8% della raccolta differenziata e del 5% delle forniture “green”, e parallelamente una diminuzione del 6% del volume dei rifiuti prodotti, del 15% dei consumi energetici, del 5% del consumo d’acqua e dell’8% delle emissioni dirette del gas serra. Oltre a promuovere un turismo sostenibile, la funivia per raggiungere il punto più alto di Italia promuove anche un turismo accessibile a tutti, permettendo a chiunque di raggiungere i 3466m di Punta Helbronner; stesso impegno di Courmayeur Mont Blanc verso una cittadina a misura di tutti (piste da sci comprese).