Oggi (27 gennaio), la compagnia aerea n.1 in Italia, chiede nuovamente al Governo Italiano di eliminare l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani. La rimozione dell’addizionale gioca un ruolo cruciale nel guidare la ripresa del turismo italiano e garantire all’Italia di rimanere competitiva rispetto agli altri paesi dell’UE, che stanno provando ad attrarre capacità dalle compagnie aeree per favorire il rapido recupero del settore turistico.
In risposta alla sospensione temporanea dell’addizionale comunale da agosto a dicembre del 2021, Ryanair ha prontamente risposto con il lancio di 13 nuove rotte e oltre 20 frequenze aggiuntive su 17 rotte esistenti.
Ryanair chiede ora al Governo Italiano di fare un ulteriore passo avanti e di eliminare l’addizionale comunale fino al 2025 per tutti gli aeroporti e tutte le compagnie aeree, dando in questo modo, un importante impulso alla connettività aeroportuale regionale a vantaggio di milioni di consumatori italiani ed al tempo stesso a sostegno dell’occupazione e del turismo locale. In particolare gli aeroporti regionali risentono maggiormente dell’addizionale rispetto agli hub internazionali vista la loro necessità di essere maggiormente appetibili e generare flussi turistici, posti di lavoro e PIL.
Ove il Governo Italiano eliminasse l’addizionale, Ryanair risponderebbe con un investimento nei prossimi 4 anni di 4 miliardi di dollari negli aeroporti italiani attraverso 40 nuovi aeromobili basati, oltre 1.500 nuovi posti di lavoro nonché ulteriori 20 milioni di passeggeri da/per l’Italia all’anno.
Mentre l’Europa si prepara a superare la crisi legata al C-19, Ryanair è l’unica compagnia aerea con reale capacità di crescita, grazie alla consegna di 67 nuovi aeromobili Gamechanger (-40% di emissioni acustiche, -16% di emissioni di carburante e + 4% di posti a sedere) prima dell’inizio dell’estate 2022. Per assicurarsi questa capacità ed aumentare la connettività, il Governo Italiano potrebbe seguire l’esempio di altri Paesi Europei come la Croazia, l’Irlanda ed il Portogallo che hanno introdotto soluzioni per la ripresa, e prontamente eliminare l’addizionale comunale a sostegno del proprio traffico regionale creando quindi nuove opportunità di lavoro locali.
Il Country Manager di Ryanair per l’Italia, Mauro Bolla, ha dichiarato: “In qualità di compagnia aerea n. 1 in Italia, chiediamo ancora una volta al Governo Italiano di eliminare l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani e tutte le compagnie aeree. In risposta alla precedente sospensione dell’addizionale comunale da agosto a dicembre del 2021, Ryanair ha risposto con l’introduzione di 13 nuove rotte (29 voli settimanali) ed ulteriori 22 frequenze settimanali nell’ambito del proprio programma di ripartenza per l’Italia,
Ryanair ha quindi dimostrato di essere in grado di accelleare la crescita quando vengono messe a disposizione le corrette misure. Pertanto, chiediamo al Governo Italiano di riconsiderare e fare un ulteriore passo avanti eliminando l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani e tutte le compagnie aeree almeno fino al 2025 per garantire all’Italia di rimanere competitiva rispetto agli altri paesi dell’UE che puntano ad una rapida ripresa del turismo.
L’eliminazione dell’addizionale consentirebbe a Ryanair di contribuire in modo significativo alla ripresa del traffico aereo italiano, offrendo nei prossimi 4 anni le tariffe più basse, un robusto piano di espansione flotta e ulteriori posti di lavoro in Italia“.