“Farò cultura” il programma Edu 2022

“Farò cultura” il programma Edu 2022

farò cultura


È stato presentato sabato 19 marzo a Roma, presso l’università LUISS, il Programma Nazionale EDU 2022 che vede l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, coinvolta nell’ambizioso obiettivo di creare nuovi legami tra scuole, istituzioni e realtà imprenditoriali innovative, con maggior attenzione verso quelle giovanili, per cercare di ampliare le conoscenze verso le opportunità di sviluppo sostenibile. La sesta edizione di EDU, dal titolo “Farò cultura” si propone di rispondere con flessibilità, e al contempo in maniera concreta, alle diverse esigenze educative, collocandosi in un contesto sociale pandemico in cui il benessere psico-fisico dell’individuo, il mantenimento e miglioramento della salute e del benessere globale viene ad essere relazionato con la fruizione di un patrimonio identitario comune. Impegno primario di questa missione è quindi quello di “fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, oltre all’opportunità di apprendimento permanente per tutti, esattamente in linea con la cornice programmatica dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata dell’ONU nel 2015  e, ancor prima, con la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO del 2003.

Il progetto EDU – ha dichiarato la presidente AIGU Chiara Bocchio in apertura – si pone l’obiettivo generale di formare i giovani come cittadini consapevoli attraverso un’educazione di qualità che permetta loro di individuare e riconoscere il Patrimonio culturale (materiale e immateriale), non imposto, bensì riconosciuto, del territorio che abitano e di farne esperienza, riconoscendone l’importanza per il benessere del singolo individuo e della comunità tutta. I laboratori si prefiggono dunque uno scopo ri-creativo, nella duplice accezione del termine di creare qualcosa di nuovo e di ricrearsi, a partire dalla cura e dalla costruzione del Patrimonio”.

Presente in video Luisella Pavan- Woolfe, Direttrice del Consiglio D’Europa (Sede di Venezia): “Incoraggiare i cittadini, e in particolar modo i giovani, a conoscere e tutelare il proprio patrimonio culturale – ha dichiarato – significa potenziare il patrimonio economico e sociale dei nostri territori ma anche aprire le proprie menti alla consapevolezza del mondo che li circonda, conoscere altre realtà ed essere liberi di far valere i propri ideali. Vanno quindi sensibilizzate e promosse iniziative come questa che coinvolgono le nuove generazioni: i diritti culturali sono inalienabili per ogni essere umano e tutti devono avere la possibilità di accedere ad ogni forma di espressione legata o meno alla propria eredità territoriale. In questo l’istruzione gioca un ruolo fondamentale per combattere l’esclusione sociale, fattore ultimamente generato anche dalla pandemia”.

Condivido pienamente gli obiettivi del progetto EDU – ha dichiarato, sempre in remoto l’on. Barbara Floridia, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione – perché educare i giovani alla cultura e alla conoscenza del patrimonio e del territorio che li circonda è fondamentale e l’AIGU fa parte della rete di educatori della “green Community” del piano di Generazione Scuola, voluto fortemente dal MIUR per educare i giovani ad abitare il mondo in modo nuovo”.

Insegnare il rispetto per il bene comune – ha asserito Maria Mazza, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO – in questo caso attraverso l’arte condivisa, quindi sviluppare questo senso di appartenenza al gruppo e alla scuola e instillare negli alunni il concetto che ognuno può e deve fare la sua parte per migliorare il mondo, significa rendere partecipi i ragazzi di qualcosa di grande. Con l’esperimento audiovisivo messo in piedi quest’anno nel territorio laziale, ad esempio, gli studenti verranno cosi dotati di uno strumento in più nella loro formazione utile a combattere le future avversità della vita e a sviluppare quella resilienza di cui oggi più che mai abbiamo bisogno”.

Nel rapporto con l’arte viene messa alla prova la creatività delle nuove generazioni: esemplificativo in questo ambito è il progetto sostenuto in particolare nel Lazio, è mirato a riqualificare e rivalorizzare un quartiere, in questo caso la scuola. Come ha spiegato il Rappresentante Regionale del Lazio – AIGU Alessandro Luciani “una cinquantina di studenti del Liceo Caravaggio di Roma verranno stimolati in questo percorso attraverso il concetto di narrazione audiovisiva per sviluppare degli audiovisivi che raccontino la conversione creativa del quartiere resa tramite il loro stesso gesto artistico, che rappresenta indubbiamente, nell’atto di compiersi, un’azione mirata al cambiamento

A concludere gli interventi è stato il Prof. Lucio Argano, Direttore Generale della Fondazione Cinema per Roma – Ente Attuatore Rome City of Film UNESCO, partner di progetto, che ha ricordato le sinergie creative e gli obiettivi comuni tra AIGU e la Fondazione, resi possibili proprio in una città come Roma, che da sempre è simbolo del luogo per eccellenza del cinema e dell’audiovisivo: “siamo felici di focalizzare, attraverso questo progetto, l’attenzione sulla città perché saranno gli stessi giovani in procinto di doversene occupare ora che in futuro l’abiteranno. Abbiamo sposato in pieno il concetto di “quartiere creativo” nella misura in cui creatività è sinonimo di affrontare con proposte e soluzioni originali e innovative le problematiche che attraversano quotidianamente la territorialità, tra cui la questione degli spazi pubblici e dei desiderata dei cittadini in merito alla propria città ideale. Si tratta di sguardi e interpretazioni soggettive a distanza per un filo di narrazione attraverso l’audiovisivo che porrà in essere nuove guide ispiratrici per vivere diversamente, e in forma attiva, il proprio luogo di domicilio, residenza o appartenenza.”

 I progetti EDU, per ogni regione italiana, si avvieranno dal 24 marzo P.V. attraverso specifici laboratori incentrati su diversi argomenti il cui fil rouge è proprio la Cultura.

Questi gli argomenti divisi per territori:

Abruzzo – Una nuova veste per i Vestini. Patrimonio accessibile in 3D

Studenti e studentesse delle zone rurali produrranno due dispositivi tattili interattivi raffiguranti l’Abbazia di Santa Maria di Casanova e il Duomo San Massimo di Penne che, che entreranno a fare parte del “Museo Tattile Diffuso” della Regione Abruzzo.

Basilicata – SEat, storie di territori e della loro dieta mediterranea

Gli studenti (ri)scopriranno i vecchi mestieri, le culture locali, e la Dieta Mediterranea come patrimonio del territorio, risorse per lo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita. Elaboreranno quindi un ricettario digitale pensato per le nuove generazioni.

Calabria – Photovoice & Paesaggio: un laboratorio per il monitoraggio civico del paesaggio dell’Area Grecanica

Studenti e studentesse realizzeranno un evento espositivo in convenzione con il Dipartimento dArTe dell’UNIRC dopo aver partecipato ad un laboratorio sul paesaggio dell’Area Grecanica, utile ad apprendere l’uso della piattaforma Monithon per il monitoraggio civico dei progetti con fondi europei su dati “open coesione”.

Campania – AIGU on the road

Gli studenti e le studentesse di Napoli, Caserta e Vallo della Lucania si avvicineranno ad alcuni siti culturali del patrimonio territoriale urbano e rurale, imparando a promuoverne la fruizione attraverso la narrazione.

Lazio – La Mia Scuola Creativa

Gli studenti e le studentesse realizzeranno degli interventi artistici nei vari luoghi della scuola che rappresentano, per loro, un patrimonio di cui prendersi cura. Attireranno così l’attenzione della comunità verso una possibile valorizzazione degli spazi condivisi. Al contempo, con la collaborazione del partner Fondazione Cinema per Roma – Ente Attuatore Rome City of Film UNESCO, si approcceranno all’audiovisivo come strumento di narrazione, imparando a sfruttarlo per raccontare la loro azione per una “Scuola Creativa”.

Liguria – Navigando farò cultura.

Fari e Patrimonio costiero Gli studenti e le studentesse impareranno a conoscere e valorizzare il sistema faristico dell’Alto Tirreno, che rappresenta un patrimonio culturale condiviso, da rendere accessibile attraverso un’operazione “ri-creativa”.

Lombardia – Luce sul Patrimonio UNESCO Lombardo

Gli studenti e le studentesse parteciperanno a laboratori esperienziali, proposti all’interno dei siti UNESCO regionali, che coinvolgono attività creative come il teatro e l’archeologia sperimentale, per fruire del patrimonio divertendosi.

Marche – Farò RigenerAzione

Gli studenti e le studentesse lavoreranno in sinergia con l’università e i ricercatori per presentare, dal basso, una proposta concreta di rigenerazione culturale, che diventi uno stimolo alla cittadinanza attiva e inclusiva, garante di benessere sociale e ambientale.

Molise – L’INCONTRO. Frammenti Identitari

Gli studenti e le studentesse parteciperanno ad un laboratorio sul tema dell’integrazione delle minoranze etniche. L’idea è quella di stimolare la ricerca storica, linguistica, culturale e artistica sul tema, al fine di sensibilizzare e stimolare riflessioni sull’identità culturale del territorio molisano, da sempre terra di accoglienza e integrazione. Alla fine del percorso, ogni classe realizzerà “un percorso di racconto” sulla storia dell’inclusione molisana.

Piemonte – Il paesaggio come patrimonio culturale identitario

Gli studenti e le studentesse apprenderanno il valore identitario del paesaggio vitivinicolo di Langhe, Roero e Monferrato, patrimonio culturale riconosciuto dall’UNESCO nel 2014. Alla fase di conoscenza, seguirà una fase pratica e operativa, che porterà a realizzare un’opera di land art inserita nel contesto paesaggistico.

Puglia – La conoscenza di mezzo: tra reale e digitale

Gli studenti e le studentesse creeranno contenuti e traduzioni destinati alle pagine di Wikivoyage, il portale dei progetti Wikimedia dedicato al turismo, con il fine di promuovere il patrimonio culturale e naturale del territorio.

Sardegna – IIHE. Innovative Intangible Heritage

Gli studenti e le studentesse parteciperanno ad un laboratorio formativo sulla tutela e la salvaguardia del patrimonio immateriale regionale, tra tradizione e innovazione.

Sicilia – Oltre l’Opera dei Pupi. Nuove prospettive di inclusione sociale

Gli studenti e le studentesse, mediante il racconto dell’Opera dei Pupi, delle tecniche per la realizzazione di quest’ultima e dei suoi personaggi, dialogheranno sulla tematica dell’inclusione sociale, economica e politica, analizzando la nostra società contemporanea.

Toscana – Old but Gold

Gli studenti e le studentesse parteciperanno ad un laboratorio di valorizzare e rilanciare l’artigianato – in particolare la lunga tradizione orafa toscana – e i mestieri d’arte in generale, con il beneficio di un’economia sostenibile per le generazioni future.

Umbria – Heritage: ‘trekking for life’

Gli studenti e le studentesse verranno coinvolti nell’ideazione di nuovi possibili racconti del territorio e del suo patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso il linguaggio grafico e le nuove tecnologie. Lo scopo dell’attività sarà migliorare l’integrazione nella società dei minori di origine straniera in età scolare, rafforzare il loro senso di appartenenza al nuovo contesto e alla nuova comunità, attraverso la conoscenza delle città.

Valle D’Aosta – L’immatériel vive!

Gli studenti e le studentesse riscopriranno il territorio regionale, mappando le usanze e le tradizioni valdostane e raccontandole tramite installazioni interattive su statue, monumenti, piazze e strade.

Veneto – Veneto: In-Tessere

A partire da una riflessione sul lascito comunitario promosso (tra il XIX e il XX sec.) dalla visione pionieristica di imprenditori come Alessandro Rossi e Gaetano Marzotto, gli studenti e le studentesse parteciperanno ad un laboratorio sul patrimonio materiale e immateriale dell’Alto Vicentino, per poi creare un gioco di società finalizzato a valorizzare i luoghi storici e le dinamiche sociali legate al territorio.

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