Nelle Marche si celebra Wladimiro Tulli

Nelle Marche si celebra Wladimiro Tulli

Wladimiro Tulli, Minuetto sugli arcobaleni, 1999

I Comuni di Macerata, di Civitanova Marche e di Recanati si uniscono con la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata per la promozione del progetto su più sedi in onore dell’artista maceratese Wladimiro Tulli, con quattro esposizioni a lui dedicate realizzate grazie al contributo della Regione Marche.

Nel 2022 ricorrono i cent’anni dalla nascita di Tulli nato il 4 settembre 1922 a Macerata, si è quindi voluto omaggiare questo artista che tanto ha dato alla propria terra. Il progetto non propone una mostra itinerante ma quattro diverse esposizioni realizzare nei Comuni di Recanati, Macerata e Civitanova dove ogni sede, in autonomia e con le proprie risorse, celebra l’artista secondo la propria voce così da restituire in modo completo ed esaustivo la figura di Wladimiro Tulli.

Wladimiro Tulli, Cielo, e poi mordimi, 1991

 A Recanati è già in corso Tulli per Giacomo, a cura di Nikla Cingolani, una riedizione della grande esposizione del 1997 che l’artista dedicò proprio a Recanati a Giacomo Leopardi, che fece tappa anche a Parigi e Biella. Sono esposte 33 opere raffiguranti i temi principali delle liriche leopardiane, in un dialogo tra pittura e poesia che ha accompagnato Tulli per tutta la vita.

 Tra aprile e giugno Macerata presenta due mostre: Vitalismi a cura di Paola Ballesi e Giuliana Pascucci ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi e Futuro interiore a cura di Roberto Cresti al Museo Palazzo Ricci. La prima è una vera e propria esposizione antologica mentre la seconda focalizza l’attenzione su una selezione di opere dal Futurismo agli anni Cinquanta e Sessanta. Si compone così un’analisi completa della carriera dell’artista con una restituzione a doppia voce che offre variegati focus per metter in luce la densa e articolata attività artistica di Wladimiro Tulli.

Wladimiro Tulli, In picchiata sul porto, 1952

 Civitanova Marche ospita Cavalcare i sogni, a cura di Enrica Bruni e Stefano Papetti, un allestimento delle “grandi opere”, cui il Maestro ha dedicato gli ultimi anni, che troveranno posto negli spazi dell’auditorium di Sant’Agostino.

 Quattro mostre dunque in quattro luoghi espositivi e più voci per ricordare l’artista e la sua attività poliedrica e multiforme, tali da restituire in modo completo ed esaustivo la figura di Wladimiro Tulli, attivo interprete della cultura del territorio marchigiano e delle sue relazioni internazionali per tutta la seconda metà del ‘900.

Nato il 4 settembre 1922 a Macerata, Tulli è stato un artista che ha attraversato il Novecento prestando sempre attenzione al mondo che lo circondava, intelligente interprete del contemporaneo e curioso nei confronti delle novità. Giovanissimo aderisce al Gruppo Futurista Umberto Boccioni di Macerata il cui principale esponente, Bruno Tano, lo incoraggia verso l’aeropittura nella sua forma più fantasiosa. Conosce poi Marinetti, Prampolini, Balla, Depero e Pannaggi e la consacrazione è definitiva nel 1943 quando viene invitato, ad appena più di vent’anni, a esporre alle IV Quadriennale d’Arte di Roma.

Wladimiro Tulli, Stradivario inquieto, 1980

Il dopoguerra vede l’artista sempre più attratto dalle ricerche dell’astrattismo che lo portano a sperimentazioni materiche e cromatiche che non lo abbandoneranno mai.

Gli anni ’50 lo vedono partecipare attivamente alla scena artistica nazionale, stabilendo contatti e rapporti con gli esponenti più importanti dei principali movimenti astratti, concreti, spaziali e informali italiani ed europei, primo su tutti Alberto Burri, mentre negli anni ’60 entra nel Gruppo Éclat di Parigi ed espone varie volte nella Galleria Antipoête senza mai abbandonare l’Italia dove nel 1962 è fondatore del Gruppo Levante di Macerata.

Per Tulli la terra natia, e in particolare la propria regione, è sempre stata il cardine attorno a cui far ruotare la propria vita e le proprie ricerche artistiche, è sempre qui che è tornato dopo numerosi viaggi di studio e lavoro che gli hanno permesso di attraversare l’Europa e gli USA: proprio nelle Marche sono numerosi gli interventi di decorazione, graffiti e plastica murale realizzati dall’artista come ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fano, Urbino, Matelica e Offida tra i tanti, segno di un costante interesse e amore per il proprio territorio.

Proprio per ricambiare questa dedizione si è realizzato questo progetto, una restituzione alla comunità per far sempre più conoscere un grande artista maceratese.

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