Martedì 5 aprile, dopo un accurato restauro, torna nuovamente fruibile al pubblico il corredo vinario etrusco del Museo del Vino di Torgiano (MUVIT): 17 reperti di notevole interesse archeologico, databili dal V al III secolo a.C., che rappresentano una preziosa testimonianza dell’uso e consumo del vino nella civiltà etrusca.
Il restauro, la ricollocazione e valorizzazione del corredo fanno parte di un nuovo e suggestivo progetto espositivo che verrà illustrato martedì 5 aprile, alle 17.30, presso la sede del MUVIT, situata all’interno di Palazzo Graziani-Baglioni a Torgiano: interverranno la dott.ssa Maria Grazia Marchetti Lungarotti, Direttore Fondazione Lungarotti, il Prof. Maurizio Tittarelli Rubboli, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il dott. Adamo Scaleggi, Restauratore archeologico, il Prof. Lucio Fiorini, DICA, Università degli Studi di Perugia, curatore scientifico del progetto. Interverrà la dott.ssa Maria Angela Turchetti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.
L’incontro darà il via ad un ciclo di conferenze e laboratori che, durante l’anno, approfondiranno numerosi aspetti legati al tema. La nuova sezione, infatti, valorizza le testimonianze di questa civiltà che, con la romana, si ritiene abbia dato maggiore impulso alla viticoltura umbra.
Il progetto, che in sinergia con le realtà limitrofe, da Perugia a Orvieto, potenzia l’attrattività turistica del territorio nel segno degli etruschi, è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e del gruppo Lungarotti e si avvale della collaborazione di più partner: Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, Università degli Studi di Perugia, Comune di Torgiano, POST Perugia Officina della Scienza e della Tecnologia, Associazioni Radici di Pietra e Pro Ponte Etrusca.