Il mondo delle criptovalute entra, per la prima volta al Vinitaly

Il mondo delle criptovalute entra, per la prima volta al Vinitaly

Italian Wine Cripto Bank sarà presente alla più importante fiera italiana sul vino per il lancio di SIEPI18, l’NFT di un vino iconico: Siepi Igt Toscana Rosso di Castello di Fonterutoli, parte della esclusiva collezione Catch 22. L’annata scelta è la 2018 per “uno dei 50 vini che hanno cambiato lo stile del vino italiano” (Gambero Rosso); un blend di Sangiovese e Merlot proveniente da un unico appezzamento di circa 6 ettari. L’artwork dell’NFT è firmato da Gianluca Biscalchin e sarà il primo nella storia ad essere lanciato all’interno di una edizione del Vinitaly.

 La presentazione si terrà a Verona Fiere il 12 aprile alle ore 13.00 nello stand di Fonterutoli Pad. 9 stand C15. Un evento storico che sancisce l’inizio di un nuovo modo di fruire il vino. A presenziare all’evento ci saranno Giovanni Mazzei come padrone di casa, Rosario Scarpato e Anna Paclet dell’Italian Wine Crypto Bank, rispettivamente Fondatore – Direttore e lo Chief Wine value analyst, e il giornalista e comunicatore del vino Filippo Bartolotta come guest.

Castello di Fonterutoli della Marchesi Mazzei è stata una delle prime aziende ad aderire al progetto visionario di Italian Wine Crypto Bank, dimostrando come un’azienda cardine della storia e della tradizione del vino toscano possa avere lo sguardo proiettato al futuro, alla Generazione Z, ovvero i consumatori del domani.

 
Italian Wine Cripto Bank (Iwcb), fondata da Rosario Scarpato nel 2020, è la prima banca del vino al mondo costruita su blockchain e criptovalute; un progetto rivoluzionario la cui mission è promuovere i vini pregiati italiani nel mondo, che sta conquistando rapidamente un settore tradizionale per eccellenza, vantando collaborazioni con oltre quaranta tra le più prestigiose e storiche cantine. Tra le aziende partner, infatti, ci sono brand quali Argiano, Castello di Fonterutoli, Planeta, Podere Il Carnasciale, Tasca d’Almerita, Tua Rita, Tenuta di Trinoro, Passopisciaro e, ancora, Banfi, Barone Ricasoli, Cortese Giuseppe, Gianni Gagliardo, Fontanafredda, Joaquim e Tenuta Setteponti.  I vini del portafoglio di Italian Wine Crypto Bank sono selezionati da un algoritmo che deve soddisfare variabili come la longevità richiesta dai vini da collezione e il valore degli stessi sul mercato.

 
Nell’ambito del programma NFT, un’etichetta delle cantine partecipanti viene presentata sotto forma di NFT (non fungible token; in italiano gettone non riproducibile): un tipo speciale di token che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene unico, digitale e/o fisico.
Gli NFT sono un mezzo di promozione innovativo e in forte espansione che permette alle aziende vinicole di andare a fidelizzare collezionisti, sia di vino che di asset digitali, ed allo stesso tempo avvicinare il mondo del metaverso a quello dei fine wines.

 L’artista Gianluca Biscalchin firma gli artwork della serie di NFT dedicata a sei vini toscani, all’interno della collezione “Catch 22”, nella quale ci sono 22 grandi e rari vini italiani in formato Magnum, ognuno realizzato in 22 esemplari. Ogni NFT della collezione contiene una chiave per riscattare una Magnum del vino collegato. Gli NFT hanno così una vita anche dopo che il vino collegato è stato bevuto.

Questo evento segna l’inizio della collaborazione tra Allumeuse Communication e Italian Wine Cripto Bank per quanto riguarda l’attività di ufficio stampa, pr e per la creazione di progetti speciali con i partner più importanti del vino e dell’ospitalità. Un passo che attesta una condivisione di obiettivi e di visione strategica in un settore all’avanguardia e in forte espansione come il mondo del metaverso associato ai beni di lusso.

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