Il THESIS INCUBATOR design STUDIO (TIS) – proposto al secondo e ultimo anno del MSc in Interior and Spatial Design della Scuola del Design del Politecnico di Milano – sviluppa la sua attivitàÌ nell’ambito del Sistema Design Polimi, nella dimensione della ricerca progettuale applicata e in seno alla didattica innovativa perseguita dalla Scuola del Design.
La fiera come strumento di visione di mercato e concreto laboratorio per far incontrare le esigenze del mercato e la capacità di innovare: con queste finalità si è concretizzata la collaborazione tra CremonaFiere e il Politecnico di Milano, iniziata lo scorso anno e ripartita con il nuovo anno accademico. Il percorso favorirà l’integrazione tra il mondo dell’università e quello del lavoro per consentire ai giovani di acquisire competenze immediatamente spendibili e accorciare i tempi di passaggio tra l’esperienza universitaria e quella professionale, ma non solo, permetterà anche di interpretare il ruolo delle fiere professionali come HUB strategico in cui le competenze e l’innovazione saranno al servizio dei mercati.
L’Accordo quadro fra CremonaFiere e il Sistema Design Polimi prevede la realizzazione coordinata di iniziative e progetti di tipo strategico Design driven, legati agli aspetti della “qualità italiana” e ai temi specifici della sostenibilità per l’ambito Agroalimentare e alla relazione tra tradizione e innovazione per l’ambito Musicale.
Gli interventi di Spatial design in studio individuano, quindi, nuovi scenari di riferimento e si propongono come best practice per lo sviluppo di diverse azioni strategiche per CremonaFiere, su un territorio diffuso.
“Già prima della pandemia avevamo iniziato i primi colloqui con il Dipartimento del Design e la Scuola del Design del Politecnico di Milano proprio per vedere da un punto di vista inusuale le problematiche e le opportunità dei settori che rappresentiamo, afferma Massimo De Bellis, Direttore Generale di Cremonafiere. L’intesa era talmente forte da portarci a procedere con le attività già in piena pandemia generando notevoli risultati con i primi lavori dello scorso anno e iniziando il nuovo percorso per il 2022. E’ un piacere e un onore poter collaborare con il Dipartimento di Design in questo progetto a testimonianza di quanto sia strategico l’approccio innovativo delle fiere, che è un concetto alla base del Piano di Sviluppo di Cremonafiere”.
“L’obiettivo– spiega Giovanna Piccinno, Associate professor, Coordinatore del CdL in Interior Design e del CdLM in Interior and Spatial Design MSc, Politecnico di Milano (2016/2021-22) – è di favorire, in occasione del lavoro di ricerca e progetto di Tesi di Laurea Magistrale, l’incontro fra laureandi e imprese. Tale scambio eÌ finalizzato a sviluppare peculiari ricerche-azioni per progetti di natura strategica, per specifiche richieste delle imprese di riferimento, in grado di istruire e allenare i laureandi al lavoro con le realtàÌ esterne e di offrire a queste ultime l’opportunitàÌ di lavorare con il Centro ricerche universitario TIS_ ResearchHub oltre che di incontrare i futuri designer che opereranno nell’immediato futuro nel mercato del lavoro. Le aziende in partnership sono parte attiva del processo formativo-innovativo, incubando in internship i laureandi”.
Il percorso di ricerca applicata di TIS per CremonaFiere, per l’anno accademico in corso, prevede una particolare osservazione degli aspetti legati alle logiche sostenibili previste dall’Agenda 2030 dell’ ONU verso i diversi goals stategici (Sustainable Development Goals, 17 SDGs), per attivare una reale Circular economy.
Gli ambiti territoriali e ambientali, con particolare attenzione all’area della provincia di Cremona, sono assunti come modelli e contesti privilegiati per studiare nuove sperimentazioni spaziali che mettano in relazione le comunità locali e produttive, gli aspetti paesaggistici e della produzione agro-alimentare, oltre che consentire di ideare esperienze museali legate alla narrazione innovativa degli aspetti ‘multispecie’, fra dimensione analogica e digitale.
L’unicità e l’eccellenza della competenza culturale e artigiana della città di Cremona per il settore degli strumenti musicali a corda orienta, inoltre, il Design thinking di TIS verso una valorizzazione del network delle botteghe artigiane e della presenza nella città di un sistema di exhibition e teatrale diffuso – permanente e temporaneo, fisico e virtuale – che possa divenire cerniera fra educazione, intrattenimento e commercio, per l’evidenziazione e la valorizzazione di un sapere inimitabile, verso un mercato internazionale. Il ‘valore prototipale’ delle sperimentazioni spaziali in studio crea, pertanto, una preziosissima relazione fra la dimensione unica-locale e le potenzialità di diffusione globale, per il palcoscenico Internazionale di CremonaFiere.
TIS ospita per l’AA 2021/22 sette studenti magistrali internazionali, con provenienze dall’Europa, Asia e Sud America: Francesca Galbiati, Ludmila Passini Secchin, Ece Nakisci, Inci Ozmen, Ce Wang, Javiera Schumacher, Jing Zhu.
Le esperienze degli studenti dello scorso anno : Aditi Mittal, Luca Focarazzo, Shreya Mudgal, Xiaoman Bai.
Quali modelli e traiettorie di sviluppo hai individuato nello Studio Thesis Incubator?
Thesis Incubator Studio ci spinge ad associarci a paradigmi progettuali innovativi per il futuro.
CremonaFiere punta a un approccio futuristico alla sostenibilità, mira inoltre ad essere una fiera diffusa sul territorio con attività, sedi e eventi in tutta la città di Cremona. L’obiettivo era di espandere questa idea e realizzarlo attraverso interventi progettuali. L’analisi che ha interessato questo progetto ha tenuto conto di alcuni fattori importanti, tra i quali gli attuali spazi fieristici, le attività in corso, la città di Cremona, la loro storia e il loro patrimonio nell’ottica dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I due settori di punta ovvero l’agroalimentare e l’alta gamma gli strumenti musicali sono stati studiati in dettaglio. Per rendere strategici entrambi i settori è stato proposto un intervento progettuale olistico in quattro diversi siti cremonesi, contribuendo al coinvolgimento comunità, territorio e promozione dell’identità cremonese attraverso modalità interattive.
Quale esperienza hai maturato finora?
Le visite presso il polo fieristico internazionale di Cremona ci hanno aiutato a capire il tessuto urbano della città, come appaiono i quartieri fieristici durante e senza fiere. È stata un’esperienza privilegiata grazie a CremonaFiere, che ci ha fatto capire quanto siano complessi entrambi i settori, quello musicale e quello zootecnico. Questo ci ha permesso di maturare come esperienza un percorso di progettazione che ha coinvolto partner commerciali, pubblico di destinazione, investitori, lavoratori.