Si chiama bleisure, ma è anche detto bizcation o workation, ed è un trend oggi in forte crescita portato in auge dalla generazione dei Millennials. Si tratta nello specifico della possibilità di accostare giorni di vacanza a i viaggi di lavoro, per poter cogliere l’occasione di godersi il luogo in cui si è in trasferta, riducendo lo stress e i costi. Secondo i dati di BizAway, scaleup che dal 2015 semplifica i viaggi d’affari, nell’ultimo anno sono aumentate più del 200% le richieste per questo tipo di formule di viaggio confermando i dati dell’Osservatorio Travel realizzato da Osservatori.net sul mercato nel 2021 e le sue proiezioni per il 2022 che indicano come la gestione del bleisure stia assumendo sempre maggiore rilevanza.
Il 28% delle imprese italiane offre oggi come servizio di welfare la possibilità di aggiungere giorni di ferie alle proprie trasferte di lavoro. Secondo uno studio di Expedia e Stratos Jets, il 60% dei business travel si trasforma infatti in bleisure trips, con una percentuale sopra il 60% dei viaggi in USA, Germania e Cina e in generale una percentuale sopra il 55% per UK e India.
L’impossibilità di viaggiare, cui la pandemia ha forzato tutti, ha reso il bleisure particolarmente attraente, offrendo un’opzione conveniente per recuperare il “tempo perso” sfruttando le trasferte aziendali. Tuttavia i vantaggi non riguardano solo i dipendenti. Anche le aziende beneficiano di questa formula soprattutto nei casi in cui i manager hanno la necessità di tornare spesso in un luogo per lavoro. Più i dipendenti conoscono bene il luogo che li ospita e i suoi usi e costumi, più facilmente stringeranno rapporti d’affari proficui e duraturi.
BizAway offre l’opportunità ai business traveller di utilizzare la piattaforma anche per prenotare in autonomia i propri viaggi personali come welfare aziendale, in base alle policy stabilite dall’azienda.
“L’interesse crescente per questa formula di viaggio ci viene confermato ogni giorno dalle richieste da parte delle nostre aziende clienti e dai propri dipendenti – racconta Luca Carlucci, CEO e Founder di BizAway – D’altra parte abbiamo un profilo di viaggiatori che lavorano al 100% in smart working o che la loro azienda permette loro di fare un ibrido, quindi approfittano dei viaggi di lunga durata per visitare la città pur continuando a lavorare”.