Dal livello del mare a quota 2.732 metri, attraversando mari, laghi, fiumi e ghiacciai: le “Traiettorie Liquide” di Federica Brignone, partite dalle acque di Lipari nel 2017, sono arrivate tra le vette del Lagazuoi EXPO Dolomiti, il polo espositivo e museale high tech situato nella stazione di arrivo della funivia Lagazuoi, tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia.
L’esposizione è stata inaugurata il 2 luglio, alla presenza della campionessa: il vernissage nel programma del Cortina tra le Righe, il festival della formazione e informazione giornalistica. Federica Brignone ha accompagnato i visitatori nelle tre sale per raccontare le tappe del suo viaggio: dal 2017 la campionessa di sci è stata tra le prime a dedicarsi a temi come la salute dell’acqua in ogni sua forma e la salvaguardia dell’ambiente.
La donna dei record – prima italiana a conquistare la Coppa del Mondo generale e tre Coppe del Mondo di specialità in tre discipline diverse, azzurra più vincente di sempre in Coppa del Mondo, tre medaglie olimpiche di cui due vinte nell’ultima Olimpiade a Pechino 2022 – ha giocato su vari registri, passando dalla campagna di comunicazione all’educazione ambientale. Brignone ha messo la sua popolarità al servizio di un progetto di sensibilizzazione ideato da Giulia e Daniela Mancini, che gestiscono la sua immagine, con il prezioso contributo del fotografo Giuseppe La Spada, uno degli artisti visuali più interessanti ed originali del panorama internazionale.
“Come posso rendermi utile e portare un sassolino nel mucchio che formerà la montagna, ovvero la soluzione?” si è chiesta Federica quando le è stato presentato il progetto. “La mia risposta è stata: posso raccontarlo.”
I photoshooting si sono affiancati a delle azioni di educazione ambientale rivolte anche ai bambini tramite una mascotte, la delfina Blue, che la sciatrice porta con sé in gara in tutto il mondo nel casco e nei guanti.
Ogni anno la campionessa sceglie una nuova sfida e punta i riflettori su uno o l’altro aspetto legato alla salvaguardia dell’ambiente e in particolar modo dell’acqua, fonte di vita sul pianeta. Come le traiettorie che Federica Brignone disegna sulla neve scendendo tra i pali di una pista da slalom o da discesa libera, così queste “Traiettorie liquide” permettono di tracciare un percorso virtuoso. L’ultima di queste esperienze è quella presentata al pubblico in anteprima assoluta a tema DECARBONIZZAZIONE proprio a Lagazuoi EXPO Dolomiti.
Le cinque Traiettorie Liquide
· La prima tappa si è svolta nel 2017, in Sicilia, nelle Lipari, set di uno shooting fotografico inedito: aiutata da un team di sommozzatori Federica si è immersa in acqua in abbigliamento da sci, completo di casco, scarponi, sci e bastoncini, per attirare l’attenzione sui pericoli che corre il mare per colpa dell’uomo.
· Nella seconda traiettoria, realizzata nel 2018, la sciatrice è tornata in acqua in piscina per un nuovo shooting, ma questa volta, in immersione, era circondata da imballaggi di plastica, proprio come accade alla fauna marina soffocata dai rifiuti.
· Con la terza Traiettoria, nel 2019, Brignone si è tuffata nelle acque del lago di Garda per dare vita a una staffetta di pulizia insieme ai bambini.
· Nel 2020 per la quarta fase lo scenario è nuovamente cambiato: questa volta il set era il ghiacciaio vallivo dei Forni, sullo Stelvio, il secondo più grande italiano, che nell’arco di un secolo ha perso metà della sua superficie. Federica Brignone è stata ritratta con un abito bianco prodotto da materiale di scarto, un mantello tricolore e la Coppa del Mondo in mano, come una figura allegorica.
· Realizzata a giugno 2022, la quinta traiettoria è decisamente suggestiva e molto impattante. Federica impersonifica il Pianeta Terra in condizioni pessime. Fede, ossia la Terra, sembra avere un’autonomia limitata tanto che la vediamo in una bolla che le cinge la testa e la isola, ancora per poco, da un’atmosfera disastrata. La sciatrice si trova, dunque, a dover affrontare una vera e propria lotta per la sopravvivenza: la sola via per raggiungere la salvezza è proprio la decarbonizzazione, conseguibile attraverso un passaggio dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili e solamente attraverso un percorso condiviso con l’intero ecosistema.
Lo scenario è surreale: innalzamento delle temperature, inquinamento, siccità rendono la situazione sempre più incombente e pericolosa. L’essere umano non ha più tempo per rimandare ulteriormente. Federica si rende conto che non vi è più spazio per proroghe e decide di dedicarsi alla tematica in prima persona mediante lo strumento di comunicazione che meglio conosce: il suo essere campionessa di sci. In questo viaggio immagina di essere in un videogame che, però, non può decidere di interrompere spegnendo semplicemente la console. Si tratta di un viaggio che tutti siamo costretti ad affrontare per non diventarne vittime passive e per non compromettere l’esistenza di tutti.
Decide quindi di attivarsi e di dare l’esempio come una guerriera, riuscendo a dominare la situazione e tornare artefice del proprio destino. Il percorso lascia un ultimo messaggio di speranza verso il futuro: anche la sfida più difficile può essere vinta, l’importante è agire con la consapevolezza di essere parte di un ecosistema da rispettare, da tutelare e non da sfruttare. Così, finalmente, anche le immagini cambiano tenore e il grigio lascia spazio al colore, l’abito, espressione della Terra, torna a riprendere vita.
Nella Quinta Traiettoria Federica Brignone propone di seguire in modo quanto più concreto possibile la via della decarbonizzazione, ossia adottare negli ambienti di vita quotidiani, a partire dalle nostre azioni e dalle nostre case, comportamenti e stili di vita che favoriscano riduzione e abbattimento delle emissioni di CO2, favorendo sistemi energetici sostenibili.
Federica si dedica in prima persona alla denuncia e alla veicolazione di consigli volti al contrasto di tale tendenza e suggerisce comportamenti che, se portati avanti individualmente nella vita di ogni giorno, sarebbero decisivi nel rendere i nostri luoghi nettamente più vivibili e più salutari e nel garantire all’intera umanità un futuro che ognuno può mettere in pratica in modo molto semplice, ma con ricadute davvero positive, quali ad esempio: “Io non percepisco la differenza tra 20 e 21 gradi. Abbassiamo il termostato di casa di 1 grado: risparmieremo, ridurremo l’inquinamento in città e produrremo meno CO2” e “Non esageriamo con l’aria condizionata” continua Federica “Non dormiamo sotto la doccia….Stiamo sotto la doccia 3 minuti e comunque non più di 5 ed evitiamo di farla troppo calda: consumeremo e dovremo scaldare meno acqua, anche un terzo rispetto a un bagno, e produrremo meno CO2!”
Infine non è da trascurare il riciclo, altro elemento fondamentale della quinta traiettoria: “Ricicliamo e riutilizziamo, DECARBONIZZIAMO la Terra!” e “Il riciclo ci permette di risparmiare energia per la produzione e ridurre l’utilizzo di materie prime per la cui estrazione si consuma molta CO2. Inoltre, la gestione dei rifiuti è tra le principali cause di emissioni climalteranti”.
Per ulteriori informazioni: www.traiettorieliquide.it