Da venerdì 22 luglio e fino al 30 agosto la seconda edizione della rassegna che trasforma in palcoscenico alcuni dei luoghi più suggestivi della Valle d’Aosta: location a un passo dalle vette alpine, posti legati al patrimonio architettonico del passato, parchi naturali lontani dalle consuete ”vie turistiche” a cura dell’Associazione culturale Altitudini.
Il tour toccherà tredici luoghi insoliti, ai piedi delle vette più alte delle Alpi: spazi che sono diventati patrimonio architettonico, parchi naturali, location naturali, posti a volte “estremi”, ospiteranno performance pensate o riadattate site specific, teatrali e musicali, proposte che si fondono con il paesaggio e da esso traggono ispirazione. L’obiettivo è quello di rinnovare il teatro facendone arrivare la cultura ed il piacere di vedere spettacoli dal vivo in circuiti alternativi, portando lo spettatore “in prima fila a teatro con gli scarponi ai piedi”, immaginando il teatro in una cornice nuova che offre al pubblico la doppia esperienza di nutrire l’anima assaporando il «gusto» di un posto unico allo stesso tempo.
Undici comuni in tutta la regione e 13 location insolite, da una vetta all’altra e da una valle all’altra, per riempire di teatro gli spazi aperti normalmente avulsi da tali forme di spettacolo: la Stambeccaia del Parco Nazionale Gran Paradiso e il Giardino della Biblioteca di Cogne, la Casa Alpina di Ollomont, i Giardini del Seminario di Aosta, la Valle di Clavalité di Fenis, il Castello di Cly a Saint-Denis, Promise a La Thuile, La Villa Tea e il capoluogo Le Bourneau di Charvensod. E ancora il Lago Blu di Cervinia a Valtournenche, Frazione Albard di Donnas, la Wohnplatz di Gressoney e la Piazza del Castello di Issogne.
Venerdì 22 (ore 21:30) nella cornice dei Giardini del Seminario di Aosta, andrà in scena PHYSIS, del Collettivo ColLabForArt, una performance video-musicale creata dal giovanissimo Filippo Maria Pontiggia: un viaggio nella natura attraverso proiezioni ed emozioni sensoriali. La musica ispirata dai suoni naturali ed eseguita in scena da quattro musicisti accompagna i movimenti della danzatrice, unico elemento umano integrato a questa «physis» dei vegetali. Misteriosa introspezione del mondo delle piante in cui gli spettatori finiscono per essere proiettati grazie ad un sistema di riprese live in tempo reale.