Estate in Svizzera tra i ghiacciai e le gole

Estate in Svizzera tra i ghiacciai e le gole

La Diavolezza è una delle montagne più scenografiche dell’Engadina. Dall’alto dei suoi 3’000 metri si ha una vista unica sul massiccio del Bernina e sui ghiacciai del Morteratsch e del Pers. Per godere di tanta bellezza non serve scarpinare, basta prendere la funivia. Se viaggi con la famiglia, con qualche amico o con una comitiva più numerosa, fino ad ottobre ci sono delle offerte speciali dedicate ai gruppi, a partire da cinque persone. Un motivo in più per pianificare una gita ad alta quota per gustare un pranzo o una merenda al rifugio, rilassarti nella jacuzzi all’aperto o fare delle escursioni.

Aletsch gletscher

Aletsch – Il più grande ghiacciaio alpino

Incredibilmente grande, incredibilmente bello: il Grande Ghiacciaio dell’Aletsch è il più imponente fiume di ghiaccio delle Alpi. E anche il più amato, perché facilmente accessibile e in ottima posizione per le escursioni ad ampio raggio, lo sport invernale e particolari escursioni nella Natura.

La Regione dell’Aletsch figura nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. Non solo perché il “Grande Ghiacciaio dell’Aletsch”, con i suoi incredibili 11 miliardi di tonnellate di ghiaccio, è il più grande nelle Alpi. Le masse di ghiaccio si estendono dai versanti settentrionali di Eiger, Mönch e Jungfrau verso la valle principale del Vallese, mentre le acque scorrono attraverso la selvaggia Gola della Massa e fluiscono nel Rodano. Tutta la regione rappresenta l’habitat di molte specie di fauna e di flora rare, in particolare nella Foresta di Aletsch, nelle cui vicinanze si trova anche il Centro di tutela per la natura di Pro Natura.
Innumerevoli punti panoramici offrono una buona visione del ghiacciaio, come ad esempio dal Bettmerhorn al di sopra della Bettmeralp. Un panorama magnifico sulla sinuosa parte superiore del grande ghiacciaio si può godere anche dall’Eggishorn, raggiungibile con la funicolare da Fiesch. Alle pendici del fiume di ghiaccio si trova il lago Märjelensee, alimentato dalle acque di fusione del ghiacciaio.

Corinne Weidmann

L’Arte tra i ghiacciai

Cosa unisce una pittrice, il gestore di un rifugio e un alpinista? Corinne Weidmann, Christoph Sager e Nico Hojac vivono il cambiamento climatico in prima persona. Le loro storie sono testimonianza viva dello scioglimento dei ghiacciai e di come lo affrontano.

Corinne è nel suo atelier a Hasliberg, un villaggio montano tra Engelberg e Interlaken. La catena montuosa davanti alla finestra è la sua fonte di ispirazione e d’energia, ma soprattutto parte integrante della sua arte. I paesaggi, in particolare i ghiacciai, sono per Corinne una finestra sul passato. Qui si palesano i cambiamenti. Con le sue opere vuole aprire gli occhi degli osservatori sulla bellezza della natura, ma anche ricordare loro che questa è in pericolo a causa del cambiamento climatico.


La gola del ghiacciaio di Grindelwald

È un mondo fantastico tutto da scoprire e da vivere, in qualsiasi condizione atmosferica. Per chi ama le scariche di adrenalina, c’è la struttura a rete Spiderweb, di ben 170 m² di estensione, in cui è possibile esercitarsi in equilibrio e arrampicarsi sulla fragorosa Lütschine.

La gola del ghiacciaio inferiore di Grindelwald è un vero capolavoro della natura che non lascia indifferenti. La gola, un tempo coperta da ghiaccio glaciale, è accessibile attraverso gallerie rocciose e tunnel ed è una meta turistica molto apprezzata. Nella gola del ghiacciaio, camminare, ascoltare, guardare e sentire diventano un tutt’uno fino a regalare un’esperienza unica. L’acqua scrosciante e impetuosa della Lütschine, i riflessi di luce lungo le pareti scoscese, le variazioni di temperatura e il vento fresco stimolano particolarmente i sensi.

Questo mondo di avventure ed emozioni è suddiviso in sei aree tematiche: sintonia, formazione della gola, geologia, acqua, ghiacciaio ed esperienze mistiche. D’estate, la gola è accessibile anche il venerdì sera. Un’esperienza senza pari per grandi e piccini.

Un’esperienza straordinaria
Garanzia di forti emozioni è il Canyon Swing. Da una piattaforma posizionata sopra alla gola gli amanti dell’avventura possono lanciarsi, assicurati a una fune, in un precipizio alto 90 metri. La fune ferma la caduta libera a 85 metri e i coraggiosi saltatori dondolano più volte con velocità fino a 120 km/h lungo la stretta gola del ghiacciaio. Questa avventura deve essere prenotata in anticipo.

Come arrivare: la gola è raggiungibile a piedi in 35 minuti dal centro di Grindelwald o in autobus dalla stazione ferroviaria di Grindelwald scendendo alla fermata Gletscherschlucht. Sono disponibili parcheggi.

La gola dell’Aare

La gola “mostruosa” dell’Aare.

Questa gola profonda 200 metri, stretta e tortuosa si trova vicino a Meiringen e si può esplorare in 40 minuti attraverso una rete di tunnel e passerelle che costeggiano il giovane fiume Aare. Un tempo inaccessibie, ha alimentato nei secoli la fantasia degli abitanti del luogo su creature mostruose finchè nel 1935 un fotografo ha immortalato uno strano rettile… La notizia si diffonde sulla stampa e richiama, da allora, tanti curiosi alla ricerca del fantomatico “mezzo drago”.

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