Secondo il focus auto dell’Osservatorio Findomestic, per oltre 1/3 degli intervistati i veicoli elettrici saranno “green” solo quando saranno alimentati da fonti rinnovabili e si troverà un modo per smaltire al meglio le batterie, mentre per 1 italiano su 4 il problema è dove ricaricarli. Molti consumatori sono oggi confusi: il 77% ha una vaga idea o non conosce le differenze fra i vari tipi di auto elettriche. Incentivi poco incisivi e tempi lunghi di consegna frenano ulteriormente gli acquisti di auto nuove.
Per gli italiani l’auto elettrica non è poi così ecosostenibile e comoda da utilizzare tanto che quasi 4 su 10 pensano che i modelli elettrici ed elettrificati saranno realmente green solo quando saranno alimentati con energia rinnovabile e sarà trovata la soluzione per un corretto smaltimento delle batterie mentre per 1 su 4 resta il problema di dove ricaricarla. A registrare questo sentiment è il focus auto dell’ultimo Osservatorio Findomestic realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra.
“Il mercato automotive – commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic, è oggi fortemente influenzato da diversi fattori che incidono sulla propensione all’acquisto dei consumatori. Uno dei più rilevanti è il problema dei ritardi nelle consegne: come abbiamo rilevato nell’approfondimento il 43% dei clienti valuterebbe oggi altri modelli disponibili piuttosto che attendere circa 6 mesi per un’auto nuova, il 13% si sposterebbe su un’usata e il 17% rinuncerebbe all’acquisto rinviandolo a tempi migliori. Sarebbe disponibile ad aspettare solo il 27% degli intervistati”.
DAGLI INCENTIVI IL CAMBIO DI MARCIA SI FA ATTENDERE. Il 62% del campione intervistato dall’Osservatorio Findomestic ha sentito parlare degli ultimi incentivi statali: solo il 5% si dice seriamente intenzionato ad approfittarne, il 19% probabilmente mentre il 38% lo esclude. E, tra chi è al corrente degli incentivi, il 31% non sa in cosa consistono. Il premio alla rottamazione non è inoltre percepito come “irrinunciabile”: solo il 28% dei possessori di euro 4 o precedenti rottamerebbe la propria auto, gli altri proverebbero a ottenere più dei 2.000 euro garantiti dagli incentivi attraverso la vendita. In linea generale gli italiani si dividono tra chi considera gli incentivi “poco” o “per niente” utili (48%) per acquistare un’auto nuova e chi li ritiene, invece, “molto” o “abbastanza utili” (52%).
QUASI LA META’ DEGLI ITALIANI SCEGLIERÀ L’IBRIDO, MA POCHI LO CONOSCONO. Secondo l’Osservatorio Findomestic, oggi quasi la metà degli italiani (47%) pensa che la sua prossima auto sarà ibrida (plug in o senza ricarica), il 14% completamente elettrica. Solo il 24% sceglierà una motorizzazione tradizionale: il 12% opterà per il diesel, un altro 12% la benzina. La stessa percentuale del campione (12%) pensa, invece, al GPL. Quasi nessuno (2%) valuterà un’auto a metano o idrogeno. Nel 2020 i veicoli ibridi erano la prima scelta d’acquisto del 37% del campione, nel 2021 quest’opzione è salita al 45% mentre quest’anno ha raggiunto il 47% nonostante che il livello di conoscenza fra le tre tipologie di motorizzazioni ibride (plug-in, mild hybrid e full hybrid) resti ancora molto basso: solo il 23% le conosce, il 44% vagamente e il 33% per niente. Le diesel e benzina sono in calo, in termini di preferenze, rispettivamente di 4 e 3 punti percentuali rispetto a due anni fa, mentre il metano, crolla di 11 punti percentuali per effetto del grande aumento dei prezzi al distributore.
IL PROBLEMA DELLA RICARICA PER 1 ITALIANO SU 4 TRA CHI OGGI NON HA AUTO “ALLA SPINA”. Il 39% del campione intervistato da Findomestic si è detto propenso ad acquistare come prossima vettura un’auto cosiddetta “alla spina” quindi ibrida plug-in o completamente elettrica. Tra questi il 25% userà l’impianto del box senza alcun tipo di installazione aggiuntiva, il 23% è invece disponibile ad apportare modifiche al proprio box come l’installazione di una wall box e il 18% installerà la wall box senza modificare l’impianto elettrico. Il 35% pensa di appoggiarsi alle colonnine elettriche pubbliche, un 5%, ricaricherà la propria auto presso la sede di lavoro e, infine, un 8% non sa ancora quale soluzione adottare per la ricarica.
IL CONCESSIONARIO AL CENTRO DEL PROCESSO D’ACQUISTO. In un contesto generale di grande incertezza come quello attuale e in un mercato automotive altrettanto incerto in questa fase di transizione all’elettrico, il concessionario, conferma l’Osservatorio Findomestic, assume un ruolo sempre più centrale ed è percepito soprattutto come il luogo dove ricevere una consulenza a 360° sul tipo di auto da acquistare in funzione delle proprie esigenze (38% delle risposte). Solo in seconda battuta, secondo gli intervistati, il concessionario è il luogo della trattativa economica e del pagamento (32% del totale delle risposte). Il 28% del campione indica, poi, il concessionario come il luogo in cui provare nuovi modelli, mentre il 27% lo percepisce come l’interlocutore migliore per vendere o acquistare una vettura usata o per essere accompagnati da personale esperto nella configurazione del modello da acquistare.
FINANZIAMENTO SUL PUNTO VENDITA LA MODALITA’ D’ACQUISTO PREFERITA. Tra chi ha intenzione di acquistare un’auto nuova o usata, la soluzione d’acquisto privilegiata rimane quella del finanziamento sul punto vendita (32% delle preferenze) e al secondo posto il prestito personale (27%). Un 20% dei prossimi acquirenti d’auto pagherà in contanti, mentre il 13% utilizzerà formule di noleggio a lungo termine e leasing.