La seconda edizione del prestigioso Premio Fondazione di Venezia è stata assegnata nel corso della cerimonia che si è svolta a Palazzo Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e all’artista Ritsue Mishima per la mostra Ritsue Mishima – Glass Works, nell’ambito della settimana veneziana di The Italian Glass Weeks, il più importante evento internazionale che l’Italia dedica al vetro industriale e artistico.
La Giuria del Premio Fondazione di Venezia, composta da Jean Blanchaert (curatore e membro del Comitato Scientifico della settimana veneziana), Giovanna Palandri (Cancelliera dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e Presidente del Comitato Promotore della Settimana veneziana) e Paola Marini (Consigliere Generale della Fondazione di Venezia) ha indicato fra le motivazioni: “l’attenzione nei confronti dello spazio che ospita i suoi capolavori e il dialogo incessante tra la magia del vetro e la città imperiale da cui proviene, Kyoto. Inoltre, la perfetta sintonia con il maestro Andrea Zilio dà vita a una straordinaria collaborazione che perdura negli anni e contribuisce alla bellezza delle sue creazioni”.
Aperta al pubblico fino al 30 ottobre 2022, la mostra Ritsue Mishima – Glass Works, che cade nel bicentenario dalla morte di Antonio Canova, propone un dialogo con le opere del maestro di Possagno. Il percorso, curato da Michele Tavola, ha inizio con nove vetri che riposano sotto i bassorilievi di Canova, e prosegue con la composizione Lottatori, ispirata all’omonima terracotta dello scultore, che nel linguaggio di Mishima simboleggia la quotidiana lotta creativa degli artigiani nella lavorazione del vetro. L’artista giapponese sfrutta la viscosità del vetro veneziano per dare forma a sculture caratterizzate dalla trasparenza, i cui contorni sono definiti dalla luce e si fondono con l’ambiente circostante.
Come spiega Mishima, “nel vetro trasparente si può trovare ogni colore. Il vetro diventa luce pura e la luce riflette lo spazio circostante. La luce riflessa mi ispira e mi porta in un’altra dimensione. Il vero concetto del mio lavoro non è il vetro, ma la luce”.
“Ritsue Mishima realizza le sue opere a Murano, ponendosi nella tradizione plurisecolare di questo centro – afferma Giulio Manieri Elia, Direttore delle Gallerie dell’Accademia. È un’artista molto sensibile e attenta ai contesti in cui espone le sue opere: vetri trasparenti o argentati, che non si impongono ma propongono un dialogo molto naturale e discreto con gli ambienti e con le opere con cui condividono gli spazi. Abbiamo scelto di destinare all’artista l’ala palladiana al piano terra, ove hanno trovato posto i Gessi di Antonio Canova e siamo certi che attiveranno, con i vetri di Mishima, inediti e inaspettati colloqui“.