Il 27 settembre di ogni anno si celebra il World Tourism Day, una giornata interamente dedicata al Turismo, per promuovere globalmente il valore sociale, culturale, politico ed economico del settore. La ricorrenza, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1979, negli ultimi anni ha acquisito sempre di più un carattere sociale, soprattutto alla luce del ruolo che il turismo ricopre nell’interazione tra le varie culture, tradizioni e stili di vita.
Quest’anno, dopo due anni di pandemia, le persone hanno avuto finalmente la possibilità di partire, il settore turistico è rinato e le Isole Baleari sono state le protagoniste di questo 2022. Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca sono state infatti le mete preferite dai turisti durante l’estate.
Dati alla mano, da maggio a luglio sono arrivati nell’arcipelago numerosi turisti, evento che attesta il recupero delle cifre precedenti alla pandemia, che non si toccavano, ormai, dal 2017. Non è difficile immaginare che sono numeri che dimostrano la voglia di una ripartenza, economica, sociale ma anche culturale e di diletto. Sentimento condiviso da tutti i Paesi e non solo dagli italiani, che si posizionano al quarto posto nella graduatoria della presenza di stranieri nell’arcipelago. Regno Unito e Germania svettano nella classifica, seguiti dalla Francia.
Ma gioca un ruolo complice in questa ripresa anche e soprattutto l’impegno delle Isole Baleari nel turismo sostenibile e nei progetti finanziati dall’ITS (Impuesto Turismo Sostenible). Sono tantissime le iniziative che queste isole mettono in atto per la diffusione e il sostegno di un turismo che tende sempre di più alla sostenibilità.
Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera: paradisi della sostenibilità
Tra le meravigliose spiagge e le limpidissime acque dell’arcipelago è possibile, e ormai doveroso, fermarsi ad ammirare gli sforzi e la riuscita dei grandi progetti di turismo sostenibile a cui le Isole Baleari si stanno dedicando ormai da anni.
Nello specifico, tra le altre, a Maiorca è possibile ammirare la magnifica opera di riqualificazione de Las Cases de Ses Collidores, degli edifici abbandonati riconvertiti a un rifugio di montagna, punto di partenza per magnifiche escursioni nella Serra de Tramuntana, catena montuosa naturale e patrimonio dell’UNESCO. Minorca, che non è da meno, ospita un resort di lusso a 5 stelle, il Gran Melià Villa Le Blanc, il primo hotel carbon neutral dell’isola. A Ibiza, invece, si potrà percorrere a piedi o in bicicletta tutta la costa de la Bahia De Portmany, progetto mirato a migliorare sia le infrastrutture della zona sia il funzionamento del sistema delle acque reflue per aumentarne l’efficienza e la durata. Infine, Formentera ha scelto la strada della ristrutturazione di vecchi edifici, come l’antico Hostal Santi, che ora è diventato il bellissimo rifugio contemporaneo di Teranka.
I dati economici del turismo nelle Isole Baleari
Le Isole Baleari siano in piena rifioritura, sia culturale, che economica. Il turismo porta infatti anche un impatto monetario non indifferente e, anzi, quasi vitale per quelle destinazioni che vivono dell’apporto economico dai turisti. L’entrata totale del solo mese di luglio nelle Isole Baleari, grazie al turismo, è stata di 3.200,85 milioni di euro, numero che arriva a 9.729,18 milioni di euro, sommando i mesi precedenti. Una stagione che difficilmente dimenticheremo, sia per i numeri invidiabili raggiunti, sia perché – dopo anni di limitazioni – fare il turista è tornato possibile.