L’assegnazione all’aeroporto Marco Polo di Venezia del livello 4+ (Transition) della certificazione Airport Carbon Accreditationda parte di ACI Europe, costituisce un nuovo importante riconoscimento dell’impegno del Gruppo SAVE per la sostenibilità ambientale e la lotta al cambiamento climatico.
Introdotto nel 2020 per adeguare il Programma ACA agli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima, il livello 4+, attualmente il più elevato, certifica sulla base di parametri predefiniti e omogenei l’efficacia dei piani di sostenibilità e di riduzione delle emissioni di gas serra degli aeroporti a livello internazionale, in funzione dell‘impegno preso per diventare Net Zero Carbon Emissions.
Il Marco Polo dal 2011, anno base scelto dal Gruppo SAVE, ha costantemente ridotto il proprio KPI (Key Performance Indicator), divenendo nel 2015 carbon neutral (livello 3+). Un impegno accompagnato da continue azioni migliorative che coinvolgono tutti gli stakeholder operativi in aeroporto, quali compagnie aeree e società di handling, rese possibili dall’introduzione e applicazione delle tecnologie più avanzate.
Per accelerare il suo percorso verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, il Gruppo SAVE si è quindi prefissato di far diventare l’aeroporto di Venezia “Net Zero Carbon Emissions” entro il 2030, in anticipo di 20 anni rispetto a quanto stabilito per il settore aeroportuale a livello europeo (Net Zero 2050). Da qui l’elaborazione della roadmap che ha portato alla certificazione al livello 4+ di ACA dell’aeroporto e che fissa azioni di sostenibilità volte al miglioramento della performance ambientale in collaborazione con gli stakeholder dello scalo.
Tra le tappe più significative di questo percorso, vi sono la realizzazione di un nuovo layout impiantistico generale che riguarderà in particolare la trasformazione dell’attuale centrale di trigenerazione a metano ad un funzionamento ad energia pulita; lo sviluppo dell’intermodalità con la realizzazione della bretella di collegamento con il sistema ferroviario e la costruzione di un vertiporto all’interno dell’area aeroportuale; l’accordo sottoscritto con Snam e Airbus per lo studio e l’applicazione dell’idrogeno in ambito aeroportuale e più in generale nel trasporto aereo; la collaborazione con ENI per lo sviluppo di carburanti sostenibili (SAF – Sustainable Aviation Fuel); l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili; il coinvolgimento degli handler nella progressiva sostituzione dei loro mezzi con veicoli elettrici.
Monica Scarpa, CEO del Gruppo SAVE, ha dichiarato: “La nuova certificazione attribuita all’aeroporto di Venezia costituisce una fondamentale conferma della validità del percorso intrapreso dal nostro Gruppo in termini di sostenibilità ambientale e innovazione. L’impegno preso nel 2019 per “Net Zero” si declina in ogni nostro progetto e azione, con l’obiettivo di coniugare lo sviluppo della connettività e dei collegamenti con interventi che entro il 2030 portino al progressivo azzeramento delle emissioni di CO2e”.
Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe, ha affermato: “L’aeroporto di Venezia sta procedendo con tutti i passaggi necessari per decarbonizzare entro il 2030 la propria gestione aeroportuale. L’ultimo traguardo raggiunto in ambito di sostenibilità – Livello 4+ ‘Transition’ di Airport Carbon Accreditation – è attualmente il più alto riconoscimento per gli aeroporti a livello globale, che comporta un drastico taglio delle emissioni nell’ambito di diretta competenza e, nel contempo, coinvolge tutti i partners aeroportuali negli stessi obiettivi di riduzione di CO2. Al Gruppo SAVE vanno le mie congratulazioni per l’impegno profuso per un futuro a zero emissioni e l’eccellente risultato che oggi insieme celebriamo”.