L’ambiente schivo e riservato della montagna raccontato nella letteratura poliziesca in un convegno a Torino

L’ambiente schivo e riservato della montagna raccontato nella letteratura poliziesca in un convegno a Torino

Mostra Rocco Schiavone

Si svolge oggi, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino si svolge Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna una giornata internazionale di studi sul rapporto tra letteratura poliziesca e l’ambiente montano. Il convegno, preludio al RiStory Festival di Rivalta, è promosso da UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità di UniTo, ed è curato dal Prof. Alessandro Perissinotto, docente di Teorie e tecniche delle scritture all’Ateneo di Torino e scrittore.

Sebbene le origini del genere poliziesco coincidano con quelle della grande urbanizzazione europea e poi nordamericana, il thriller non è un genere solo metropolitano e la montagna, ambiente separato e chiuso, è il luogo ideale per custodire segreti e nascondere misteri.

Studiose, scrittrici e scrittori si confrontano a Torino con la declinazione montana del giallo, ma senza dimenticare qualche piccola incursione al mare, così, tanto per cambiare panorama. Tra i relatori, ricercatrici internazionali dell’alleanza universitaria europea UNITA (Universitas Montium), di cui è capofila l’Università di Torino:  Rocco Schiavone, Dario Corbo, Marco Lombroso (il delitto va in montagna – ma passa per la Versilia) con gli scrittori Antonio Manzini (padre letterario del celebre Rocco Schiavone), Giampaolo Simi (tra gli autori italiani pubblicati in Francia nella storica “Série Noire” di Gallimard) e Alessia Tripaldi (all’esordio nella narrativa con il romanzo Gli scomparsi).

Durante l’evento viene esposta la mostra fotografica “Rocco Schiavone. Fotografie di scena di Daniele Mantione”, allestita nell’Aula multifunzione della Cavallerizza Reale. Rocco Schiavone è, appunto, il protagonista dei romanzi polizieschi di Antonio Manzini, pubblicati da Sellerio, da cui è stata tratta la serie televisiva diretta da Michele Soavi e coprodotta da Cross Productions e Rai Fiction in collaborazione con Beta Film, in cui Marco Giallini interpreta il vicequestore Schiavone.

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