CoopCulture che raccoglie circa 300 asset tra città, attrazioni naturali e culturali, esperienze, eventi, itinerari e stakeholders di tutta la filiera dei Paesi aderenti: Giordania, Italia, Libano e Palestina, ha messo a disposizione la propria esperienza e il proprio know-how nell’ambito dello sviluppo di piattaforme digitali in grado di creare veri e propri ecosistemi che fungono da vetrina e punto d’incontro per utenti, istituzioni e imprese locali.
Nell’ambito del progetto CROSSDEV (Cultural Routes for Sustainable Social and Economic Development in Mediterranean), la società cooperativa con sedi in tutta Italia, ha presentato il progetto co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma ENI CBC MED per promuovere una forma di turismo alternativo in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, presso cinque destinazioni poco conosciute nell’area del Mediterraneo e sviluppare soluzioni digitali innovative finalizzate alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale per accedere a una nuova dimensione di “Umanesimo digitale” e sostenibile che tenga conto delle esigenze delle persone, dei territori, delle comunità locali e dell’ambiente.
In occasione dello steering committee che si è svolto alla presenza di tutti i partner coinvolti, è stata presentata ufficialmente Hidden Mediterranean, la piattaforma digitale territoriale sviluppata da CoopCulture che raccoglie circa 300 asset tra città, attrazioni naturali e culturali, esperienze, eventi, itinerari e stakeholders di tutta la filiera dei Paesi aderenti: Giordania, Italia, Libano e Palestina.
CoopCulture, infatti, ha messo a disposizione la propria esperienza e il proprio know-how nell’ambito dello sviluppo di piattaforme digitali in grado di creare veri e propri ecosistemi che fungono da vetrina e punto d’incontro per utenti, istituzioni e imprese locali.
Attiva online dalla fine del mese di ottobre, Hidden Mediterranean nasce nell’ambito di CROSSDEV (Cultural Routes for Sustainable Social and Economic Development in Mediterranean), il progetto co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma ENI CBC MED per promuovere una forma di turismo alternativo e sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, presso cinque destinazioni poco conosciute nell’area del Mediterraneo.
Aqaba e Umm Qais (Giordania), Via Selinuntina (Italia), Jabal Moussa Biosphere Reserve (Libano) e Palestinian Heritage Trail (Palestina) sono le cinque destinazioni individuate da CROSSDEV, che ha preso il via nel settembre 2019 sotto la guida della ONG italiana CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli – e con il coinvolgimento di diversi partner (CoopCulture; Ministero della Cultura, MIC; The Royal Marine Conservation Society of Jordan; Jordan University of Science and Technology; The Association for the Protection of Jabal Moussa; Palestinian Heritage Trail), per un investimento complessivo di € 2.5 milioni.
Attraverso il lavoro dei partner, che hanno organizzato incontri e momenti di confronto, il progetto è riuscito a raccogliere sia il punto di vista dei locali – che vivono e conoscono il territorio – sia quello degli esperti, fatto di strategie, politiche e idee turistiche innovative su misura per ogni zona coinvolgendo oltre 3.000 persone in tutte le aree interessate.
Con Hidden Mediterranean, i viaggiatori hanno la possibilità di organizzarsi e pianificare il proprio viaggio avvalendosi delle informazioni disponibili sulla piattaforma e, allo stesso tempo, i tour operator potranno a loro volta costruire e proporre i propri pacchetti turistici promuovendo facilities & services legati alle cinque destinazioni.
Gli itinerari suggeriti attraverso la piattaforma per ciascuna delle cinque destinazioni, infatti, consentono di vivere un’esperienza di viaggio basata su un nuovo approccio al turismo, attraverso attività profondamente legate al territorio proposte dalle comunità locali.
Viaggiatori e abitanti del luogo si incontrano durante il soggiorno, aumentando le opportunità di conoscenza reciproca e di comprensione della diversità, oltre a promuovere uno sviluppo economico sostenibile e consapevole basato su principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture.
Una visione, questa, che riconosce la centralità della comunità ospitante e il ruolo fondamentale nello sviluppo di un turismo che sia anche socialmente responsabile.
“Non solo valorizzare itinerari alternativi e promuovere un turismo sostenibile, il progetto CROSSDEV, tra i vari obiettivi, si prefigge anche quello di migliorare e potenziare le competenze degli operatori turistici locali delle aree interessate, attraverso lo sviluppo di un turismo che contribuisca a generare benefici socio-economici garantendo, al contempo, il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale intorno agli itinerari individuati”, ha dichiarato Paola Autore, Coordinatrice per CoopCulture del progetto CROSSDEV.
“Il coinvolgimento attivo e concreto delle istituzioni locali, delle organizzazioni pubbliche e private e di tutti gli attori che operano nel settore consente, infatti, di trasferire skills e attitudini in un’ottica di capacity building e di processi di inclusione sociale. La promozione di aree escluse dagli itinerari e dai circuiti tradizionali che, da un lato, favorisca la crescita e la competitività delle realtà locali e, dall’altro, di migliorare la qualità dei servizi erogati ai visitatori e agli utenti più in generale, consente di creare valore per tutta la filiera e generare benefici che ricadono sui territori e sulle comunità di riferimento”, ha concluso Paola Autore.
“La portata e la qualità dei risultati raggiunti dal progetto CROSSDEV nel disegnare un’offerta turistica basata su autenticità, cultura e asset territoriali, coinvolgendo attivamente le comunità e operatori locali, rappresentano un modello di successo che merita di essere ulteriormente valorizzato attraverso la regione mediterranea”, ha dichiarato il Prof. Roberto Raimondi, direttore generale dell’Autorità di Gestione del Programma ENI CBC Med.
In uno scenario di “nuova normalità”, le tematiche legate a un approccio più responsabile del turismo, che tenga conto degli impatti economici, sociali, ambientali attuali e futuri, hanno acquisito una rilevanza sempre maggiore e sono diventate una priorità.
Dopo una prima fase del progetto, CROSSDEV prosegue nel percorso intrapreso nel 2019 rinnovando l’impegno dei partner per contribuire allo sviluppo di un turismo sostenibile, sia in termini dell’offerta di servizi innovativi da parte di istituzioni, realtà locali e operatori che di fruizione e nuove esperienze di turisti e viaggiatori.