“Pambianco Award” il premio assegnato alle aziende italiane dei settori Fashion, Beauty, Design e Wine

“Pambianco Award” il premio assegnato alle aziende italiane dei settori Fashion, Beauty, Design e Wine

Pambianco, la società di consulenza strategica che opera nei settori lifestyle – ha celebrato la 17° edizione del Pambianco Award “leQUOTABILI22” con un’esclusiva premiazione nell’ambito della Cena di Gala che ha avuto luogo ieri, 13 dicembre, presso Palazzo Mezzanotte. Il Pambianco Award è assegnato alle aziende italiane dei settori Fashion, Beauty, Design e Wine che possiedono le caratteristiche economiche, finanziarie e di posizionamento, per essere quotate in Borsa con maggior successo in un orizzonte temporale di 3/5 anni.

Pambianco_leQuotabili22_i vincitori delle varie categorie con David Pambianco

Per ciascun settore, oltre alla classifica ordinaria, sono state considerate anche le small cap, ovvero quelle aziende che hanno un fatturato compreso tra i 10 e i 50 milioni di euro. Nel complesso, lo studio ha definito il ranking di 30 realtà del settore fashion, 20 per il design, 10 per il beauty e 10 per il wine, oltre a individuare un podio di small cap per ciascuna categoria.

Nella definizione della classifica, Pambianco leQuotabili prende ogni anno in considerazione i bilanci delle aziende non quotate dei quattro settori di riferimento e ordina le società in una classifica secondo il modello di quotabilità sviluppato da Pambianco sulla base dei seguenti parametri:

• crescita % (2021-20-19)

• ebitda % medio (2021-20-19)

• notorietà del marchio

• dimensione

• export % 2022

• controllo della distribuzione, in funzione della % diretta (DOS + e-commerce)

• fascia di mercato (alta, media, bassa)

Nel complesso, l’analisi ha studiato un campione che vale 21,9 miliardi di euro nel 2021, in crescita del 27% rispetto al 2020, e supera anche il dato pre-Covid del 2019 di 20,1 miliardi. Oltre al fatturato, anche l’ebitda ha totalizzato un sensibile miglioramento nel 2021, con un valore di 4,8 miliardi di euro, pari al 22% dei ricavi, facendo così meglio del 2019 quando si attestava a quota 18,3% per un valore di 3,7miliardi di euro.

Se si considerano nel dettaglio i singoli settori, si nota una crescita a doppia cifra in tutti i comparti. Nel caso del fashion la crescita si è attestata a +27% (il campione vale 14 miliardi di euro di ricavi). Ancora meglio in termini di variazione percentuale ha fatto il design, dove l’incremento del 2021 sul 2020 si è attestato a quasi il 30% per un giro d’affari complessivo di 4,2 miliardi di euro. Il campione di aziende del wine analizzate ha visto un +28% di crescita dei ricavi mentre nel beauty il progresso è stato del 21%.

In termini di distribuzione geografica delle aziende, considerando il panel complessivo delle 70 “big” considerate, vediamo che anche nel 2022 ben 24 hanno sede in Lombardia, 15 in Veneto e 10 in Emilia-Romagna. Complessivamente solo 10 regioni sono rappresentate dai loro “campioni”.

David Pambianco, CEO di Pambianco srl, commenta: “Siamo orgogliosi di presentare la 17° edizione di questa pubblicazione con l’assegnazione dei Pambianco Award. Questa edizione, in particolare, è anche l’occasione per riconoscere e valorizzare la resilienza e la capacità di fare impresa delle nostre aziende. Il valore complessivo delle 70 best in class considerate, infatti, è risultato non solo in crescita del 27% sull’esercizio precedente ma, soprattutto, superiore anche al 2019 pre-covid.”

VINCITORI 2022

Per il settore Fashion, Luigi Traldi, Country Manager Italy & Greece di Klarna, premia Marcello Veronesi, General Manager di Calzedonia. A seguire, in seconda posizione troviamo Golden Goose mentre Giorgio Armani completa il terzetto di testa.

Fra le Small Cap, premiate da Barbara Lunghi, Head of Primary Markets di Borsa Italiana, sul primo gradino del podio troviamo Autry, rappresentata qui dal CEO, Mauro Grange e dal co-founder Gino Zarelli. A completare il terzetto di testa The Attico e Save the Duck.

Tra le aziende del Beauty, premiate da Lorenzo Cotti, CEO di Integra Fragrances al primo posto si posiziona Veralab (Re-Form srl), per cui ritirano il premio il Direttore Generale Mauro Marcolin e il membro del CdA Lorenzo Longoni. Al secondo posto troviamo quindi Agf88 Holding mentre Euroitalia conquista la terza posizione in classifica.

Nella categoria per le aziende sotto i 50 milioni di fatturato, Walter Ricciotti, Managing Partner di Made in Italy Fund ha consegnato il premio a Elena Dominique Midolo, CEO di ClioMakeUp (Red Keep srl), che si posiziona in prima posizione seguita da Labo International e da Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella.

Tra le aziende del Design, Guido Mengoni, Chief Digital Officer & Partner di Temera, ha premiato Claudio Luti, Presidente di Kartell, che guadagna la prima posizione, mentre Gessi Holding si posizione al secondo posto e Design Holding al terzo posto.

Nel ranking Small Cap, Barbara Lunghi, Head of Primary Markets di Borsa Italiana, ha consegnato il premio a Edoardo Cameli, Direttore Commerciale di Talenti, l’azienda che conquista il gradino più alto del podio. In seconda posizione troviamo quindi Edra mentre Antonio Lupi Design chiude il terzetto di punta.

Il podio del settore Wine è stato premiato da Omar Cadamuro, Partner PwC Italia e vede al primo posto Marchesi Antinori, rappresentato sul palco dal Direttore Marketing, Enrico Chiavacci. Santero conquista invece il secondo posto e Marchesi Frescobaldi si aggiudica la terza posizione. Fra le “piccole” del Vino italiano premiate da Walter Ricciotti, Managing Partner di Made in Italy Fund, troviamo Donnafugata in prima posizione, premiata nella persona del CEO, Josè Rallo. A seguire, in seconda posizione Carpineto e a chiudere il terzetto di testa la new entry digitale xtraWine.

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