La nobile Città Ducale marchigiana è famosa per la sua antica Università, ma anche per il torrone, un prodotto tipico che è un vero e proprio simbolo delle tradizioni e della cultura della Città
Le origini di questa autentica golosità si perdono nel tempo: la prima testimonianza documentale nelle Marche nella quale si utilizza il termine torrone, riferito al dolce natalizio come lo intendiamo oggi, risale al 1793, come risulta da un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci. Ma è lecito pensare che il “torrone di Camerino” sia nato molti secoli prima.
Infatti, questa specialità gastronomica è profondamente radicata nella tradizione popolare camerinese, tant’è vero che il torrone in passato veniva preparato in ogni focolare domestico, con devota ritualità, per prepararsi alla celebrazione del Natale. Recentemente ha rischiato di scomparire, per poi risorgere grazie all’impegno di una famiglia, gli Attili, che hanno riportato in auge quello che è considerato un patrimonio del territorio, al punto che nel 2020 il Torrone di Camerino ha ricevuto la De.C.O.
Nel complesso iter che l’ha condotto a godere del prestigioso riconoscimento, un ruolo di primo piano hanno recitato i ricercatori del corso di laurea in Scienze gastronomiche dell’Ateneo camerte.
Venerdì 6 gennaio, com’è consuetudine, ritorna la Festa del torrone, ormai classico appuntamento che si svolge ogni anno nel giorno dell’Epifania e che da questa edizione diventa nuova sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi promosso dall’organizzazione di Tipicità con ANCI Marche, in collaborazione con la Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
A partire dalle 15:00, la Festa del torrone si svolgerà all’interno del “Sottocorte Village”, articolandosi in un ricco programma di eventi che, tra l’altro, comprende l’attesissima premiazione della “Gara dei torroni fatti in casa”, nonché la misurazione del torrone, con la quale si perpetua un cerimoniale che il 7 gennaio 2007, con ben 408,61 metri di lunghezza, lo portò a conquistare addirittura il titolo di “torrone più lungo del mondo”, chiave di accesso al mitico “Guinness dei primati”. A seguire, la “Tradizionale cerimonia del taglio del torrone” e, subito dopo, l’agognato momento della degustazione chiuderà la manifestazione. E mai, per una conclusione, fu più degno ed appropriato l’antico adagio … “dulcis in fundo”!
Info: www.tipicitaexperience.it