Primo giorno di scuola per alunni molto particolari. Sono gli allievi che hanno superato i colloqui di ammissione per poter accedere alla prima scuola di formazione per gli operatori dell’Open Air: la BiAcademy.
C’è chi è alla sua prima esperienza e chi invece già ha fatto più stagioni. Un progetto ideato da BiHoliday, gruppo turistico che fa capo a Biasuzzi Spa, che a fronte dei ben noti problemi di disponibilità del personale per la imminente stagione estiva ha deciso di cambiare approccio offrendo si posti di lavoro ma preceduti da un periodo di formazione di 200 ore a livello accademico; ad erogare questi corsi, il cuore della BiAcademy, il Ciset – Centro Internazionale di Studi sull’ Economia Turistica partner di BiHoliday.
Il gruppo BiHoliday con due villaggi – Villaggio San Francesco, in Italia a Caorle e BiVillage a Fazana in Croazia – vale quasi un milione di presenze all’anno. Restando in Italia, dati raccolti recentemente dal Ciset per Faita parlano di un mercato, quello dell’open air 2022 dell’Alto Adriatico, con una crescita a due cifre: +17% di turisti stranieri, +4% di italiani.
“Con questi numeri siamo chiamati ad una grande responsabilità – ha sottolineato Ilenia Cherubin, DG di BiHoliday – garantire una vacanza sempre più di qualità. Perciò abbiamo voluto un partner come il Ciset. Vogliamo realizzare una rete forte, capace di interagire con costanza, sul nostro territorio per poter garantire una qualità della ricettività sempre maggiore assieme ad un livello occupazionale costante”. Difatti le figure professionali che usicranno dalla BiAcademy accederanno a stagione avviata ad un Career Day volto a facilitare l’inserimento in altre realtà professionali per la stagione invernale per poi tornare in BiHoliday.
Suonata virtualmente la prima campanella presso la sede di Treviso del Ciset la professoressa Federica Montaguti, senior researcher ha tratteggiato i contenuti del percorso di formazione: “Il progetto BiAcademy si pone come un unicum nel panorama italiano e anche internazionale. Si tratta infatti di un progetto di formazione in-house dedicato nello specifico a figure di front line per il settore open air, che sottolinea come tutte le figure, anche quelle operative e con contratti a tempo determinato, meritano attenzione e formazione, indipendentemente da dove si andrà poi a sviluppare la loro carriera, e devono essere dei professionisti nel loro campo”.
Il percorso formativo ideato da BiHoliday con CISET mira, nelle sue quasi 200 ore, a fornire loro tutte le competenze non solo nel campo della comunicazione e dell’accoglienza, ma anche della conoscenza del territorio e delle sue opportunità, per essere in grado di supportare al meglio l’esperienza degli ospiti, rendendola indimenticabile. Inoltre, si concentra sullo sviluppo di abilità digitali e sulla capacità di gestire tempo, priorità e rapporto con i colleghi.
“La didattica – continua Montaguti – è basata soprattutto su interazione e simulazioni in modo da mettere il più possibile gli studenti/nuovi assunti in contatto con situazioni reali e da rendere l’apprendimento adatto a tutti e la faculty composta da esperti senior, professionisti e in parte anche dagli stessi manager di BiHoliday. Sono previste anche due settimane intensive presso il San Francesco in modo che gli studenti si sentano poi a loro agio nella struttura e inizino a conoscere meglio il territorio”.
In conclusione di questa prima presa di contatto Ilenia Cherubin ha voluto ringraziare la Regione del Veneto e l’Assessore al Turismo, Federico Caner che ha seguito molto da vicino il progetto “e – chiude Cherubin – cito proprio le sue parole: “idati positivi del 2022, se da un lato confermano il valore della cultura dell’accoglienza degli operatori della nostra Regione e l’importanza del fattore umano, dall’altro però rappresentano anche un punto di riflessione per accrescere la qualità dei servizi offerti, soprattutto in ottica strategica di pianificazione”. La BiAcademy va proprio in questa direzione.