Museodivino nel cuore di Napoli, oltre i microcapolavori, tour esperienziali, laboratori, attività didattiche

Museodivino nel cuore di Napoli, oltre i microcapolavori, tour esperienziali, laboratori, attività didattiche

Museodivino

I tour esclusivi di Museodivino

L’Associazione “Progetto Sophia. Donne verso la Bellezza” che cura attraverso il progetto “Museodivino” la valorizzazione e la promozione della Collezione Same, promuove anche numerose iniziative culturali tra cui i tre tour esperienziali presentati qui e durante i quali i visitatori possono esplorare alcuni tra gli aspetti più nascosti e misteriosi della città di Napoli.

“Mirabili Sculture” è un tour alla scoperta delle statue più belle del centro storico di Napoli, dalle più famose, che impareremo a guardare con altri occhi ai gioielli sconosciuti celati nel cuore della città. Grazie alle ultime rivelazioni degli storici dell’arte, il visitatore impara a guardare la scultura, facendo così rivivere sotto i suoi occhi il celeberrimo Cristo Velato, ma anche il Compianto sul Cristo morto, capolavoro rinascimentale di Mazzoni custodito nel ricchissimo complesso di Sant’Anna dei Lombardi, il bassorilievo di Donatello, una delle poche opere “napoletane” del grande scultore fiorentino custodito nella chiesa di Sant’Angelo al Nilo e, infine, le minuscole opere scultoree dedicate alla Natività e alla Divina Commedia del Museodivino. Include: ingresso e visita in tutti i musei / chiese + pausa caffè, preparato nell’antica caffettiera napoletana. Durata: 4 ore Costo: 40€

“I segreti del Presepe” seguendo la narrazione della guida, il visitatore ripercorre le vie insolite della tradizione del presepe a Napoli, dai presepi popolari di San Gregorio Armeno ai presepi classici del Seicento ancora presenti nelle botteghe artigianali, fino ad arrivare ai presepi spirituali di Antonio Maria Esposito custoditi nel Museodivino. Include: visita guidata al Museodivino e voucher di 15€ presso la bottega d’arte di Ulderico Pinfildi. Durata: 3 ore. Costo: 35€

“Storie di donne che salvano i libri” è un tour destinato agli amanti di letteratura che si immergeranno nelle splendide biblioteche napoletane (quali la B.U.N, la biblioteca dei Girolamini o la Biblioteca Nazionale) alla scoperta delle figure femminili che hanno svolto un ruolo di fondamentale importanza nella salvaguardia di questi gioielli del patrimonio partenopeo. Include: visita guidata al Museodivino, accesso esclusivo ad alcune delle biblioteche napoletane più belle, voucher di 10€ presso la libreria-editrice Dante&Descartes. Durata: 3 ore Costo: 30€

I tre percorsi sopra indicati si possono arricchire, per gruppi sotto le dieci persone, di esperienze uniche di interazione con il territorio, con laboratori di street photography, di teatro mignon, di cucina partenopea – o semplicemente andando a sbirciare dietro le quinte delle botteghe d’arte, dove i nuovi interpreti dell’autentica tradizione sono sempre lieti di raccontare la propria storia mentre creano le loro meraviglie.

I laboratori didattici del Museodivino Scuole medie e superiori

1. Dante nel Taschino – Quando Botticelli, Michelangelo e Dalì raccontano Dante Il laboratorio inizia con la visita guidata alla Collezione Same che consta di 42 sculture in miniatura ispirate alla Divina Commedia di Dante Alighieri e custodite in altrettanti gusci di noce, nonché di una serie di minuscoli presepi. L’artista, il sacerdote stabiese Antonio Maria Esposito (1917- 2007) raffigura nella seconda metà del Novecento il viaggio del pellegrino attraverso i tre regni dell’aldilà, citando di volta in volta numerosi artisti che, dal Medioevo ai giorni nostri, hanno interpretato il capolavoro universale. L’esplorazione della collezione e i suoi rimandi alle diverse epoche della storia dell’arte dà il via al laboratorio: i ragazzi scoprono attraverso diverse opere ispirate agli stessi passi danteschi lo sguardo particolare che portava ogni epoca sul capolavoro universale, il modo di concepire il poema durante i secoli. Attraverso l’analisi e il commento delle opere i ragazzi finalmente possono ritornare al testo, dando corpo e voce a queste molteplici visioni della stessa Divina Commedia e comprendendo al tempo stesso la molteplicità di interpretazioni che possa risultare da un solo testo. L’obiettivo del laboratorio è aumentare le capacità di analizzare in maniera consapevole l’arte figurativa in relazione alla letteratura. Durata (con la visita): 2.30 Info e prenotazioni: via Whatsapp al 3755733967 / 08119708586 – info@museodivinonapoli.it

2 Dove finisce la pazienza quando la perdiamo?

Il laboratorio inizia con la visita guidata alla Collezione SAME, realizzata dall’artista Antonio Maria Esposito (1917-2007) come esercizio spirituale di concentrazione, iniziato in un primo momento come reazione a un evento doloroso per poi diventare un vero e proprio modo per isolarsi dal caos, esteriore e interiore, e ritrovare la pazienza. Attraverso un’approfondita introduzione della tecnica e delle finalità dell’artista i ragazzi saranno guidati a concedersi dei momenti di silenzio per estraniarsi dalla vita caotica quotidiana e riflettere sul proprio rapporto con il concetto di pazienza. Dopo un periodo necessario di concentrazione e di riflessione ognuno sarà invitato a dare forma o voce a questo rapporto: dal disegno alla musica, dalla poesia ad una semplice parola. Versione per i più piccoli: ai bambini verrà presentato l’artista della Collezione Same: Antonio Maria Esposito (1917-2007) realizzò una serie di sculture in miniatura come esercizio spirituale di pazienza e di concentrazione.

I bambini verranno accompagni nella visita ai presepi e alla Divina Commedia, e subito dopo si inizia con il laboratorio: forniti di fogli e colori potranno disegnare l’opera che più li ha colpiti, o rappresentare un momento della loro vita dove hanno perso la pazienza. L’obiettivo del laboratorio è che il bambino possa comprendere che bisogna concedersi dei momenti dedicati a se stessi e che non si nasce pazienti, bensì la pazienza può essere esercitata e acquisita grazie a degli esercizi ben precisi, invitandoli a pensare cosa può essere di aiuto in momenti stressanti. Il laboratorio si presenta come un momento di condivisione e confronto.

IL MUSEO DOVE NON BASTANO I TUOI OCCHI

Museodivino conserva a Napoli le sculture più piccole del mondo dedicate alla Natività e alla Divina Commedia. Creata dal prete stabiese Antonio Maria Esposito (1917-2007) come esercizio di pazienza e concentrazione nel segreto del suo studio, la Collezione Same costituisce un vero e proprio unicum, gioiello dell’arte partenopea novecentesca. L’intera collezione è stata riscoperta e resa disponibile al pubblico soltanto di recente, con riscontro positivo da parte di tutti: dagli esperti di storia dell’arte a chi non ha mai messo piede in un museo, dai più grandi ai più piccoli, tutti entrano, curiosi, muniti di lente di ingrandimento e torcetta alla scoperta di queste “micromeraviglie” rimaste a lungo al riparo dai riflettori.

Dopo un viaggio fuori dal tempo e lontano dal caos cittadino, i nostri visitatori ritornano nella quotidianità con gli occhi pieni di meraviglia e stupore: hanno attraversato mezzi gusci di pistacchio popolati da decine di personaggi in festa per il Natale, e hanno viaggiato a fianco a un piccolo Dante fatto con goccioline di pittura, fino a raggiungere il turbine di angeli del Paradiso racchiusi in un guscio di noce.

VISITE ALLA COLLEZIONE

• Il Museodivino si trova nel cuore del centro storico di Napoli in via San Giovanni MaggiorePignatelli 1b.

• Le visite alla collezione sono disponibili tutti i giorni dalle 11.00 alle 16.00. È consigliata la prenotazione tramite Whatsapp al 375.573.3967 / 08119708586 oppure via email a info@museodivinonapoli.it.

• Le visite sono sempre disponibili in italiano, inglese e francese.

• La durata della visita varia a seconda della disponibilità dei visitatori, da un minimo di 20minuti, fino a un’ora per chi volesse approfondire la conoscenza della storia del presepe napoletano e ripercorrere con attenzione la Divina Commedia attraverso le miniature.

• Tutti i visitatori vengono dotati di una lente di ingrandimento e di una torcia per ammirare leopere. Nei momenti di maggior affluenza sarà richiesto un documento per ogni gruppo, a garanzia della restituzione delle lenti.

• Maggiori informazioni sulla collezione sono anche disponibili sul sito www.museodivinonapoli.it

L’Associazione “Progetto Sophia. Donne verso la Bellezza” promuove anche numerose attività legate ai temi della collezione: dalle conferenze sulla storia del presepe al laboratorio sulle illustrazioni della Divina Commedia, fino ai laboratori per i più piccoli sul concetto di pazienza o agli spettacoli serali sul tema dell’ispirazione nell’arte.

ATTIVITÀ CULTURALI

Museodivino organizza una serie di attività culturali e didattiche per gruppi, scuole e singoli volti a avvicinare tutti ai temi della collezione. Dalla riscoperta della Divina Commedia all’arte della pazienza, Museodivino è un museo vivo!

• Laboratori sulle illustrazioni della Divina Commedia, per (ri)scoprire attraverso lo sguardo degli artisti, dal Medioevo ad oggi, un capolavoro universale e sul concetto di pazienza, faticoso ma necessario lavoro per grandi e piccoli.

• Dal presepe prima di San Francesco all’arte nello sguardo di Dante presentati dal professor Collareta dell’Università di Pisa, passando per il rito napoletano del carnevale raccontato dallo scrittore Nino Leone, il museo ospita regolarmente delle conferenze su temi attinenti alla collezione.

• Il Museodivino organizza anche frequenti eventi culturali: spettacoli teatrali o musicali, incontri in compagnia di ospiti di eccellenza nel panorama culturale partenopeo e internazionale, presentazione di libri e tour esclusivi alla scoperta dei gioielli artistici del centro di Napoli.

• Percorsi esperienziali serali che includono la visita approfondita alle microneraviglie della Collezione SAME, abbinata a momenti gastronomici e a performance poetiche, letture e spettacoli teatrali.

PUBBLICAZIONI

Le opere di Antonio Maria Esposito sono state protagoniste di due volumi editi presso la casa Leo S. Olschki di Firenze. Sedici presepi hanno costituito l’apparato iconografico del libro Il Santo Natale nella Novena di Alfonso Maria de’Liguori e nei Presepi di Antonio Maria Esposito.

I 42 gusci di noce che costituiscono la parte dantesca hanno invece trovato spazio nel volume La Divina Commedia di Antonio Maria Esposito tra miniatura, scultura e spiritualità, realizzato con il contributo del Comitato Nazionale per Dante2021, dove un viaggio fotografico tra le opere viene accompagnato da cinque saggi critici per esplorare il legame che unisce nelle sfere della miniatura, della scultura e della spiritualità le opere di un ignoto prete stabiese ai più grandi illustratori della Divina Commedia, da Rodin a Blake, da Dalì a Doré, con un prezioso saggio introduttivo a cura del filologo e critico letterario Carlo Ossola. Inoltre è parsa nel 2022 L’Insolita Storia del Presepe, breve pubblicazione a cura di Museodivino con il contributo della Regione Campania alla scoperta della storia del presepe dalle raffigurazioni essenziali del Medioevo agli artisti e artigiani odierni, passando per le tracce rinascimentali ancora conservate a Napoli e per lo splendore barocco che per lunghi secoli caratterizza il presepe napoletano quale lo immaginiamo noi oggi.

LA COLLEZIONE SAME

LE OPERE DI ANTONIO MARIA ESPOSITO IN ESPOSIZIONE PERMANENTE PRESSO MUSEODIVINO

La collezione Same trae il suo nome dall’acronimo del sacerdote stabiese Antonio Maria Esposito (1917-2007), che nell’arco del Novecento sviluppò, all’insaputa del mondo e al riparo dai riflettori, un percorso artistico fuori dal comune per tecniche e poetica.

La collezione è infatti composta di settantacinque opere in miniatura, tra le più piccole sculture del mondo ispirate ai temi della Natività e della Divina Commedia:33 presepi e 42 gusci di noce che contengono la rappresentazione tridimensionale di altrettanti passi dal capolavoro dantesco.

Le opere sono minuscole e ogni visitatore viene dotato di una lente di ingrandimento per poterle ammirare: i personaggi, di qualche millimetro, sono composti con sottili gocce di pittura essiccate e modellate; le testoline da granelli di polpa di pera.

Questi esserini popolano nei presepi “enormi” paesaggi con stradine, villaggi, sentieri, cascate, animali, cesti di uova, donne che reggono instabilmente vasi di mele sul capo, pastori a braccia aperte in estatica visione della nascita del bambino … contenuti in gusci di pistacchio, castagne, noccioli, fino al un seme di canapa di tre millimetri candidato al Guinness dei Primati.

Queste “micromeraviglie” (che a certi visitatori ricordano le Wunderkammer, con le loro atmosfere di strano incanto fuori dal tempo e dallo spazio) sono rimaste finora quasi del tutto sconosciute per volere stesso dell’artista: egli ne praticava infatti la creazione come esercizio spirituale, di pazienza, concentrazione, silenzio e preghiera.

Si può dire dunque che queste sue opere, nate al di fuori di ogni logica commerciale, pur toccando la tradizione del presepe napoletano si riallacciano anche alle più antiche pratiche dell’arte spirituale, che ha splendide espressioni in tutte le culture e in tutte le religioni: dalla calligrafia araba del Corano ai Mandala buddisti, dai miniaturisti medievali alle icone della Chiesa Cristiana Ortodossa.

L’esposizione è insomma un inno universale alla bellezza e alla tenerezza: è l’altra faccia dell’anima partenopea, quella poetica e silenziosa che si svela a chi la va a cercare dietro la facciata caotica e folkloristica. La seconda metà della collezione è dedicata alla Divina Commedia, e consta di 42 opere in gusci di noce di cui 30 sull’Inferno, 11 sul Purgatorio e una sola sul Paradiso.

Se il visitatore esplorando la dolcezza dei presepi può essersi creato l’immagine di don Antonio come di un artista ingenuo e naif, cambierà opinione osservando le opere dantesche, fitte di citazioni figurative e di invenzioni compositive. Qui i diavoli danzano per aria inforcando i dannati, le anime sottili dei ladri inciampano nei serpenti, dagli alberelli cadono goccioline di sangue … mentre un Dante tenero, minuscolo,quasi Cappuccetto Rosso, ci trasporta dalla Selva Oscura alle porte dell’Inferno, e poi attraverso le Malebolge, e poi su, per la montagna del Purgatorio, fino a un’unica estatica visione del turbine degli angeli del Paradiso. Ma prima, quanto orrore, nello spazio minimo di un guscio di noce… La miniatura è sempre straordinaria, ma non sempre esteticamente interessante; al contrario troviamo in queste opere vere e proprie interpretazioni originali dei passi danteschi, una poetica di dolcezza e sospensione del tempo nelle natività e una maestria rara nella rappresentazione della dinamica dei corpi,delle profondità spaziali e della prospettiva in spazi tanto minimi.

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