Prima città d’arte italiana ad ottenere la Certificazione per il Turismo Sostenibile e Patrimonio dell’UNESCO dal 1995, Siena è una meta che vale la pena tenere in considerazione per una breve vacanza all’insegna dell’arte, del buon cibo e della natura.
Tra Pasqua, il 25 aprile, la festa dei lavoratori e quella della Repubblica, i prossimi mesi saranno ricchi di ponti strategici, che consentiranno di prendersi una pausa dalla routine quotidiana e di godersi una breve vacanza. E se si è pigri o non si sa ancora quale meta scegliere, forse potrebbe venire in aiuto un assistente virtuale, che studia l’itinerario perfetto al posto nostro: a promuovere l’iniziativa è Siena, perla della Toscana che, con la sua nuova campagna di comunicazione, vuole mostrare a tutti le bellezze che ha da offrire oltre al suo già celebre Palio.
Chiese e fontane nascoste, vedute panoramiche e orti rigeneranti: al fine di aiutare il turista nella ricerca di suggerimenti e idee per godersi al meglio la città di Siena, Daruma Studio ha sviluppato un innovativo portale di promozione turistica, Visit Siena (https://visitsienaofficial.it/), dove vengono proposte informazioni esaustive e autorevoli, aneddoti e racconti al fine di consentire un’esperienza di viaggio completa, all’insegna della storia, della cultura, dei valori e della buona cucina. Il portale consente, inoltre, di entrare in contatto con un Travel Assistant che offre supporto gratuito nell’organizzazione del proprio soggiorno, consigliando percorsi turistici, attività, eventi e ristoranti e che è sempre disponibile per rispondere a qualsiasi dubbio o domanda su Siena e gli antichi borghi limitrofi.
“Siena è molto più del Palio! E’ una città medioevale, ricca di capolavori d’arte e meraviglie in ogni angolo. Il fascino storico e culturale dei palazzi e la bellezza dei monumenti architettonici regalano un viaggio nella tradizione, nei valori e nelle leggende. – ha commentato Ines Pesce, Ceo di Daruma Studio – L’attività di comunicazione che stiamo portando avanti con il Comune di Siena e l’Ufficio del Turismo ha come obiettivo la valorizzazione e la riscoperta del territorio senese, che punta ad essere una destinazione di viaggio da vivere e non solo da ammirare in tutti i periodi dell’anno.”
Quali sono quindi i 4 motivi (più uno) per i quali vale la pena visitare la città di Siena nei prossimi 4 ponti?
- Parchi e giardini: all’interno del perimetro delle mura esistono alcuni angoli verdi dove trascorrere del tempo all’aria aperta e dove potersi concedere una pausa dalla visita dai celebri palazzi nobiliari e dai monumenti storici. Alcuni esempi sono: gli Orti de’ Tolomei, a pochi passi dal complesso architettonico della Chiesa di Sant’Agostino, dove olivi e alberi da frutto creano un’atmosfera tranquilla e romantica; l’Orto de’ Pecci, all’interno del centro storico, è considerato il polmone della città; l’Orto Botanico, con un’estensione di due ettari e mezzo, è progettato nello stile dei giardini ottocenteschi italiani e vanta più di 2000 specie vegetali con l’obiettivo di supportare la ricerca, ma anche promuovere l’educazione ambientale. Secondo la leggenda l’Orto sarebbe custodito dallo spirito di Frate Giomo, la cui testa di marmo è scavata nella facciata di un palazzo nei pressi del giardino.
- Panorami mozzafiato: oltre che dalla celebre Torre del Mangia,ci sono diversi luoghi da raggiungere per godere di splendide vedute sulla città: gli Orti de’ Tolomei con la loro posizione sopraelevata sono una terrazza naturale da cui poter ammirare uno dei panorami più suggestivi di Siena e del suo territorio circostante; la Loggia dei Nove si affaccia sulla Piazza del Mercato e sulla metà sud della città ed offre un’emozionante vista sulla vallata senese e se si aguzza la vista è possibile scorgere la punta del Monte Amiata; la Fortezza Medicea, che sorge a ridosso del centro storico, da roccaforte militare è divenuta luogo di eventi, relax, amore, sport e dalla propria sommità si può godere di una vista unica sui vicoli della città. Lungo la sommità delle sue mura, infatti, corrono ampi passaggi, muniti di alberi e panchine.
- Vicoli e vie d’acqua sotterranee: dal centro storico di Siena si diramano una serie di vie e vicoli dai nomi suggestivi e misteriosi. Molto caratteristico è il Vicolo delle Carrozze, che per secoli venne bandito dalla pubblica frequentazione perché, si diceva che inducesse al peccato e alla violenza e il cancello veniva aperto solo per consentire l’accesso alle carrozze alla pizza. Via del Refe Nero è conosciuta per la testa mozzata e le gabbie che pendono dai muri dei palazzi, dovute alla stravaganza dell’antiquario senese Giuseppe Mazzoni, vecchio proprietario del “Palazzo del Diavolo Rosso”. Via del Poggio, conosciuta per essere un’antica scorciatoia per raggiungere il Duomo di Siena, in origine si chiamava via del Piano di Santa Maria. La città, inoltre, vanta una rete di gallerie sotterranee, in cui è stato costruito un sistema idraulico unico al mondo, in parte ancora oggi visitabile e percorribile a piedi.
- Via Francigena e Via Lauretana: Siena è attraversata da due delle principali strade percorse dai pellegrini, mercanti e dai soldati fin dall’epoca medievale, che aiuteranno a scoprire i dintorni della città, immersi nella campagna toscana. La Via Francigena, la strada longobarda percorsa fin dall’anno Mille da coloro che volevano arrivare a Roma, attraversa per 120 chilometri la provincia di Siena e passa per il cuore della città da Porta Camollia a Porta Romana. La Via Lauretana, invece, collega Siena al borgo di Cortona: un percorso di 114 chilometri tra le Crete Senesi e la natura della Val di Chiana.
- Prelibatezze eno-gastronomiche: la gastronomia senese ha un gusto unico, sapori decisi, inconfondibili e genuini, legati ai prodotti della terra come i legumi, gli ortaggi e le carni. Tra i piatti che non possono mancare sulla tavola del senese: salumi e formaggi come il capocollo, il lardo, la lonza, la pancetta, il pecorino di Pienza e la finocchiona, ottenuta da una lavorazione particolare della cinta senese. Tra i primi piatti: i pici, tipica pasta fresca lavorata a mano simile agli spaghetti, condita con ragù di cinghiale, cacio e pepe o all’aglione, la pappa al pomodoro e la ribollita. Tra i secondi: il piccione ripieno, la tagliata di manzo o la carne di cinghiale, accompagnate da patate arrosto e da un calice di ottimo Chianti. A concludere il pasto, Pan co’ Santi, ricciarelli o cantuccini, da gustare rigorosamente intinti nel Vin Santo.