Villa Petriolo di Cerreto Guidi, che sorge in una delle zone più famose della Toscana, a pochi chilometri da Vinci luogo natio di Leonardo Da Vinci, vicino Empoli, ottiene un altro riconoscimento internazionale guadagnandosi la certificazione GSTC assegnata da Vireo come primo agriturismo sostenibile al mondo. Il Global Sustainable Tourism Council ormai dal 2018 è il riconoscimento di sostenibilità più importante a livello mondiale.
Questa assegnazione è di assoluto rilievo perché corrisponde a principi formali e di contenuto essenziali: quelli di uno standard internazionale, quelli sociali, culturali e di governance e non solo ambientali e quello dell’assoluta indipendenza dell’ente di certificazione.
Come sostiene Daniele Nannetti CEO e Founder di Villa Petriolo “un sistema sostenibile deve rispettare le tre P, planet, people e profit, in una unione che si rinnova, anch’essa, nel tempo. Infatti, l’idea universale di sostenibilità è in realtà per noi la rimodulazione del sistema rinascimentale che abbiamo trovato qui a Villa Petriolo e che già nel 1500 ne regolava l’impianto”.
Vireo Srl è una società di certificazione che fornisce ad aziende italiane ed estere servizi di certificazione della sostenibilità. Dal 2010, infatti, Vireo ha progressivamente ampliato il proprio campo di attività fino ad offire, fra i primi al mondo, la certificazione GSTC.
Vireo ha scelto di fornire certificazioni della sostenibilità perché è convinta della necessità di una sempre maggior responsabilità in questi campi delle aziende e dei consumatori finali.
Come racconta Luigi Mazzaglia CEO e Founder di Vireo, Villa Petriolo soddisfa quattro principi cardine: il primo è di avere forniture di prodotti alimentari local-local; il secondo è la gestione delle acque reflue e il suo reciclo; il terzo è che Villa Petriolo è un bene architettonico protetto e infine quello della formazione costante e aggiornata dei suoi collaboratori in particolar modo sulle tematiche della sostenibilità e la loro applicazione. Con queste caratteristiche in realtà Villa Petriolo svolge una quinta funzione, non inserita nei pillar discrezionali ma di assoluta importanza, quella della divulgazione e sensibilizzazione dei suoi ospiti verso tematiche ormai irrinunciabili.
Questa certificazione è per Villa Petriolo il coronamento di un anno fondamentale nell’affermazione della vocazione sostenibile del progetto iniziato solo nel 2018, e che arriva dopo l’attestazione della UNI ISO 14064: manuale di carbon footprint di organizzazione; la UNI ISO 21401 per la gestione della sostenibilità nelle strutture ricettive; UNI ISO 14046 manuale di water footprint di organizzazione oltre alla targa di “Best sustainable place 2021” che gli ha tributato Save the Planet.
“Il progetto Villa Petriolo cerca di scardinare l’idea di lusso fino a qui condivisa portando con forza nell’ospitalità principi come l’inclusività e l’etica del prodotto senza i quali ormi la parola lusso è solo sinonimo di consumo indifferenziato e indifferente” conclude Daniele Nannetti.