Durante tutta l’estate la nave salpa per una serie di viaggi nel mito, un tour epico tra innumerevoli e inestimabili doni ereditati nei secoli dall’umanità, 9 notti in Italia, Grecia e Turchia verso Olimpia, Venezia, Efeso, Atene, Corfù.
Prende il via da Trieste, il cui cuore urbano attende da tempo il meritato riconoscimento per la magnificenza delle sue tre piazze centrali. Il capoluogo però è a tutti gli effetti diventato un porto utile anche per raggiungere Venezia, la cui laguna è protagonista della lista Unesco, area che si estende su una superficie di oltre 70.000metri quadrati, rifugio nel V secolo delle popolazioni locali scappate dalle invasioni barbariche sulle isole sabbiose di Torcello, Jesolo e Malamocco. Questi insediamenti temporanei divennero gradualmente permanenti e Venezia, nata dalla riunione in un unico sistema urbano di 118 piccole isole collegate da canali e piccoli rii, nel X secolo divenne una importante potenza marittima e una delle maggiori capitali del mondo medievale.
Da Trieste MSC Spendida dopo un giorno di navigazione raggiungerà Katakolon, porta di ingresso dell’antica Olimpia, oggi moderna cittadina che accoglie l’impressionante sito dove nell’antichità le Olimpiadi si svolsero ogni quattro anni fino al 394 d.C. anno in cui vennero abolite dall’imperatore Teodosio I. Leggenda vuole che Zeus vi organizzò i primi Giochi Olimpici per celebrare la sua vittoria sul padre Crono. Ma la storia moderna dice che Olimpia sia stato il luogo della Grecia ad aver dato i natali ad un ideale, che ancora oggi unisce le nazioni del mondo in un confronto sportivo nato tre millenni fa e basato sui principi di rispetto e pace tra i popoli.
A seguire l’arrivo a Pireo, porto di Atene e dell’Acropoli, dedicata alla dea Atena, è il monumento più importante della Grecia e simbolo indiscusso della grandezza dell’antica civiltà greca. Il complesso architettonico è stato costruito sopra una collina sacra, a 70 metri in altezza, in posizione dominante rispetto la città e comprende l’edificio del Partenone, l’Eretteo e il Tempio di Atena Nike, i Propilei, costruiti nel V secolo a. C. sotto il dominio dello statista Pericle secondo il progetto dello scultore Fidia. La sommità pianeggiante della roccia sacra, larga 150 metri e lunga 300, ospitava anche edifici pubblici dove venivano svolte le principali attività della società ateniese.
Come in un sogno a occhi aperti lasciata Atene l’avventura continuerà a Efeso, con sbarco a Kusadasi, Turchia. Situata all’interno di quello che un tempo era l’estuario del fiume Caistro, Efeso comprende successivi insediamenti ellenistici e romani fondati in nuove località, seguendo il ritiro della linea di costa verso ovest. Gli scavi hanno rivelato grandi monumenti del periodo imperiale romano tra cui la Biblioteca di Celso e il Teatro Grande. Poco rimane del famoso Tempio di Artemide, una delle “Sette Meraviglie del Mondo”, che attirava pellegrini da tutto il Mediterraneo. Dal V secolo, la Casa della Vergine Maria, una cappella cruciforme con cupola a sette chilometri da Efeso, divenne un importante luogo di pellegrinaggio cristiano. L’antica città di Efeso è un eccezionale esempio di città portuale romana, con canale marittimo e bacino portuale.
Le emozioni di un viaggio mitico in tutte le sue accezioni giungerà poi a Istanbul, in cui i patrimoni Unesco sono addirittura 4: comprendono il Parco archeologico con Piazza Sultanahmet e l’area circostante dove sono incluse le meravigliose attrazioni della Moschea Blu, del Palazzo Topkaki, dell’ippodromo di Costantino e le chiese storiche che risalgono al VI secolo d.C. Il quartiere Zeyrek, famoso per la Chiesa del Cristo Pantocratore conosciuta come moschea Zeyrek. Il quartiere Süleymaniye, che include le moschee di Solimano e di Sehzade e l’acquedotto di Valente, di epoca tardo romana. E la zona con i resti dei bastioni di Istanbul innalzati sotto il regno di Teodosio II, l’imperatore bizantino della prima metà del V secolo d.C.
Sarà necessario un giorno di navigazione, in cui tirare il fiato dopo tale maestosa bellezza, per raggiungere Corfù, sito Unesco per la città vecchia, sull’isola omonima, situata in una posizione strategica all’ingresso del mare Adriatico e ha le sue radici nell’VIII secolo a.C. I tre forti della città, realizzati su progetto di eccellenti ingegneri veneziani, furono usati per quattro secoli per difendere gli interessi commerciali marittimi della Repubblica di Venezia contro l’Impero ottomano. Il patrimonio abitativo prevalentemente neoclassico della città vecchia è in parte di epoca veneziana e in parte successivo, in particolare del XIX secolo, durante il breve protettorato britannico.
Nella strada di ritorno verso casa l’ultima tappa è Bari: la provincia ospita i Trulli di Alberobello, costruzioni preistoriche caratterizzate da piante circolari, muretti a secco rigorosamente bianchi, piccole finestre e tetti conici. Non lontano da Bari anche il sito di Castel del Monte, costruito dall’imperatore Federico II nel XIII secolo, esempio unico nel suo genere di architettura militare medievale. Perfettamente conservato, è in grado di incantare i visitatori per il rigore della sua pianta ottagonale e della sua forma, l’eclettismo dei suoi elementi culturali e il mistero che ancora oggi lo circonda. Sempre alle porte del capoluogo pugliese
Questa l’ultima tappa primo del ritorno alla realtà, con lo sbarco al porto di Trieste, prima del rientro sarà possibile concludere con una gita presso almeno uno dei 5 siti Unesco del Friuli Venezia Giulia, come Cividale del Friuli, Aquileia, Palmanova, le Dolomiti Friulane e Palù di Livenza