“Con il Ponte sullo stretto la Sicilia diventerà la migliore piattaforma logistica naturale d’Europa” (Morelli), metropolitane, intermodalità, colonnine elettriche.Questi sono solo alcuni dei temi principali al centro dell’incontro “Infrastrutture per una mobilità multimodale”, svoltosi questo pomeriggio alla 20esima edizione di Futuro Direzione Nord presso la Fondazione Stelline a Milano. L’iniziativa è organizzata da Fondazione Stelline insieme a Inrete e all’Associazione ITALIASTATODIDIRITTO con il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano.
Sono intervenuti Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato con delega al Cipess; Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture Regione Lombardia; Matteo Campora, Assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Animali, Energia Comune di Genova; Andrea Gibelli, Presidente FNM; Pietro Boiardi, Amministratore Delegato Milano Serravalle; Fabio Pressi, Amministratore Delegato A2A E-Mobility.
Per il sottosegretario Morelli il Ponte sullo stretto di Messina “ha una valenza storica, se ne parla dai tempi dei romani e ne parlò anche Napoleone. Oggi è fondamentale per una ragione di buon senso visto che abbiamo deciso di investire per la velocizzazione delle ferrovie in Sicilia e l’alta velocità che si collega con Reggio Calabria. Con il Ponte, inoltre, la Sicilia diventerà la migliore piattaforma logistica naturale d’Europa”. Morelli ha sottolineato l’importanza di “spingere sulla collaborazione tra pubblico e privato, che è una grande opportunità che avrà il nostro massimo sostegno in un quadro normativo che cambieremo”.
La mobilità del domani dovrà puntare molto sull’intermodalità. Ne è convinta l’assessore Terzi: “L’idea è non portare le persone solo con le strade ma anche tramite le ferrovie. Lavoriamo molto anche sulle stazioni che fino ad oggi erano solo luoghi di passaggio e invece noi puntiamo, come abbiamo già fatto in alcuni casi, a renderle hub multimodali e multiservizi”.
Sarà importante l’apporto di un evento internazionale come Milano Cortina 2026, che sarà l’occasione per “mettere a terra quelle infrastrutture che il territorio ci chiedeva da tempo e che rimarranno ai nostri cittadini anche dopo i giochi invernali”. Sulla mobilità sostenibile la Lombardia si è già dotata di “un piano regionale per la mobilità ciclistica – aggiunge l’assessore – perché serve creare una rete anche per queste infrastrutture, per far sì che questi spostamenti diventino davvero un’alternativa anche per la mobilità casa-lavoro e casa-studio, non solo a Milano”.
Diventerà cruciale per le metropoli del futuro collegare i grandi centri come Milano alle città vicine non solo nella stessa Regione. Questo aspetto lo sottolinea ad esempio l’assessore Campora: “Nel 2025 con il terzo Valico si potrà viaggiare in un’ora da Milano a Genova. Lavoreremo sempre di più in sinergia con il capoluogo lombardo. Fino ad oggi Genova ha sofferto un po’ l’isolamento e ora stiamo vivendo invece un momento di rinascita grazie a importanti investimenti. Abbiamo cantieri non solo per i collegamenti esterni alla città ma anche per l’intermodalità in città: triplicheremo ad esempio la nostra metro nei prossimi sei anni”.
Secondo Gibelli la mobilità nelle grandi città è soprattutto intermittente: “Milano vive a intermittenza, cioè segue una logica in cui accoglie eventi non solo programmabili, come gli spostamenti dei pendolari – precisa – ma anche manifestazioni più sporadiche come le Fashion Week. Per questo è importante definire offerte che rispondano a questa esigenza particolare di mobilità”.
Non solo ferrovie ma anche strade e autostrade. Boiardi precisa come la rete di Milano Serravalle abbia due anime: “una autostradale e una legata alle tangenziali di Milano. Dobbiamo pensare sempre a una doppia valenza per i nostri investimenti per connettere la nostra rete alle altre infrastrutture in termini anche di sostenibilità. Stiamo investendo anche per migliorare i parcheggi multimodali e le infrastrutture tecnologiche”.
Infine, Pressi racconta al pubblico di come A2A “stia già investendo da dieci anni nella mobilità elettrica a Milano e in Lombardia. Ora le reti sono sempre più interconnesse e abbiamo deciso di usare una doppia strategia: una ricarica ad alta potenza per le strade extraurbane, ad esempio, e poi colonnine diffuse in città a bassa potenza per dare anche questa soluzione ai cittadini”.