La Galleria d’arte contemporanea Susanna Occhipinti presenta Tutto quello che accade, personale dell’artista siciliano Giovanni Blanco. Classe 1980, nato a Ragusa, Blanco è artista poliedrico, capace di mantenere un sottile filo conduttore attorno alle opere ed i concetti: la sua ricerca è un continuo domandare la pittura, medium che utilizza di progetto in progetto, conducendo il suo lavoro attraverso cicli narrativi ampiamente diversificati.
Le venti opere, in mostra all’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla, sono una selezione di dipinti e monotipi inediti che narrano un viaggio di andata e ritorno: quello dell’artista stesso che, dopo gli studi all’istituto d’arte, oltre alla Sicilia, ha attraversato parte dell’Italia per continuare a studiare a Bologna, dove è rimasto per vent’anni, riconoscendo tuttavia alla variegatura unica della sua isola e alle inevitabili contraddizioni che ne derivano la culla di molti degli archetipi che fino ad oggi costituiscono il suo immaginario pittorico e che ritroviamo all’interno della mostra.
La “pittura come luogo”, dunque, il tema inesauribile e complesso della Sicilia, visioni, parole, sentimenti, buchi di memorie e pure marginalità seducenti sono gli ingredienti dell’arte, per Blanco in perenne movimento. “Per un pittore la varietà del mondo è un destino, una benedizione, un vocabolario visivo infinito a cui può attingere a piene mani: ho scoperto che almeno tre quarti dei lemmi di quel vocabolario si trovano proprio in Sicilia. Tutto quello che accade è la narrazione parziale di un primo bilancio del mio ritorno in Sicilia: ogni immagine dipinta è il tentativo di mettere in cortocircuito questo fiume di parole”, racconta Blanco.
Il viaggio, dunque, sebbene svolto principalmente nella penisola, si consuma in Sicilia, per Blanco insularità biografica oltre che d’animo e riflesso di un rapporto che può virare da uno stato di abbandono e di amore viscerale al sentimento di rifiuto e di distanza senza mezzi termini. Ciascuna opera è il racconto di un’esperienza, il fotogramma di una pellicola la cui narrazione apparentemente sconnessa altro non è che è il risultato del flusso di coscienza con cui l’artista ci presenta il paradigma di un’esistenza non sempre siciliana, ma di siciliano. Le immagini sono di natura molteplice, così come le tecniche che risultano altrettanto varie, giacché Blanco, amante e conoscitore della Storia dell’Arte, studia da sempre i grandi maestri anche attraverso la pratica attualizzata del loro modus operandi, caratteristica, questa, che connota fortemente l’intero suo lavoro.
La personale è corredata dal catalogo edito da Vanilla Edizioni – che sarà ufficialmente presentato in occasione del finissage dell’evento – arricchito da un testo dello scrittore Stefano Amato e da un altro dello stesso Giovanni Blanco.
Tutto quello che accade è l’incipit di un nuovo corso della Galleria Susanna Occhipinti di Ragusa.
La mostra inaugura il 3 Settembre alle ore 18.30 ed è visitabile tutti i giorni fino al 17 Settembre (dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 22, oltre che su appuntamento).
Auditorium San Vincenzo Ferreri, Ragusa Ibla, Via Giardino 1 (Ingresso libero)