Sabato 16 e domenica 17 settembre il grande corteo in costume, il torneo cavalleresco, il villaggio medievale e i coinvolgenti spettacoli, Parma tornerà tra le sue cinque Porte, come da tradizione, nella terza domenica di settembre, per riscoprire il suo volto medievale.
Il palio di Parma si ritrova nelle fonti storiche dal 1313 e dal 1978 lo fa rivivere il Centro Sportivo Italiano con una dedica speciale alla Madonna della Pace. Il sabato pomeriggio, dalle 16.30, alla Vigilia del Palio, si apriranno i festeggiamenti. La domenica sarà dedicata al Grande Corteo ed alla Gara fra le cinque “Porte”, che si correrà nel Parco Ducale di Parma.
Può sorprendere scoprire che il Palio di Parma sia, tra le manifestazioni italiane, tra quelle con le più antiche origini documentate e ogni anno rinnova una commistione di agonismo, tradizioni, storia e spettacolo, con rievocatori provenienti da diverse zone d’Italia. Gentili donzelle e potenti marchesi, abili artigiani, uomini d’arme, divertenti giocolieri, musici, sbandieratori e tanto altro aspettano parmigiani e turisti, grandi e piccini per un fine settimana dal sapore di fiaba, di spettacolo ed emozioni.
Sabato dalle 16,30 il Parco Ducale aprirà le porte ad un villaggio medioevale con rievocatori e spettacoli e alle 19 si muoverà il corteo con i figuranti e i labari verso il Duomo per la benedizione del Palio.
Domenica 17 settembre alle ore 10,30 il villaggio medievale riaprirà le sue porte con rievocazioni e spettacoli che vedranno dalle 10.45 il torneo di Tiro con l’arco “delle Cinque Porte”, l’invito al Palio alle 11 in Piazza Garibaldi e, nel pomeriggio, dalle 16 all’interno del Parco Ducale esibizioni, botteghe artigianali, figuranti impegnati in esibizioni e spettacoli che, alle 18,30, si muoveranno in corteo per assistere alla corsa del 37^ Palio di Parma.
Il Parco Ducale offrirà per tutto il weekend la mostra di antiche botteghe artigianali, figuranti impegnati in antiche attività e un punto ristoro disseminati lungo il percorso. “Si tratta di una rievocazione medievale tra le più curate ed attrattive in Italia, che poggia sull’appassionante partecipazione e sull’impegno del CSI, ma anche su luoghi particolarmente adatti a creare un’atmosfera suggestiva.
“Parma nei giorni del suo Palio diventa uno spettacolo nello spettacolo“. Vuole sottolineare Claudio Bassi Presidente Csi, insieme a Lorenzo Lavagetto Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Parma “Vivremo un 37^ Palio che torna ai fasti pre-covid. La città aspetta ogni anno questo momento che porta incanto in luoghi iconici di Parma e costruisce un mondo ed un tempo che affascina e coinvolge“.
La Storia del Palio:
Le prime notizie relative al Palio di Parma sono quelle documentate dalla “Chronicon” del 1313 di Giovanni del Giudice, il quale parla della «corsa dello scarlatto da di fuori della Porta detta Nova alla Piazza Comune» che si teneva il 15 Agosto, festività dell’Assunzione di Maria Vergine, a cui è dedicata la Cattedrale. In tale occasione, i parmigiani della città e del contado esprimevano anche un condiviso, diffuso e molto sentito desiderio di pace che gli instabili governi del tempo non sapevano garantire a lungo. La prima manifestazione documentata del Palio avvenne nel 1314.
La partecipazione di popolo, forestieri e nobili invitati era notevole per l’epoca, come riportano i documenti storiografici.
Nel 1490 furono introdotte alcune novità: oltre al tradizionale pallio di velluto scarlatto dei cavalli “berberi” anche diversi palii di panno, meno preziosi; bianco per gli asini, turchino per gli uomini ed un quarto palio verde per le donne.
Le feste civili e religiose, compreso il Palio, erano sottolineate in vari modi: ad esempio con i tubatores (musici funzionari del Comune con la tipica tuba longa), con lanternoni e alti falò spettacolari.
Nel 1796 furono soppressi per motivi di ordine pubblico i festeggiamenti delle consuete ricorrenze, che comportavano sperpero di danaro e comportamenti scandalosi, così mantenendo solo le cerimonie religiose. Persi inoltre gli ideali cavallereschi che lo sostenevano, possiamo fare coincidere con quella data anche la fine dell’antichissimo Palio.
Il Centro Sportivo Italiano di Parma fa rivivere dal 1978 la manifestazione, ora dedicata alla Madonna della Pace, attualizzando questo remoto ma tuttora presente desiderio. Negli ultimi anni lo Scarlatto, che si corre la terza Domenica di settembre, si è identificato nella gara a staffetta fra gli atleti ed atlete delle cinque principali Porte della città.