A Imola con CheftoChef al Baccanale 2023 si mangia e si parla dei pesci dell’Alto Adriatico

A Imola con CheftoChef al Baccanale 2023 si mangia e si parla dei pesci dell’Alto Adriatico

MARTINA MOSCO

L’Associazione culturale CheftoChef emiliaromagnacuochi sarà presente all’edizione 2023 del Baccanale, in svolgimento dal 20 ottobre al 12 novembre a Imola quest’anno dedicato al tema “mediterraneo”, animando l’intero weekend del 27, 28 e 29 ottobre.

Palcoscenico naturale della tre giorni in compagnia di alcuni dei migliori chef, vignaioli e produttori dell’Emilia-Romagna sarà piazza Matteotti, che ospiterà una serie di incontri e iniziative dedicate a “I pesci dell’Alto Adriatico”, in continuità con il progetto “diPortoinPorto”, avviato nel 2019 da CheftoChef.

MASCIA

Venerdì 27 ottobre dalle ore 16 alle 19 sarà possibile incontrare i pescatori e i produttori sul tema “Pesce fresco e conservato… ma del nostro mare”; sabato 28 dalle 16 alle 19 laboratori e incontri di approfondimento; domenica 29 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 il noto scrittore, autore e conduttore, anche di numerose trasmissioni gastronomiche, Alfredo Antonaroscondurrà il pubblico in un viaggio mediterraneo con pescatori, cuochi e narratori. Per tutte e tre le giornate, inoltre, sarà allestita una mostra di menù dei ristoranti della Riviera Romagnola, a cura di Menù Associati e CheftoChef emiliaromagnacuochi [segue programma dettagliato]

Omar Casali

Nell’area gastronomica quattro chef dell’Associazione proporranno una selezione di piatti che vedranno protagonista, ovviamente, il pesce dell’Alto Adriatico: Massimiliano Mascia del San Domenico di Imola propone laPolentina mantecata al formaggio di fossa con brodetto di pesci; Omar Casali del Maré di Cesenatico, Passatelli alle vongole trifolate, squacquerone, stridoli e limone bruciato, Martina Mosco di Apelle di Ferrara Taco con acquadelle marinate e zia ferrarese, Dario Picchiotti dell’Antica Trattoria di Sacerno di Calderara di Reno Tubettini tra mare e terra. A questi si aggiungeranno due chef imolesi: Michele Quitadamo della Vivanderia Note e Aromi con laScrocchiatella con polpetta di tonno, stracciatella e gel arancia e bergamotto, e Mirko Maragno de Le 3 Marie con laParanza dell’Adriatico.

Dario Picchiotti

Ad accompagnare queste delizie gastronomiche i vini proposti direttamente dai vignaioli delle aziende: Lodi Corazza di Ponte Ronca BO, Vigna Cunial di Traversetolo PR, Cantina Paltrinieri di Sorbara MO, Noelia Ricci di Fiumana FC, Cantina della Volta di Bomporto MO e Villa Venti di Roncofreddo FC.

In rappresentanza dei produttori, a Imola saranno presenti: Ecopesce Cesenatico, Consorzio Cozza Romagnola, Manifattura dei Marinati Comacchio, Vongole Bernardi Rimini, Casa del Pescatore Cattolica, Caseificio Valsamoggia, Terre di Montagna Consorzio Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Slowfood condotta di Imola.

L’iniziativa è organizzata con il sostegno di BPER Banca.

Come spiega Giacomo Gambi, assessore alla Cultura del Comune di Imola: “È “mediterraneo” il tema scelto per questa edizione del Baccanale, un termine che racchiude tutta la ricchezza e le molteplici sfaccettature della tradizione culinaria del nostro Paese e non solo. La cultura dei popoli che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo, infatti, si riflette, giorno dopo giorno, su tavole dove cibi e ricette sono simili ma mai eguali e dove condividere il cibo è un meccanismo di inclusione, di integrazione e di relazione. La dieta mediterranea, per tutte le caratteristiche che la rendono unica al mondo, è iscritta nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco. La vediamo proprio “in piramide” nell’illustrazione di Cibo che caratterizza l’edizione del Baccanale di quest’anno. Troveremo cibo e cultura sia nei numerosi ristoranti che ci propongono i menu a tema sia nelle isole gastronomiche presenti tutti i fine-settimana in Piazza Matteotti dove laboratori, talk, show-cooking, musica e ricette ci invitano a condividere sapori e saperi. In particolare, in questo fine settimana dedicato al pesce, che abbiamo chiamato “Il mare a Imola”, abbiamo chiesto di essere nostro partner a CheftoChef emiliaromagnacuochi, importante associazione di valorizzazione della cultura enogastronomica con cui abbiamo condiviso un gustoso percorso che rende protagonisti sia piatti di pesce proposti in vendita, sia laboratori ed incontri di approfondimento per un viaggio mediterraneo con pescatori, cuochi e narratori, tutto nella nostra in piazza Matteotti, cuore del centro storico”.

Sottolineano da CheftoChef: «Per “mangiare” il pesce fino a pochi decenni fa occorreva “andare al mare”. Nell’entroterra, come in tutt’Italia, il pesce era conservato (tonno o baccalà) o destinato settimanalmente per rispettare un atavico venerdì. Ora non è più così e quell’imolese pienamente romagnolo, che ricomprende una ricca collina, che vede a nord le valli della Romagna estense e a ovest quell’Emilia già “continentale”’, testimonia che il pesce è “buono e fa bene” e che il selvatico del nostro mare è una prelibatezza. Specialmente se cuochi esperti lo valorizzano e lo fanno interagire con i grandi prodotti dell’Emilia-Romagna. Pesci che in piena “pari dignità” possono seguire le stagioni come qualsiasi prodotto “vivo”, senza seguire le mode, la rarità, le razze più pregiate. La domanda di pesce dell’entroterra romagnolo, fino a ricomprendere tutta l’Emilia-Romagna, da circa un secolo ha iniziato a rendere la pesca in Riviera meglio organizzata e più redditizia, anche con il supporto di comunità tradizionalmente più evolute come i “chioggiotti”, consentendo ai prodotti freschi del nostro mare di essere più accessibili in pescherie “dell’interno”. Il nostro mare, l’Alto Adriatico, è particolarmente e storicamente ricco di pesci, crostacei e molluschi di grande qualità e di tante razze diverse (come la saraghina e le canocchie, l’anguilla o il rombo, le vongole e gli scampi) rispetto a tante altre aree mediterranee. Una cucina mediterranea salutistica “per storia e natura” nella quale il nostro pesce campeggia di diritto».

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